Nona udienza per le accuse di abusi sessuali a don Gabriele Martinelli e don Enrico Radice. Nel corso dell’udienza, durata due ore e mezzo, dalle 14.25 alle 17, sono stati sentiti, come testimoni, don Angelo Magistrelli, attuale rettore del Preseminario e all’epoca dei fatti responsabile dell’Opera don Folci che gestisce l’istituto, don Enzo Pacelli, già preside del Liceo pontificio sant’Apollinare e don Luigi Portarulo, ex allievo del Preseminario.
“La Chiesa maestra di preghiera”. E' questo il tema della meditazione di oggi di Papa Francesco. Dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico il Papa commenta: "La Chiesa è una grande scuola di preghiera. Molti di noi hanno imparato a sillabare le prime orazioni stando sulle ginocchia dei genitori o dei nonni. Forse custodiamo il ricordo della mamma e del papà che ci insegnavano a recitare le preghiere prima di andare a dormire".
Papa Francesco ha accettato le dimissioni del vescovo di Crookston in Minnesota, Papa Francesco ha accettato le dimissioni del vescovo di Crookston in Minnesota, Michael J. Hoeppner. . Nel 2017 era stato accusato di aver coperto gli abusi sessuali del clero sui bambini.
Il rapporto tra il sacerdozio ministeriale e quello di tutti i battezzati; la questione del celibato, da definire secondo la visione profetica della Chiesa e come servizio e da spiegare agli aspiranti sacerdoti in modo che possano abbracciarlo consapevolmente; il tema del clericalismo, per comprendere come è nato, ma senza mettere da parte la tradizione della Chiesa; il ruolo delle donne: sono alcuni dei temi che saranno affrontati nel Simposio “Per una Teologia Fondamentale del Sacerdozio”, che servirà a riflettere sulle sfide di questo tempo e anche a dare strumenti per combattere le ideologie che rendono difficile l’esercizio del sacerdozio oggi.
Dalla Chiesa di Santo Spirito in Sassia, Papa Francesco guida anche la recita della preghiera del Regina Coeli. Il Papa pensa subito a ringraziare tutti coloro che hanno realizzato questa Domenica speciale e anche gli operatori che l'hanno trasmessa in diretta. E' ancora una volta la misericordia la vera protagonista.
"Gesù risorto appare ai discepoli più volte. Con pazienza consola i loro cuori sfiduciati. Dopo la sua risurrezione, opera così la risurrezione dei discepoli. Ed essi, risollevati da Gesù, cambiano vita. Prima, tante parole e tanti esempi del Signore non erano riusciti a trasformarli. Ora, a Pasqua, succede qualcosa di nuovo. E avviene nel segno della misericordia. Gesù li rialza con la misericordia. E loro, misericordiati, diventano misericordiosi. Molto difficile essere misericordiosi se non uno non si accorge di essere misericordiati". Il Papa, nella Chiesa di Santo Spirito in Sassia, celebra la Santa Messa nella Festa della Divina Misericordia. Concelebrano con il Papa alcuni Missionari della Misericordia, istituiti durante il Giubileo della Misericordia.
Reso noto oggi dalla Sala Stampa della Santa Sede il telegramma di Papa Francesco per la morte di Sua Altezza Reale il Principe Filippo, Duca di Edimburgo, firmato dal Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin e indirizzato a Sua Maestà la Regina Elisabetta II. Il Papa si dice addolorato per la morte del Duca e invia le sue più sentite condoglianze a tutta la famiglia Reale.
Messa in forma privata ma fuori del territorio vaticano per Papa Francesco che come lo scorso anno ha deciso di celebrare la Festa della Divina Misericordia, il prossimo 11 aprile nella Chiesa di Santo Spirito in Sassia a pochi passi dal colonnato.
Da una parte, la restituzione ai cattolici di una chiesa dopo 25 anni di richieste ufficiali. Dall’altra, la preoccupazione dei cattolici per una legge sulla libertà di coscienza che andrebbe fortemente a minare la libertà religiosa: è questa la situazione attuale in Russia.
In un messaggio affidato al Cardinale Peter Turkson, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, Papa Francesco si rivolge al Fondo Monetario Internazionale, chiedendo di dare ai poveri il potere di decidere del loro destino, specialmente oggi che i disequilibri mondiali si sono acuiti a causa della pandemia.
“L’anno 2020 sarà ricordato come un anno spartiacque tra un primo e un dopo. La pandemia ha inciso profondamente sulle nostre vite e sulla nostra società; essa ha aggravato vecchi problemi sociali, soprattutto le disuguaglianze, come quelle nell’accesso alle cure. L’impatto della pandemia è stato più forte sulle comunità più vulnerabili, più esposte alla malattia, con meno possibilità di avere accesso ai servizi sanitari di qualità. Noi stiamo vivendo una crisi, ma come ricorda Papa Francesco, da una crisi non si esce uguali, o usciamo migliori o usciamo peggiori. Ecco l’invito di questa giornata mondiale della salute, Costruire un mondo più giusto e più sano per tutti.” Lo scrive il Cardinale Peter Turkson, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, nel messaggio in occasione della Giornata Mondiale della Salute 2021, che si celebra oggi.
Doppio appello di Papa Francesco questa mattina durante l'Udienza Generale. Il pensiero del Papa va subito alle vittime delle inondazioni in Indonesia e Timor Est. Poi il Pontefice ha ricordato la Giornata ONU per lo sport, celebrata ieri nel mondo e al tempo stesso ha incoraggiato l'Atletica Vaticana.
Dopo essersi concentrato sul Triduo pasquale, il Papa riprende il ciclo di catechesi sulla preghiera e incentra la meditazione di oggi sul tema: “Pregare in comunione con i santi”. Dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico Francesco commenta: "Oggi vorrei soffermarmi sul legame tra la preghiera e la comunione dei santi. In effetti, quando preghiamo, non lo facciamo mai da soli: anche se non ci pensiamo, siamo immersi in un fiume maestoso di invocazioni che ci precede e che prosegue dopo di noi".
La liturgia stazionale ci porta in qusto Lunedì dell’ Angelo ancora a San Pietro in Vaticano. Si torna sulla tomba del Principe degli Apostoli per essere confermati nella fede che nasce dalla Resurrezione.
“L’immagine dell’angelo seduto sulla pietra del sepolcro è la manifestazione concreta, visiva, della vittoria di Dio sul male, della vittoria di Cristo sul principe di questo mondo, della luce sulle tenebre”.
In un telegramma, Papa Francesco esprime cordoglio per la morte del Cardinale Christian Tumi, porporato camerunense deceduto il 3 aprile all'età di 90 anni. Forza di mediazion in Camerun specialmente durante la recente crisi anglofona, cardinale dal 1988, il Cardinale Tumi è ricordato da Papa Francesco per aver "lasciato un segno indimenticabile nella Chiesa e nella vita sociale e politica del suo Paese, impegnandosi sempre con coraggio nella difesa della democrazia e nella promozione dei diritti".
Gesù risorto “porta impresse le piaghe delle mani, dei piedi e del costato”, piaghe che sono segno del suo amore profondo per noi, e che devono essere speranza per chi soffre, quanti sono ancora colpiti dalla pandemia, quanti invece soffrono in situazioni difficili. Nel messaggio Urbi et Orbi di Pasqua, che per la seconda volta Papa Francesco pronuncia dall’altare della Cattedra e non dalla Loggia delle benedizioni per via della pandemia, il Papa guarda a quanti soffrono ancora. E la sua panoramica internazionale tocca conflitti rinnovati, come quello del Myanmar, o situazioni antiche, come la Siria che vive adesso il decimo anno di guerra. Chiede vaccini per tutti. Auspica un ritorno alla normalità, specialmente per i giovani, che hanno bisogno di relazioni “reali e non virtuali”, e ricorda che le restrizioni da pandemia non devono toccare la libertà religiosa.
“Sono testimone di come sapete trasmettere la fede”. In un videomessaggio al popolo delle Filippine per il Quinto Centenario dell’Evangelizzazione, Papa Francesco ricorda le molte croci che hanno dovuto sopportare, anche nella preparazione al Giubileo, e chiede loro di continuare a trasmettere la fede come sanno fare.
Papa Francesco ha presieduto all’Altare della Cattedra della Basilica Vaticana la solenne Veglia Pasquale. A causa delle restrizioni sanitarie imposte per la pandemia non hanno avuto luogo i battesimi né la preparazione del Cero pasquale.
Solo la benedizione, e un saluto breve a tre bambini fatti salire sul Sagrato della Basilica di San Pietro e poi ad altri sulla via del rientro in basilica, al termine della Via Crucis che anche quest’anno non si è svolta al Colosseo, per via delle restrizioni da coronavirus. Papa Francesco mantiene l’appuntamento tradizionale del Venerdì Santo, presiede la celebrazione della Via Crucis, e centra tutto proprio sulle 14 stazioni e sulle meditazioni scritte dai bambini.