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Papa Francesco: "Il vero ecumenismo si fa in cammino"

Papa Francesco ha ricevuto in Udienza questa mattina i partecipanti al Colloquio Ecumenico Paolino

Papa Francesco, Udienza ai partecipanti al Colloquio Ecumenico Paolino |  | Vatican Media / ACI Group Papa Francesco, Udienza ai partecipanti al Colloquio Ecumenico Paolino | | Vatican Media / ACI Group

Papa Francesco ha ricevuto in Udienza questa mattina i partecipanti al Colloquio Ecumenico Paolino. "Questa iniziativa, nata poco dopo il Concilio Vaticano II da un gruppo di studiosi provenienti da una decina di Paesi e da varie tradizioni cristiane, è giunta alla ventiseiesima edizione. Può dunque vantare un intenso cammino di studi e di ricerca che, grazie alla vostra competenza e alla vostra passione, ha contribuito alla conoscenza biblica e spirituale delle Lettere dell’Apostolo delle genti", dice subito il Papa accogliendo i presenti.

Il Papa specifica poi "il grande contributo del Colloquium": "l’incontro tra cristiani diversi tra loro, eppure uniti dalla sapienza del magistero paolino; il dialogo tra punti di partenza differenti, che cercano un terreno comune a partire dalla Scrittura; il confronto esegetico rigoroso e scientifico, che trova il proprio alveo vitale in un contesto di preghiera e di spiritualità, perché emerga la bellezza dell’epistolario dell’Apostolo e la sua importanza per la vita cristiana ed ecclesiale".

"C’è dunque qualcosa di coraggioso e di profetico nella vostra iniziativa. C’è il coraggio di superare le barriere della diffidenza, che spesso si ergono quando siamo chiamati a incontrare l’altro, e ancor di più quando l’altro ha una tradizione diversa dalla mia. E poi c’è la profezia ecumenica, quella della sana “impazienza dello Spirito” a cui tutti noi cristiani siamo chiamati, perché proceda il cammino verso la pienezza dell’unità e non venga meno l’impegno nella testimonianza. Se nel corso della storia le divisioni sono state motivo di sofferenza, oggi dobbiamo impegnarci a invertire la rotta, progredendo in percorsi di unità e di fraternità, che cominciano proprio pregando, studiando e lavorando insieme", commenta ancora Papa Francesco.

"È bello che proseguiate nel dialogo accademico, biblico, spirituale e fraterno, e che mettiate in circolo l’originale ricchezza di cui ciascuno è portatore. Continuate, per favore, la vostra ricerca biblica con rigore e competenza, ma lasciatevi anche e soprattutto stupire dalle innumerevoli risorse spirituali contenute nelle Lettere paoline, per offrire alle Comunità cristiane “parole nuove”, in grado di comunicare la bontà misericordiosa del Padre, l’attualità della salvezza di Cristo, la speranza rinnovatrice dello Spirito", aggiunge il Pontefice.

Il Papa conclude a braccio: "Una volta, a un grande teologo ortodosso, è stata fatta la domanda: “Cosa pensa dell’unità dei cristiani, come va, quando sarà il momento della piena unità? E quel bravo teologo, morto alcuni mesi fa, disse: “Io so quando ci sarà la piena unità: il giorno dopo il giudizio finale!” . Questo non toglie la speranza: nel frattempo dobbiamo camminare insieme, pregare insieme e lavorare insieme. Il vero ecumenismo si fa in cammino: non bisogna aver paura di camminare, di camminare con gli altri".

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