"L'annuncio del Vangelo nel mondo di oggi ci richiede ancora una resistenza profetica controculturale all'individualismo".Papa Francesco ha inviato un messaggio ai partecipanti al simposio promosso dal Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale in occasione del 10° anniversario dell'Evangelii Gaudium.

"Nell'Evangelii Gaudium ho voluto mostrare chiaramente che, chiamati ad avere gli stessi sentimenti di Gesù Cristo, la nostra missione evangelizzatrice e la nostra vita cristiana non possono prescindere dai poveri", ribadisce il Pontefice nel suo messaggio in lingua spagnola.
Perchè "lo stesso Gesù si è fatto povero, è nato in una stalla tra gli animali e i contadini, è cresciuto tra i braccianti e si è guadagnato il pane con le sue mani, si è circondato di folle di diseredati,si è fatto strada tra i poveri e i poveri e loro ha messo al centro del suo cuore, ha proclamato loro per primi la Buona Novella".

"Per questo motivo, il Papa non può non mettere al centro i poveri. Non è politica, non è sociologia, non è ideologia, è puramente e semplicemente l'esigenza del Vangelo", ne è convinto il Papa.
"Nell'amore attivo che dobbiamo ai poveri sta il rimedio al grande rischio del mondo di oggi. La ricerca malsana di piaceri superficiali, un cuore isolato", continua il Pontefice.

E per questo c'è bisogno di una nuova mentalità e di nuove strutture sociali. "Allo stesso modo, le crisi climatiche, sanitarie e migratorie hanno le stesse radici nell'iniquità di questa economia che uccide, scarta e distrugge sorella madre terra - dice ancora il Papa nel Messaggio - a dieci anni dalla pubblicazione dell'Evangelii Gaudium, riaffermiamo che solo se ascoltiamo il grido, spesso taciuto della terra e dei poveri, saremo in grado di adempiere alla nostra missione di evangelizzazione, di vivere la vita che Gesù ci propone e di contribuire a risolvere i gravi problemi dell'umanità".