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Il Papa: “Dio è come quelle mamme a cui basta uno sguardo per capire tutto dei figli”

Papa Francesco, Udienza Generale |  | Daniel Ibanez, ACI Group Papa Francesco, Udienza Generale | | Daniel Ibanez, ACI Group

Ritornano le Udienze Generali di Papa Francesco in Piazza San Pietro. Oggi a Roma sembra quasi primavera e il Pontefice, per tutti i fedeli presenti, continua il ciclo di catechesi sul Padre Nostro incentrando la sua meditazione sulla prima invocazione della preghiera, “Sia santificato il tuo nome”.

Papa Francesco inizia così la sua spiegazione: “Le domande del Padre nostro sono sette, facilmente divisibili in due sottogruppi. Le prime tre hanno al centro il Tu di Dio Padre; le altre quattro hanno al centro il noi e le nostre necessità umane. Nella prima parte Gesù ci fa entrare nei suoi desideri, tutti rivolti al Padre: sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà; nella seconda è Lui che entra in noi e si fa interprete dei nostri bisogni: il pane quotidiano, il perdono dei peccati, l’aiuto nella tentazione e la liberazione dal male”.

Per il Papa, la preghiera del Padre Nostro “nella sua semplicità ed essenzialità, educa chi lo prega a non moltiplicare parole vane, perché – come Gesù stesso dice – il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Dio è come quelle mamme a cui basta uno sguardo per capire tutto dei figli: se sono contenti o tristi, se sono sinceri o nascondono qualcosa”.

Francesco continua la catechesi: “È per questo che preghiamo dicendo: “Sia santificato il tuo nome! In questa domanda – la prima! – si sente tutta l’ammirazione di Gesù per la bellezza e la grandezza del Padre, e il desiderio che tutti lo riconoscano e lo amino per quello che veramente è. E nello stesso tempo c’è la supplica che il suo nome sia santificato in noi, nella nostra famiglia, nella nostra comunità, nel mondo intero”.

Il Papa conclude: “La santità di Dio è una forza in espansione, e noi supplichiamo perché frantumi in fretta le barriere del nostro mondo è proprio il male che affligge l’uomo. La preghiera scaccia ogni timore. Il Padre ci ama, il Figlio alza le braccia affiancandole alle nostre, lo Spirito lavora in segreto per la redenzione del mondo. Noi non vacilliamo nell’incertezza. Una cosa è certa: è il male ad avere paura”.

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