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Monsignor Paglia "ribadisce il suo no" all'eutanasia e al suicidio assistito

"Monsignor Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, ribadisce il suo ‘no’ nei confronti dell’eutanasia e del suicidio assistito, in piena adesione al Magistero".

Monsignor Vincenzo Paglia |  | Daniel Ibanez / ACI Group Monsignor Vincenzo Paglia | | Daniel Ibanez / ACI Group
"Monsignor Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, ribadisce il suo ‘no’ nei confronti dell’eutanasia e del suicidio assistito, in piena adesione al Magistero". E' questo il chiarimento inviato subito, tramite la Sala Stampa della Santa Sede, dalla Pontificia Accademia per la Vita in relazione all’intervento di Monsignor Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, tenuto mercoledì 19 aprile al Festival Internazionale del Giornalismo a Perugia.

Nel suo intervento, nel quale trattava l’intero argomento del fine-vita, "Monsignor Paglia alla fine ha accennato, senza svilupparla, alla Sentenza della Corte Costituzionale italiana 242/2019 ed alla specifica situazione italiana". "La Corte Costituzionale conferma l’assistenza al suicidio come reato. Elenca poi quattro condizioni specifiche e particolari nelle quali il reato è depenalizzato", la nota riassume l'intervento del Presidente a Perugia.

In questo preciso e specifico contesto, "Monsignor Paglia ha spiegato che a suo avviso è possibile una “mediazione giuridica” (non certo morale) nella direzione indicata dalla Sentenza, mantenendo il reato e le condizioni in cui si depenalizza, in quanto la medesima Corte Costituzionale ha chiesto al Parlamento di legiferare".

"Per Monsignor Paglia è importante che la Sentenza affermi che il reato resta tale e non viene abolito. Qualsiasi ulteriore considerazione è fuorviante", specifica la nota.

"Sul piano scientifico e culturale, Monsignor Paglia ha sempre sostenuto la necessità di un accompagnamento nei confronti dei malati nella fase terminale della vita, basato sulle Cure Palliative e sulla vicinanza, in modo che nessuno sia lasciato da solo di fronte alla malattia e alla sofferenza, nelle difficili decisioni che queste comportano", conclude la dichiarazione ufficiale della Pontificia Accademia per la Vita.

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"Personalmente non praticherei l’assistenza al suicidio, ma comprendo che una mediazione giuridica possa costituire il maggior bene comune concretamente possibile nelle condizioni in cui ci troviamo", aveva detto Monsignor Paglia nel discorso tenuto mercoledì scorso durante il Festival Internazionale del Giornalismo a Perugia. Il Riformista aveva pubblicato per intero il testo del discorso del Presidente della Pontificia Accademia per la Vita. 
 
Le osservazioni di Monsignor Paglia facevano parte di una presentazione che includeva un documentario su un uomo italiano che si è recato in Svizzera per morire con il suicidio assistito.
 
“Credo che nella nostra prospettiva nessuno vada mai abbandonato, siamo contro il suicidio assistito, proprio perché noi non vogliamo fare il lavoro sporco della morte, ci pensa già lei a farlo. Semmai abbiamo interesse a fare una altro lavoro tenendo presente che la vita per me credente continua, ma continua per tutti. Accompagnare e tenere per mano chi muore credo sia un grande compito che ogni credente deve promuovere. Come ogni credente deve promuovere un contrasto alla cultura del suicidio assistito", aveva detto già in precedenza Monsignor Paglia nel 2019. 
 
"Il suicidio resta una grande sconfitta e noi non passiamo mai trasformarlo in una scelta di sapienza. E’ una grande sconfitta nostra. Io faccio i funerali a tutti i suicidi. Perché il suicidio è sempre una grande domanda d’amore inevasa. Ecco perché il Signore non abbandona mai nessuno", aveva concluso il Presidente.

More in Vaticano

Durante l'udienza generale del 9 febbraio, Papa Francesco ha ribadito che i morenti hanno bisogno di cure palliative, non di eutanasia o suicidio assistito, affermando: "Dobbiamo accompagnare le persone verso la morte, ma non provocare la morte o facilitare il suicidio assistito".