Ultime Notizie: ACS

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Siria, migliaia di cristiani in fuga da Sadad

Migliaia di cristiani in fuga dalla violenze dello Stato Islamico. È il drammatico quadro descritto ad Aiuto alla Chiesa che Soffre dall’arcivescovo siro-ortodosso di Homs, Selwanos Boutros Alnemeh. Il presule ha reso noto che dal 31 ottobre ad oggi la cittadina cristiana di Sadad è sotto attacco da parte di Isis, mentre il vicino villaggio di Maheen è già caduto in mano ai jihadisti.

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I cristiani ad Erbil ormai non sperano più

"I cristiani ormai hanno perso qualsiasi speranza di tornare presto alle loro case". Così l’arcivescovo caldeo di Erbil, monsignor Bashar Matti Warda, ha descritto lo stato d’animo dei suoi fedeli durante una vista al quartier generale di Aiuto alla Chiesa che Soffre in Germania.

Acs

Acs: “Con le intenzioni di messe sosteniamo un sacerdote ogni nove nel mondo”.

“Con le intenzioni di messe Acs sostiene un sacerdote ogni nove nel mondo”. Lo annuncia Aiuto alla Chiesa che Soffre, la fondazione di diritto pontificio che in questi giorni apre la nuova campagna “di raccolta di intenzioni di Sante Messe, invitando i propri benefattori a far celebrare delle messe in suffragio dei propri cari, permettendo al tempo stesso ai sacerdoti della Chiesa perseguitata di portar avanti il loro apostolato”.

UNITALSI

Il rosario di una milione di bambini per i bambini

Il Progetto Nazionale Bambini dell'U.N.I.T.A.L.S.I. (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) aderisce all'iniziativa "Un milione di bambini in preghiera" che si terrà in Italia e in tutto il mondo il prossimo 18 ottobre. Saranno oltre un milione i più piccoli che reciteranno il rosario per l'unità e la pace. L’evento è promosso da "Aiuto alla Chiesa che soffre".

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Il Centrafrica aspetta il Papa con la speranza della pace

"La visita di Papa Francesco donerà nuova speranza al Centrafrica. Lì tutti sono a conoscenza dei tanti appelli fatti dal Santo Padre per il nostro popolo e sono onorati che il pontefice abbia scelto la Repubblica Centrafricana come meta del suo primo viaggio in Africa". Così racconta ad Aiuto alla Chiesa che Soffre don Hermann Tanguy Pounekrozou, sacerdote centrafricano che da anni collabora con ACS Italia.

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I fondamentalisti indù in Nepal chiedono ai cristiani di lasciare il paese

La comunità cristiana del Nepal teme per il suo futuro. Secondo quanto riferiscono ad Aiuto alla Chiesa che Soffre fonti vicine alla Chiesa locale, tra gli appartenenti alla minoranza – appena lo 0,5% della popolazione – cresce la sensazione di insicurezza in seguito agli attentati dinamitardi che nella notte tra il 14 ed il 15 settembre hanno colpito tre chiese protestanti.  

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Cuba, la Chiesa è ancora in difficoltà

"Speriamo che la visita di Papa Francesco possa dare nuovo impulso allo sviluppo della Chiesa cubana. Perché nonostante i miglioramenti degli ultimi anni, la situazione della Chiesa nell’isola non è priva di difficoltà". È l’auspicio di Ulrich Kny, responsabile dei progetti di Aiuto alla Chiesa che Soffre a Cuba, in questi giorni nel paese caraibico per accompagnare il Papa durante il suo viaggio.

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Cristiani in Siria: aiutateci a rimanere

“La grande accoglienza riservata ai rifugiati siriani in Europa spinge in molti, soprattutto tra i cristiani, ad abbandonare la Siria. Ma il nostro compito è quello di aiutare le comunità cristiane a rimanere”. Così afferma padre Andrzej Halemba, responsabile internazionale di Aiuto alla Chiesa che Soffre per il Medio Oriente.  

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Sempre più cristiani fuggono dalle persecuzioni

"Se centinaia di migliaia di persone preferiscono la fuga alla permanenza nel luogo di origine, pur consapevoli di mettere in pericolo la loro vita, è perché i conflitti si sono moltiplicati. I profughi non si riducono innalzando muri, ma diminuendo le guerre".

Agenzia Habeshia

I cristiani della Siria che trovano la morte nel Mediterraneo

"Molti cristiani hanno cercato un futuro migliore in Europa attraversando il Mar Mediterraneo. Alcuni ce l’hanno fatta, altri hanno trovato la morte in mare. Ma la disperazione continua a spingere i nostri fratelli nella fede a far salire i propri figli su quei barconi".

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#PrayForIraq e #WeAreChristians Aiuto alla Chiesa che soffre per i cristiani in Iraq

"È stato orribile. Non scorderò mai il terrore impresso sul volto di decine di migliaia di persone. Erano convinti che Isis li avrebbe uccisi". A soli 22 anni, Rami è uno dei rifugiati cristiani ospitati dal centro Mar Elia, il campo profughi gestito dalla Chiesa ad Erbil, capoluogo del Kurdistan iracheno.  

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#WeAreChristians, per non dimenticare i cristiani perseguitati

Un esodo che ricorda quelli biblici, che la piana di Ninive ricorda ancora. Tra il 6 e il 7 agosto di un anno fa 120 mila cristiani hanno abbandonato le loro case, la loro patria incalzati dalla violenza del così detto “califfato” e dalla soldataglia dell’ Is.  “Nei primi otto mesi dall’invasione dello Stato Islamico, abbiamo perso dodici consorelle. Il loro cuore non è riuscito a sopportare tanta sofferenza”. Racconta  Suor Justina, delle suore Domenicane di Santa Caterina da Siena, ad Aiuto alla Chiesa che Soffre. Un quadro vivido del dramma vissuto da tante religiose costrette a fuggire dal Califfato.  

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In Eritrea la Chiesa è sotto stretto controllo del governo

Seminaristi costretti a prestare servizio militare, sacerdoti che non possono lasciare il paese e cristiani detenuti per motivi religiosi. È la situazione della libertà religiosa in Eritrea, descritta ad Aiuto alla Chiesa che Soffre da una fonte vicina alla Chiesa locale, che per motivi di sicurezza ha preferito rimanere anonima.

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Sud Sudan, quattro anni dopo l'indipendenza è ancora un incubo

"Negli Stati dell’Unità e del Nilo Alto la popolazione sopporta atroci sofferenze. Abbiamo conosciuto la guerra in passato, ma la crudeltà che sperimentiamo oggi non ha eguali. È come vivere in un incubo". Così raccontano alcuni rifugiati sud sudanesi – che per motivi di sicurezza preferiscono mantenere l’anonimato - ad Aiuto alla Chiesa che Soffre, durante la recente visita di una delegazione della fondazione pontificia nel più giovane stato al mondo.  

CC

Gli armeni cento anni dopo il genocidio

"Eravamo certi che il Papa avrebbe ricordato il genocidio e il suo coraggio ha cambiato l’atteggiamento del mondo intero". Così monsignor Raphael Minassian, ordinario per gli Armeni cattolici dell’Europa Orientale, racconta ad Aiuto alla Chiesa che Soffre la reazione della sua comunità alle affermazioni di Papa Francesco nell’anniversario del massacro armeno.

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Se le condizione migliorassero i cristiani non lascierebbero la Terra Santa

"Trasformare una casa comune in famiglia attraverso il dialogo". Ecco la “sfida” in Terra Santa secondo monsignor Giuseppe Lazzarotto, nunzio in Israele e delegato apostolico per la Palestina. In una conversazione con Aiuto alla Chiesa che Soffre, il rappresentante pontificio ha commentato il recente incendio alla Chiesa "della moltiplicazione dei Pani e dei Pesci" sul lago di Tiberiade, uno dei simboli cristiani in Terra Santa. "Sono atti che ci amareggiano profondamente perché, pur non essendo condivisi dalla maggioranza della popolazione, esprimono un atteggiamento di chiusura, il rifiuto ad accettare la presenza di chi è diverso".

La situazione dei rifugiati in Sudan  / ACS

Aiuto alla Chiesa che soffre, 10 milioni di euro per i rifugiati

Tra il gennaio 2014 ed il maggio 2015 Aiuto alla Chiesa che Soffre ha donato oltre 10 milioni di euro in progetti di assistenza ai rifugiati.  

I bambini iracheni con il logo di ACS / ACS

Mosul, un anno dopo i cristiani sono ancora profughi

Nella notte tra il 9 ed il 10 giugno 2014 decine di migliaia di cristiani hanno abbandonato Mosul, certi che sarebbero presto rientrati nelle loro case.  

Il grazie a ACS dalla Nuova Guinea / ACS

Aiuto alla Chiesa che soffre, 105 milioni di euro per 5.614 progetti nel mondo

La fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre nel 2014 ha raccolto più di 105 milioni di euro. È la prima volta nella storia di ACS che si raggiunge un tale traguardo, superiore di oltre 17milioni alla raccolta fondi del 2013.  

L'arcivescovo di Mosul, Mouche / ACS

L'arcivescovo di Mosul: ci hanno lasciati nelle mani dell'Isis

"I miei fedeli hanno perso tutto perché hanno conservato la loro fede. Non sappiamo quale futuro ci attende, ma continuiamo ad avere fiducia in Dio". Così dichiara ad Aiuto alla Chiesa che Soffre monsignor Yohanna Petros Mouche, arcivescovo siro-cattolico di Mosul, durante una visita alla sede italiana di ACS.