“Un progetto che prevedeva la riorganizzazione del materiale, la sua conservazione e il restauro di una parte di esso a causa delle precarie condizioni quando fu raccolto da Marega, ma anche la digitalizzazione, lo studio e la catalogazione dei documenti e la creazione di un database che permettesse l’accesso ai singoli documenti e a una loro descrizione. Il progetto è ora compiuto”.
Nell’anno che ricorda l’ottavo centenario dalla morte di san Domenico di Guzmán, la Biblioteca Vaticana propone di rivedere le immagini da un piccolo codice, il Ross. 3, che illustra i modi orandi del santo spagnolo.
“Non dobbiamo tralasciare di pensare e di parlare di bellezza, perché il cuore umano non ha bisogno solo di pane, non ha bisogno solo di quello che garantisce la sua immediata sopravvivenza: ha bisogno anche di cultura, di quello che tocca l’anima, che ravvicina l’essere umano alla sua dignità profonda. Per questo la Chiesa deve testimoniare l’importanza della bellezza e della cultura, dialogando con la particolare sete d’infinito che definisce l’essere umano”.
Domani alle 17 Papa Francesco visiterà la Biblioteca Apostolica Vaticana e inaugurerà il nuovo spazio espositivo permanente dove, per l’occasione, è stata allestita la mostra TUTTI. Umanità in Cammino. Ne da notizia la stessa istituzione vaticana.
L’anno dantesco in Vaticano si è aperto con la lettera apostolica di Papa Francesco, pubblicata il 25 marzo, giorno in cui cominciava l’anno secondo il computo ab Incarnatione, nel giorno in cui gli studiosi fanno iniziare il viaggio ultraterreno narrato nella Commedia.
Quando si pensa ai manoscritti della Biblioteca Vaticana magari si dimenticano quelli musicali come le opere di Lorenzo Perosi (1872-1956), che amava definirsi “un povero prete piemontese”, e che fu “uno dei più significativi protagonisti della creatività musicale tra XIX e XX secolo”.
È diventata ormai una tradizione l’agenda della Biblioteca Vaticana, una pubblicazione in due formati, bella e impegnativa per coloro che la preparano.
“La Biblioteca Apostolica Vaticana è chiamata a svolgere un servizio alla verità e alla cultura.
Nonostante la chiusura al pubblico per i lunghi mesi della quarantena per il covid-19 la Biblioteca apostolica Vaticana è stata sempre una fucina di attività.
Nuove nomine da parte di Papa Francesco, questa mattina, che riguardano il Consiglio direttivo dell'Autorità di Informazione Finanziaria e la Biblioteca Apostolica Vaticana. Il Papa ha scelto due donne.
La Biblioteca e l’Archivio Apostolici riaprono agli studiosi da oggi 1 giugno. Il Cardinale José Tolentino de Mendonça, Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa, in un articolo pubblicato dall'Osservatore Romano spiega nel dettaglio le modalità della riapertura.
E’ Timothy James Janz, Scriptor graecus e Direttore del Dipartimento degli Stampati della Biblioteca Apostolica Vaticana il nuovo Vice Prefetto. La nomina pontificia è stata pubblicata oggi.
Alla fine di ogni anno si va in cerca di una nuova agenda. A dispetto dei sistemi digitali una bella agenda da mettere sul tavolo è sempre un oggetto che ci accompagna magari con qualche immagine artistica.
Il fascino del mondo vaticano è che Vangelo e politica passano spesso attraverso poche righe magari in una lingua esotica.
Ieri mattina il Papa ha visitato la Biblioteca Vaticana e l' archivio segreto in forma strettamente privata. Nella edizione di oggi de L’ Osservatore Romano ci sono alcuni dettagli dell’evento. “La parola di Dio contenuta nelle Scritture ispirate e le parole degli uomini come fiumi che confluiscono in due delle più antiche e importanti istituzioni culturali della Santa Sede è stato il filo conduttore della visita privata.
La Scuola vaticana di Biblioteconomia ha inaugurato un ciclo di conferenze dedicate alla Cattedra Speciale “Papa Francesco”. Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, intervenuto alla cerimonia di inaugurazione, ha ribadito i principali compiti della Biblioteca: “custodire, valorizzare e tramandare”.
La Biblioteca Apostolica Vaticana è di certo tra le più importanti al mondo. Situata nel Palazzo Apostolico, voluta da Sisto IV nel 1475, è meta di studiosi di ogni continente che qui vengono a condurre le loro ricerche tra le centinaia di migliaia di manoscritti e stampe.
C’era, nella Biblioteca Vaticana, una copia originale di una lettera di Cristoforo Colombo, inviata sulla via del ritorno del primo viaggio nel Nuovo Mondo e arrivata in Vaticano nel 1921. Ma questa lettera si è rivelata essere un falso, mentre l’originale è stato ritrovato negli Stati Uniti, passato di mano in mano e venduto l’ultima volta ad una famiglia di Atlanta. Questa famiglia, ha deciso di consegnare l’originale al Vaticano. Ed è per questo che, in una cerimonia molto solenne, Callista Gingrich, ambasciatore USA presso la Santa Sede, ha restituito oggi la lettera.
Si era alla fine del 1800 e l’ America era ancora il Nuovo Mondo. Così l’archeologo americano di origine svizzera Adolph F. Bandelier tra il 1886 e il 1887 decide di scrivere in ben 7 volumi:
È stato appena pubblicato un volume sulle Bibbie conservate nella Biblioteca Apostolica Vaticana, per i tipi della Jaca Book, curato dal vice prefetto della Biblioteca, dott. Ambrogio Piazzoni, "Bibbia, immagini e scrittura nella Biblioteca Apostolica Vaticana".