Ultime Notizie: Cardinale Kurt Koch

Il Cardinale Koch durante la conferenza dell'8 giugno a Pannonhalma / Magyar Kurir

Il Cardinale Koch in Ungheria. Un anticipo del viaggio di Papa Francesco?

Non si sa se Papa Francesco avrà il tempo di visitare anche l’abbazia di Pannonhalma, durante il suo prossimo viaggio in Ungheria. Probabilmente no, perché il Papa starà poche ore in Ungheria, e a Budapest per il Congresso Eucaristico. Di certo, però, la presenza del Cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, ha rappresentato un bel ritorno all’attività per l’abbazia benedettina, che quest’anno compie 1025 anni.  

Il Cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani / Daniel Ibanez / ACI Group

Verso una data unica per la Pasqua, l’apertura del Cardinale Koch

La data limite è quella del 2025. È l’anno in cui si celebra il 1700esimo anniversario dal Concilio di Nicea, il primo concilio ecumenico cristiano, e sono previste grandi iniziative. Ma è anche l’anno in cui la data della Pasqua dei cristiani di rito latino coincide con la Pasqua dei cristiani di rito orientale, ortodossi o cattolici: sarà il 20 aprile. La Pasqua, infatti, viene celebrata in date diverse, a seconda se viene seguito il calendario gregoriano (come fa la Chiesa di rito latino) o il calendario di rito giuliano (come fanno le Chiese di rito orientale). Da tempo, nell’ambito ecumenico, si parla di una unificazione delle date, per celebrare tutti insieme e dare un segno di unità. Il Cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, è aperto all’idea. Anche se, ammette, c’è ancora del lavoro da fare.  

Un momento della preghiera ecumenica per i martiri del genocidio armeno, San Bartolomeo all'Isola, Roma, 25 aprile 2021 / AG / ACI Group

Genocidio armeno, il Cardinale Koch: “Il martirio è il fulcro del cristianesimo”

I martiri del genocidio armeno “ci hanno ricordato che il martirio non è un fenomeno marginale nel cristianesimo, ma è il fulcro stesso della Chiesa”. Perché “il martirio è una caratteristica essenziale del cristianesimo, motivo per cui non può esserci cristianesimo esente dal martirio”. Il Cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, non ha paura di utilizzare il termine “genocidio” per riferirsi al massacro degli armeni nel 1915, e non ha paura di collegare questo termine a quella che è “la prima nazione cristiana”. E lo dice senza mezze misure, durante la preghiera per i Martiri del Genocidio Armeno organizzata dal Pontificio Consiglio da lui guidato insieme alla Rappresentanza della Chiesa Apostolica Armena presso la Santa Sede.  

I celebranti della preghiera ecumenica presso la statua di San Gregorio di Narek in Vaticano / Daniel Ibanez / ACI Group

Cardinale Sandri, “San Gregorio di Narek ci chiede se vogliamo essere cristiani di nome”

È “un incrocio di storie, di sofferenze, di santità e di sapienza” quello che va da Benedetto XV, il Papa che denunciò la “inutile strage” e fu uno dei primi soccorritori delle vittime del genocidio armeno, a Papa Francesco, il Papa della “Guerra mondiale a pezzi”, che ha proclamato San Gregorio di Narek dottore della Chiesa. E lo dipana il Cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione delle Chiese Orientali, in una celebrazione nella Basilica Vaticana per celebrare la memoria di San Gregorio di Narek, iscritta quest’anno da Papa Francesco nel Calendario Romano.  

Il documento "Insieme alla Tavola del Signore", oggetto del dibattito che ha visto una forte presa di posizione del Cardinale Kurt Koch / Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani

Un teologo tedesco propone una sorta di intercomunione. Il Cardinale Koch dice no

Il problema, tra cattolici e protestanti, resta sempre quello: l’intercomunione. Da una parte la spinta protestante di avere una comunanza tra l’Eucarestia e la Cena del Signore, che si era concretizzata anche in una richiesta specifica dei Valdesi a Papa Francesco durante il viaggio a Torino, ma che era stata presente anche nell’incontro di Papa Francesco con la comunità luterana di Roma. Dall’altro, un fatto incontrovertibile: ce l’Eucarestia per la Chiesa Cattolica non è solo un simbolo, ma un qualcosa di vivo, e non può così essere gestito come una sorta di dono ecumenico. Così, alla proposta di un gruppo ecumenico di teologi in Germania di stabilire una sorta di condivisione della Cena del Signore, è seguito un brusco batti e ribatti che ha visto coinvolta anche la Congregazione della Dottrina della Fede, e che si è risolta una lettera aperta inviata al professore che ha guidato questa proposta del Cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.  

Daniel Ibanez / Vatican Pool

Il Papa: "Gesù ci indica il segreto della stabilità nel rimanere in Lui"

Il Papa, a causa della sciatalgia, non presiede i Secondi Vespri della solennità della Conversione di San Paolo Apostolo, a conclusione della 54.ma Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani. Al suo posto, per la celebrazione c'è il Cardinale Kurt Koch, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.

Un momento della conferenza del Cardinale Koch durante l'Atto Accademico del 4 dicembre 2020, Pontificia Università Angelicum / Angelicum

Ecumenismo, Cardinale Koch: "Oggi molti cristiani non soffrono per la divisione"

Venticinque anni dopo l’enciclica Ut Unum Sint di San Giovanni Paolo II, sessanta anni dopo la costituzione di quello che sarebbe diventato il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, i cristiani sembrano aver perso di vista l’obiettivo dell’unità, fino a dare per scontata l’unità. Per questo, il Cardinale Kurt Koch sottolinea che il suo più grande dolore è dovuto al fatto che molti cristiani non soffrono quasi più a causa della divisione tuttora esistente”.  

Il Cardinale Koch riceve il dottorato honoris causa della Facoltà di Teologia cattolica dell'Università Giovanni Paolo II di Lublino, 16 ottobre 2020 / Pontificio Consiglio per l'Unità dei Cristiani

Cardinale Koch, “La missione della teologia, restaurare l’unità della Chiesa”

Come il diritto canonico delle Chiese Orientali ha un valore temporale, perché guarda già a quando la Chiesa sarà di nuovo unita, così la teologia “adempie alla sua responsabilità e missione ecclesiastica solo quando si comprende al servizio della restaurazione dell’unità della Chiesa e dà il suo inconfondibile contributo”. È questo il cuore del discorso di ringraziamento del Cardinale Kurt Koch all’Università di Lublino, dove lo scorso 16 ottobre è stato insignito della laurea honoris causa dalla Facoltà di Teologia Cattolica dell’università dedicata a San Giovanni Paolo II, che lì studiò.  

Il Cardinale Koch in una delle conferenze tenute durante il suo viaggio in Austria, tenutosi dal 6 al 9 ottobre 2020 / Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani

Cardinale Koch: “L’ecumenismo, un faro nell’Europa intrisa di sangue”

L’unità dei cristiani è l’antidoto alla secolarizzazione di Europa, e solo il superamento delle divisioni permetterà al cristianesimo di avere di nuovo una voce credibile e far rinascere i valori europei. Ne è convinto il Cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.  

Il Cardinale Kurt Koch al Ratzinger Schuelerkreis  / Pablo Esparza / ACI Group

Dopo lo Schulerkreis. Cardinale Koch: “Non si può sostituire la teologia con la politica”

“Non possiamo sostituire la teologia con la politica”. Il Cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, sintetizza così la grande questione del dibattito teologico attuale. Lo spunto di riflessione è dato dal dibattitto all’ultimo Ratzinger Schuelerkreis, il circolo di ex studenti di Benedetto XVI che recentemente si è allargato anche ad un gruppo di giovani. Una famiglia teologica, che il Cardinale coordina, e che quest’anno si è riunita per discutere della “Questione di Dio nelle sfide attuali”.  

Papa san Giovanni XXIII e i primi collaboratori del Segretariato. Da sinistra a destra: Mons. Jean-François Arrighi, il Cardinale Augustin Bea, Mons. (futuro Cardinale) Johannes Willebrands e P. Thomas Stransky. / Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani

Da sessanta anni con una missione: l'unità dei cristiani

Sembrava fosse l’anno dei viaggi ecumenici, per Papa Francesco. Si diceva che sarebbe stato in Grecia, sulle orme di San Paolo, insieme al Patriarca Bartolomeo I, e in Sud Sudan, per dare aiuto ad una nazione martoriata, insieme al Primate Anglicano Justin Welby. Ed avevano avuto sapore ecumenico anche i viaggi in Bulgaria, Macedonia del Nord e Romania dello scorso anno. Ma questa spinta ecumenica non si è fermata, nonostante il coronavirus. E prosegue, portata avanti dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, che oggi compie 60 anni.  

Il reverendo Tveit e  il Cardinale  Kurt Koch / Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani

Consiglio Ecumenico delle Chiese, lascia Tveit. La lettera del Cardinale Koch

Ha cominciato con Benedetto XVI, ha terminato con Papa Francesco. Il reverendo Olav Fykse Tveit è stato per dieci anni segretario generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese. In questi anni, ha svolto un lavoro ecumenico grandemente apprezzato, E il Cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, gli ha inviato lo scorso 14 aprile una lettera di apprezzamento.  

Il cardinale Koch e il metropolita Hilarion in un momento della conferenza all'Angelicum, 12 febbraio 2020 / Vatican News

Chiesa Cattolica e Patriarcato di Mosca, i punti in comune a quattro anni da l’Avana

I santi come segni di unità. Le iniziative culturali in comune. L’impegno per i cristiani perseguitati. Quattro anni dopo lo storico incontro dell’Avana tra Papa Francesco e il Patriarca Kirill, continua il dialogo tra il Patriarcato di Mosca e la Chiesa cattolica. Quest’anno, l’anniversario dell’incontro dell’Avana è stato celebrato a Roma, in una conferenza, sui “Santi, semi e segni di unità”. Ma l’evento è stata anche l’occasione di un incontro del Gruppo misto di lavoro per il coordinamento di progetti culturali e sociali tra la Santa Sede e la Chiesa ortodossa russa. E, con l’occasione, il metropolita Hilarion, a capo del Dipartimento di Relazioni Esterne di Mosca, ha anche incontrato Papa Francesco il 13 febbraio.  

Il metropolita Hilarion e il Cardinale Kurt Koch / mospat.ru

I santi come cammino ecumenico. Papa Francesco – Kirill, quattro anni dopo

C’è chi pensa già al prossimo incontro, che potrebbe essere in Kazakhstan nel 2021. Ma c’è anche un cammino iniziato il 12 febbraio 2016, che va portato avanti. Così, Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e Patriarcato di Mosca ricorderanno l’incontro tra Papa Francesco e il Patriarca Kirill con una conferenza a Roma, il prossimo 12 febbraio, sul tema “Santi. Semi e segni dell’unità”.  

Il Cardinale Kurt Koch durante la conferenza a Chambesy il 16 dicembre 2019 / christianunity.va

Il Cardinale Koch spiega passato e futuro del dialogo ecumenico

Da un “simbolo di divisione” a un “simbolo d’amore”: il Cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, spiega così lo storico gesto della reciproca revoca delle scomuniche tra Chiesa Cattolica e Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli. Un evento durante il quale “i più alti rappresentanti delle due Chiese hanno sollevato dalla memoria e dall’ambiente della Chiesa gli anatemi reciproci del 1054, perché non fosse un “ostacolo al riavvicinamento della carità”.  

Il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, ritratto nel suo studio / Daniel Ibanez / ACI Group

Cardinale Koch: “L’ecumenismo più importante è quello del sangue”

Papa Francesco ha parlato di tre tipi di ecumenismo: l’ecumenismo del sangue, l’ecumenismo dei poveri, l’ecumenismo della missione. Ma tra questi “il più importante è l’ecumenismo del sangue, perché oggi c’è una persecuzione dei cristiani come mai c’è stata, nemmeno nei primi secoli”.  

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L'ecumenismo al centro di Roma a Casa Santa Brigida con i cristiani della Finlandia

E’ un appuntamento ecumenico che si ripete ogni anno nel cuore di Roma. Durante la settimane di preghiera per l’ unità dei cristiani la chiesa di Santa Brigida a Piazza Farnese ospita un vespro ecumenico e quest’anno la Delegazione Ecumenica Finlandese è stata accolta in modo speciale.

Papa Francesco in San Paolo Fuori Le Mura, per le celebrazioni dei Vespri che aprono la Settimana di Preghiera dell'Unità dei Cristiani, 18 gennaio 2019 / Daniel Ibanez / ACI Group

Papa Francesco, “Solidarietà e responsabilità, le leggi della famiglia cristiana”

La famiglia cristiana si regge sulle leggi di responsabilità e solidarietà, ricordando “l’appello alla giustizia rivoltoci da Dio”, che va continuamente ricordato perché i cristiani sono divisi. Papa Francesco apre la Settimana per la Preghiera dell’Unità dei Cristiani con i Vespri in San Paolo Fuori Le Mura, insieme ai rappresentanti di altre comunità cristiane.  

Il Cardinale Koch e il Metropolita Hilarion si salutano all'inizio del simposio di Vienna, 12 febbraio 2018 / kathpress.at

Due anni dopo Francesco e Kirill: il Medio Oriente luogo di pratica ecumenica

Il dialogo ecumenico tra Patriarcato di Mosca e Chiesa Cattolica trova nella difficile situazione in Siria uno spiraglio pratico, celebrato in un simposio a Vienna che ha visto la partecipazione del metropolita Hilarion, a capo del Dipartimento Relazioni Estere del Patriarcato di Mosca e del Cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.  

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Il cardinale Koch a Costanza per i 600 anni del Concilio

Sarà il cardinale Kurt Koch, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, l’inviato Speciale del Papa alla celebrazione del 600° anniversario del Concilio di Costanza, che si terrà nella città di Costanza  nella Arcidiocesi di Freiburg im Breisgau in Germania l’11 novembre prossimo.