Ultime Notizie: Diplomazia Pontificia

L'Arcivescovo Bernardito Auza durante uno dei suoi interventi al Palazzo di Vetro / Holy See Mission Facebook Page

Santa Sede all'ONU: "La lotta contro l'Aids non è finita"

La lotta all’AIDS non è finita: l’arcivescovo Bernardito Auza, Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, ha parlato lo scorso 10 giugno al Palazzo di Vetro delle sfide date dallo sviluppo della malattia. Concedendo che sì, ci sono progressi nella lotta alla malattia. Ma che molto deve essere ancora fatto.  

Monsignor Janus Urbanczik in visita da Papa Francesco nel giugno 2015 / L'Osservatore Romano / ACI Group

La Santa Sede all’OSCE: “Il pregiudizio anti-Cristiano, tra i più inaccettabili”

Il pregiudizio anti-cristiano, il meno accettabile. Monsignor Janusz Urbanczik, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) lo rimarca in una riunione del Consiglio Permanente, che si è tenuto lo scorso 9 giugno nella sede di Vienna.  

La sede della FAO a Roma / Flickr

Combattere la fame: l’impegno della Santa Sede, la ricetta Caritas

Non è una “mera presenza di circostanza” quella della Santa Sede alla FAO, l’organizzazione ONU che si occupa di combattere la fame nel mondo. Lo ha sottolineato monsignor Fernando Chica Arellano, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l’organizzazione, al Consiglio della FO che è iniziato il 30 maggio e terminerà il 3 giugno. Un impegno certificato anche da un intervento del Cardinal Luis Antonio Tagle, presidente di Caritas Internationalis, che ha fornito “un nuovo modo” di affrontare l’emergenza cibo sviluppata dalla Caritas.

L'arcivescovo Paul Richard Gallagher, "ministro degli Esteri" vaticano / Il Sismografo

Gallagher: "Ecco l'impegno diplomatico della Santa Sede"

Una preoccupazione costante per i conflitti dimenticati. La risposta ai nuovi fenomeni del traffico di droga e del traffico degli esseri umani. Il focus sull’immigrazione. L’arcivescovo Paul Richard Gallagher, “ministro degli Esteri” vaticano, ha delineato le priorità delle Segreteria di Stato vaticana in un incontro di “aggiornamento” con la Fondazione Centesisum Annus Pro Pontifice lo scorso 14 maggio, concludendo così l’Assemblea annuale della Fondazione.

Papa Francesco durante le lettere credenziali di un gruppo di nuovi ambasciatori a dicembre 2015 / L'Osservatore Romano / ACI Group

Il Papa ai nuovi ambasciatori: "Incoraggiamo a diventare artigiani della pace"

Incoraggiare a diventare artigiani della pace: è il mandato che Papa Francesco consegna ai nuovi ambasciatori di Seychelles, Thailandia, Estonia, Malawi, Zambia e Namibia, che oggi hanno presentato le loro lettere credenziali. Nel suo discorso, il Papa sottolinea che il servizio diplomatico è inteso “a prenderci cura dell’umanità del creato”, e mette in luce l’emergenza migrazioni, chiedendo di “prenderci cura di loro”.  

Papa Francesco a Washington, durante l'incontro con i senzatetto, settembre 2015 / L'Osservatore Romano / ACI Group

Giubileo dei Senzatetto: anche gli ambasciatori in Vaticano coinvolti

Anche gli ambasciatori presso la Santa Sede saranno coinvolti nelle celebrazioni del Giubileo dei Senzatetto. Per ora, si tratta solo di una iniziativa personale delle ambasciate di Ungheria, Francia e Svizzera, le “nazioni di San Martino”, di cui ricorre il 1700esimo anniversario dalla nascita.

La sala dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel Palazzo di Vetro di New York, USA / Andrea Gagliarducci / ACI Stampa

Santa Sede: “Denunciare la mendacità dei gruppi terroristici blasfemi”

“La mendacità e la blasfemia dei gruppi terroristi che rivendicano di uccidere e opprimere in nome della religione deve essere apertamente denunciato nei modi più forti possibili.” L’arcivescovo Bernardito Auza, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite.

Papa Francesco posa per la foto ufficiale con il presidente argentino Mauricio Macrì e la sua terza moglie Juliana Awada, 18 febbraio 2016 / L'Osservatore Romano / ACI Group

Papa Francesco, è cambiato il protocollo per i capi di Stato. Non la dottrina

Un piccolo cambio di protocollo, nessun cambio dottrinale. La visita del presidente argentino Mauricio Macrì lo scorso 27 febbraio ha segnato il debutto del cambio di protocollo che Papa Francesco ha chiesto per le visite dei capi di Stato. Macrì era infatti accompagnato da Juliana Awada, la sua terza moglie, che compariva anche nella foto ufficiale. Prima del cambio di protocollo questo non sarebbe stato possibile.

Arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati / Il Sismografo

Martiri per la missione, la Santa Sede: “Applicare il dovere di proteggere”

Dovere di proteggere”: è il tema ricorrente nella Segreteria di Stato vaticana, dipanato già nel 2014 dal Cardinal Pietro Parolin, Segretario di Stato, durate una settimana da lui trascorsa al Palazzo di Vetro dell’ONU. Un dovere di proteggere che si applica a temi come l’ambiente e la società. Ma che si applica con maggiore forza sui cristiani perseguitati. Lo sottolinea l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, “ministro degli Esteri vaticano”, in un intervento lo scorso 12 marzo all’Incontro di Formazione Missionaria promosso dalla Diocesi di Roma.

Immagine della bandiera della Santa Sede con la Basilica di San Pietro sullo sfondo / Bohumil Petrik / CNA

La Santa Sede al mondo: “Non minimizzare il ruolo delle religioni”

“Non minimizzare il ruolo delle religioni”. Nell’ambito di un dibattito alla 31esima sessione del Consiglio dei Diritti Umani a Ginevra, monsignor Richard Gyhra, dell’ufficio dell’Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite di Ginevra, ribadisce l’importanza della libertà religiosa, e della sua necessaria inter connessione con il diritto di espressione. E denuncia: il fatto che ci siano sempre più abusi della libertà religione “ sembra indicare una mancanza di volontà politica da parte delle istituzioni e delle comunità internazionali di affrontare la questione”.

Ufficio ONU di Ginevra / CC

Debito estero, la Santa Sede: “Più responsabilità comune delle nazioni”

Si dipana in tre fasi la ricetta della Santa Sede per la risolvere la questione del debito estero. “Promuovere un modello responsabile di ricevere e dare prestiti; prevenire sia l’evasione fiscale sia il flusso verso l’esterno di fondi illeciti dalle nazioni debitrice; e creare un chiaro e trasparente processo di risoluzione del debito estero”. Sono i tre punti sviluppati da Monsignor Richard Gyhra, Chargé d’Affairs alla Missione Permanente della Santa Sede presso l’Ufficio ONU di Ginevra.  

Il neo presidente argentino Mauricio Macrì quando andò a visitare il Papa nel 2013  / Facebook Mauricio Macrì

Papa Francesco incontra il presidente di Argentina. Quale agenda?

Rapporti “protocollari e ufficiali”, senza confidenza, e una agenda basata su quattro punti fondamentali: lotta alla povertà e lotta al narcotraffico, aiuti umanitaria per i profughi cristiani con una speciale attenzione per la Siria, cura dell’ambiente. Questo è il piano di Mauricio Macrì, da poco eletto presidente dell’Argentina, per l’incontro il 28 febbraio con il suo connazionale più famoso, Papa Francesco.  

Assemblea Generale delle Nazioni Unite / Wikimedia Commons

La Santa Sede quantifica il suo impegno per la pace

Come costruire la pace? Con l’educazione. Ma anche con l’assistenza sanitaria. E la Santa Sede, in questo, può mettere in campo un vero esercito. Monsignor Simon Kassas, chargé d’affairs alla Missione Permanente della Santa Sede alle Nazioni Unite, dà le cifre dell’imegno della Santa Sede a un dibattito aperto sul “Post-Conflict Peacebuildng”, ovvero sul costruire la pace dopo i conflitti, che si è tenuto al Palazzo di Vetro lo scorso 23 febbraio.

Sede delle Nazioni Unite, New York / Andrea Gagliarducci / ACI Stampa

Aborto per contrastare Zika? La Santa Sede dice no

È un no chiaro e netto, quello della Santa Sede, alle politiche di liberalizzazione dell’aborto per contrastare il virus Zika in nome di un supposto collegamento con casi di microcefalia del feto. Non ci sono mezzi termini nel discorso che l’arcivescovo Bernardito Auza ha tenuto lo scorso 16 febbraio, in una discussione interattiva che è seguita al briefing sul Virus Zika convocata dal Presidente del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite.  

Boutros Boutros-Ghali, ex segretario generale delle Nazioni Unite / UNON

Muore Boutros-Ghali. Il cordoglio della Santa Sede

È con un telegramma firmato dal Cardinal Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, che la Santa Sede esprime il suo cordoglio per la morte di Boutros Boutros-Ghali, copto, dal 1992 al 1996 Segretario generale delle Nazioni Unite.  

Il Cardinal Parolin incontra Miro Cerar durante la visita del premier sloveno in Vaticano il 29 maggio 2015 / LOR

Slovenia, la visita del Cardinal Parolin

Si tratta di una visita breve, dal 2 al 4 febbraio. Ma il fatto che il Cardinal Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, vada in Slovenia in questi giorni ad inaugurare la buona nunziatura e a rafforzare i buoni rapporti può anche essere da preludio ad una nuova visita di Papa Francesco in territori balcanici. Magari proprio in quel Kosovo che è stato un cuscinetto per l’arrivo dei rifugiati dalla Siria che premevano al confine con la Macedonia

Osservatore Romano

La diplomazia degli ultimi e dei migranti. Papa Francesco incontra gli ambasciatori

È una diplomazia con un occhio particolare al fenomeno migratorio, quella che Papa Francesco dipana davanti agli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede nel primo discorso ufficiale dell’anno. Un discorso che individua la misericordia come “filo conduttore” dell’attività diplomatica della Santa Sede, che sottolinea l’importanza simbolica dell’apertura della Porta Santa a Bangui, e che chiede di superare l’indifferenza, ma stigmatizza anche i recenti esperimenti sul nucleare in Corea del Nord. Di certo, il tema delle migrazioni è centrale nel ragionamento di Papa Francesco.  

Arcivescovo Silvano Maria Tomasi, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'ufficio ONU di Ginevra / Joaquin Peiro Perez / CNA

Migrazioni, la sfida della Santa Sede

Sfide e numeri delle Migrazioni sono stati delineati dalla Santa Sede in un intervento all’Organizzazione Mondiale delle Migrazioni lo scorso 26 novembre a Ginevra. Una mappa che tiene conto anche della rinnovata minaccia del terrorismo, che richiede una nuova risposta, perché non resti una risposta disordinata e disorganizzata.

Bandiere all'ingresso delle sede ONU di Ginevra / Wikimedia Commons

Santa Sede, altro esame di fronte a un comitato ONU. Come andrà?

Santa Sede e Comitati ONU, atto terzo. Dopo i due rapporti presentati al Comitato ONU per la Convenzione dei Diritti del Fanciullo e al Comitato ONU per la Convenzione contro la Tortura, la Santa Sede presenta il 24 e 25 novembre il suo rapporto periodico sulla Convenzione per l’Eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale (CERD). Si tratta di un rapporto periodico, e il comitato esprime niente più che suggerimenti, senza alcuna necessità di dar loro seguito. Eppure, attraverso la grancassa mediatica data a questi rapporti, la Santa Sede viene colpita nel cuore della sua istituzione.

Veduta di navi da pesca al porto / www.chiesacattolica.it

La Santa Sede per la Giornata Mondiale delle Pesca: "Fermate lo sfruttamento"

È una richiesta, forte, a fermare lo sfruttamento dei pescatori, una tratta degli esseri umani di cui nessuno rende conto, quella che viene dal Pontificio Consiglio dei Migranti e degli Itineranti, nel consueto messaggio per la Giornata Mondiale della Pesca.