Ultime Notizie: Diplomazia Pontificia

L'insegna del Consiglio d'Europa a Strasburgo / Andrea Gagliarducci / ACI Stampa

La Santa Sede al Consiglio d'Europa: quale è l'incontro citato dal Papa?

Nel suo discorso di inizio anno al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, Papa Francesco ha anche plaudito ad una iniziativa del Consiglio d’Europa sulla dimensione religiosa del dialogo interculturale. Questa iniziativa – che ha luogo ogni anno – si chiama Exchanges, e la Santa Sede vi prende parte da sempre. Lo scorso anno, l’incontro si è tenuto a Sarajevo, mentre questo anno ha avuto luogo a Strasburgo, sede del Consiglio d’Europa, dal 9 al 10 novembre. Ma cosa ha detto la Santa Sede durante l’incontro?

La bandiera vaticana / Archivio CNA

Quante e quali sono le relazioni diplomatiche della Santa Sede?

L’ultima arrivata è la Repubblica Islamica di Mauritania, che ha stretto relazioni bilaterali con la Santa Sede lo scorso 9 dicembre. E sono così 182 i Paesi nel mondo con cui la Santa Sede ha piene relazioni diplomatiche, cui si aggiungono l’Unione Europea e il Sovrano Ordine di Malta. C'è tutto il mondo di una diplomazia nata per servire il bene comune e la dignità dell'essere umano dietro il discorso del Papa al corpo degli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede, per tradizione il primo dell'anno.

L'arcivescovo Ivan Jurkovic durante una sessione delle Nazioni Unite a Ginevra / YouTube

Jurkovic: “Ecco le priorità della Santa Sede sul tema delle migrazioni”

Da cinque anni, la Santa Sede è membro dell’International Organization for Migrations, rappresentata attualmente nell’organismo dall’arcivescovo Ivan Jurkovic, Osservatore permanente della Santa Sede presso l’ufficio ONU di Ginevra. Dopo aver delineato l’impegno della Santa Sede nell’organizzazione, il diplomatico vaticano racconta quali sono le attuali priorità sul tema delle migrazioni. E spiega quale sarà l’ipegno della Santa Sede.  

L'arcivescovo Ivan Jurkovic durante una sessione delle Nazioni Unite a Ginevra / Radio Vaticana

Jurkovic: “Vi racconto il lavoro della Santa Sede in tema di migrazioni”

Un miliardo di persone in movimento, 250 milioni di migranti. Le cifre del fenomeno migratorio sono incredibili, e sempre in crescita. Da sempre, la Santa Sede ha una sollecitudine particolare per le popolazioni migranti. E dal 2011 è diventata membro dell’International Organization for Migration, un osservatorio privilegiato per comprendere ed affrontare il fenomeno migratorio. Rappresentante della Santa Sede allo IOM è l’arcivescovo Ivan Jurkovic, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l’ufficio ONU di Ginevra e altri organismi particolari. In una intervista esclusiva con ACI Stampa, il diplomatico vaticano racconta il lavoro che la Santa Sede porta avanti allo IOM. E delinea qualche sfida futura.

Una sessione dell'OSCE / OSCE

La Santa Sede: "Perché si ha paura del cristianesimo?"

Da Ginevra a Vienna, la Santa Sede fa sentire la sua voce sul tema delle armi, dei trattati internazionali del commercio che impediscono l’accessibilità dei farmaci, ma soprattutto tiene il discorso di apertura alla conferenza dell’OSCE sulla lotta all’intolleranza nei confronti dei cristiani. Un incontro di alto livello, quest’ultimo, che si è tenuto a Vienna, nella sede OSCE, il 14 dicembre. Il discorso è stato pronunciato da monsignor Antoine Camilleri, vice ministro degli Esteri vaticano, e rappresenta un punto fermo del modo in cui la Santa Sede vuole sia trattata la libertà religiosa. Una posizione portata avanti non solo per interesse personale – dice monsignor Camilleri – ma anche per tutte le altre minoranze, partendo dal presupposto che la libertà religiosa è la cartina di tornasole da cui si comprende come gli altri diritti fondamentali vengano rispettati.  

Una veduta di Nouakchott, la capitale della Mauritania / PD

Santa Sede e Mauritania: si aprono le relazioni diplomatiche

Non sono più quindici le nazioni con le quali la Santa Sede non ha rapporti diplomatici. La Santa Sede ha infatti annunciato oggi che stabilirà un nunzio apostolico in Mauritania, stabilendo così relazioni diplomatiche con la Repubblica islamica del continente africano.  

La Sede delle Nazioni Unite a Ginevra  / AG

Pace e medicine per tutti: gli appelli della Santa Sede negli organismi internazionali

La pace che passa attraverso delle risorse comuni, come l’acqua. Ma anche l’accesso alle medicine per tutti, difeso con forza in sede di trattato internazionale. E il lavoro fatto per la tutela delle minoranze. Gli osservatori della Santa Sede presso le Nazioni Unite di New York e Ginevra, nonché quello presso l’OSCE a Vienna, hanno messo questi temi sul tavolo nelle sessioni che si sono tenute dall’7 al 22 novembre.  

L'arcivescovo Paul Richard Gallagher e il ministro Paolo Gentiloni durante la conferenza stampa alla Farnesina, 24 novembre 2016 / AG / ACI Group

Italia e Santa Sede: uno sguardo comune sullo scacchiere internazionale

L’idea di un piano strategico rivolto all’Africa per regolare i flussi di immigrazione e l’idea di una intera giornata di incontri sulla situazione degli Stati del continente africano. La situazione in Medio Oriente, con la difficile situazione siriana. L’impegno delle minoranze cristiane nella costruzione di una società per il bene comune. Sono i temi dell’incontro tra Santa Sede e Italia, un bilaterale che ha luogo periodicamente, anche se per la prima volta viene raccontato in una conferenza stampa. Italia e Santa Sede, vicine geograficamente e anche sullo scacchiere internazionale.  

Papa Francesco incontra i nunzi apostolici per il loro Giubileo, Città del Vaticano, 17 settembre 2016 / L'Osservatore Romano / ACI Group

L’ultimo Giubileo speciale del Papa? È stato per i funzionari delle sue ambasciate

Papa Francesco ha celebrato con loro a Santa Marta al mattino, e poi ha cenato con loro, lo scorso 18 novembre. E si è trattato di un particolare segno di attenzione verso il lavoro diplomatico della Santa Sede. Perché gli addetti di nunziatura giunti a Roma da ogni parte del mondo per celebrare il loro Giubileo sono un po’ il motore di ogni ambasciata pontificia nel mondo.  

La sede delle Nazioni Unite a Ginevra  / Wikimedia Commons

Pace, rifugiati, traffico di esseri umani: la rete diplomatica della Santa Sede

Da New York a Ginevra, passando per Vienna: l’impegno diplomatico della Santa Sede passa anche attraverso gli interventi degli Osservatori Permanenti presso le organizzazioni internazionali, che in quest’ultimo mese si sono sempre più focalizzati su alcuni temi chiave: le politiche di pace; il traffico di esseri umani; il dramma dei rifugiati con annessa crisi di Aleppo.  

Il Cardinale Parolin si rivolge alla 71esima assemblea generale delle Nazioni Unite  / Holy See Mission UN - Facebook Page

All’ONU, il Cardinale Parolin presenta l’agenda internazionale del Papa

Una disamina della situazione internazionale, la richiesta di centrare tutte le politiche dell’agenda 2030 sulla dignità dell’essere umano, e la consapevolezza che non c’è pace senza sviluppo umano integrale: il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, conclude la sua settimana alle Nazioni Unite delineando l’agenda della Santa Sede e chiedendo con forza l’impegno portato avanti dai governi.  

L'assemblea generale delle Nazioni Unite durante il discorso di Papa Francesco / Alan Holdren / CNA

La Santa Sede aderisce alla Convenzione ONU contro la corruzione

Lotta la corruzione, la Santa Sede aderisce alla Convenzione ONU. Lo scorso 19 settembre, la delegazione della Santa Sede alle Nazioni Unite ha presentato lo strumento di adesione alla convenzione, che risale al 2003.  Allo strumento di adesione, la Santa Sede ha accluso due riserve e tre dichiarazioni interpretative. La Convenzione entrerà in vigore per la Santa Sede e per lo Stato di Città del Vaticano il 19 ottobre.

La sede delle Nazioni Unite a New York / Andrea Gagliarducci / ACI Stampa

Santa Sede all’ONU: “I governi si impegnino a fianco delle comunità religiose”

Come combattere la radicalizzazione della religione? Con un maggiore impegno a fianco delle organizzazioni religiose. Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, nei suoi discorsi alle Nazioni Unite continua a reiterare quella che è diventata una linea decisa della Santa Sede. Ovvero che le religioni sono la soluzione, e non la fonte, del problema del radicalismo.  

Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano / Marco Mancini / ACI Stampa

Giustizia, misericordia, pace per il Brasile. La preghiera del Cardinale Parolin

“Giustizia, concordia assieme a un vero processo della pace”: è questa la preghiera del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, nell’omelia della Messa celebrata la sera del 7 settembre nel Pio Collegio Brasiliano a Roma. L’occasione era il 190esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra la nazione latinoamericana e la Santa Sede.  

MM Acistampa

Parolin, la diplomazia pontificia è contraddizione in senso evangelico

É un appuntamento consueto ormai da anni quello che porta la Libreria editrice vaticana a Pordenone. Per la X edizione de “ La Libreria Editrice Vaticana a Pordenone” che si svolgerà nella città friulana dal 25 al 29 ottobre 2016 quest’anno una anteprima a fine agosto con il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Città del Vaticano.

L'arcivescovo Bernardito Auza, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite / Holy See UN - Facebook Page

Santa Sede: “Gli Stati facciano di più per proteggere i bambini nei conflitti”

La Santa Sede chiama all’appello gli Stati del mondo, con la fortissima richiesta di prendere una posizione e porre fine alla brutalità sui bambini nei conflitti armati, che mai ha raggiunto picchi come quello attuale.  

Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità / Bohumil Petrik / ACI Group

Cardinale Parolin: "Costruire ponti non sia solo uno slogan"

La strada maestra è quella di “costruire ponti”. Ma questo “costruire ponti” non deve “essere solo uno slogan”, deve portare anche “ad una certa operatività”. Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, parla a margine della presentazione del bilancio scientifico e sanitario del Bambino Gesù, che si è tenuto in Vaticano. Il cardinale plaude agli sviluppi dell’ospedale pediatrico del Papa, ne sottolinea l’umanità, e poi con i giornalisti si lascia andare ad una riflessione ad ampio raggio, che va dai temi della Giornata Mondiale della Gioventù in Polonia allo scenario internazionale.  

Il Palazzo di Vetro, sede delle Nazioni Unite a New York  / UN

Situazione in Medio Oriente, la Santa Sede: "Stop alla proliferazione delle armi"

Non c’è solo l’appello a un rinnovato ruolo delle religioni nella pace, diventato uno dei temi centrali della diplomazia della Santa Sede – un intervento simile era stato fatto a Ginevra, nemmeno sette giorni fa. L’Osservatore Permanente della Santa Sede a New York, l’arcivescovo Bernardito Auza, ha ribadito anche l’appello di Papa Francesco nel fermare la proliferazione delle armi e ha puntato il dito sulle armi sempre più sofisticate che vittimizzano le popolazioni.  

L'Amoris Laetitia, l'esortazione apostolica post-sinodale di Papa Francesco / CNA Archive

Come la Santa Sede difende la famiglia a livello internazionale

Santa Sede e famiglia, è tempo di impegno internazionale. L’evento sull’Amoris Laetitia promosso dell’Osservatore della Santa Sede come “side event” del Consiglio per i Diritti Umani ONU riunito nella sua 32esima sessione ha rappresentato un punto fermo. Perché poi, nel corso di quella stessa sessione, gli Stati hanno anche votato una risoluzione che nomina per tre anni un esperto indipendente sui temi della discriminazione del gender. Ma lo stesso Consiglio ha poi anche approvato una risoluzione per la protezione della famiglia, che impegna tutti gli Stati a difendere la famiglia.  

Papa Francesco incontra l'arcivescovo Jurkovic / L'Osservatore Romano / ACI Group

Santa Sede: “Il genio delle donne, un input decisivo per la società”

“La vocazione delle donne ha una vocazione specifica nella società umana”, e per questo le donne “devono essere incoraggiate ad abbracciare l’opportunità di sostenere la dignità della vita venendo coinvolte nell’educazione e nella loro partecipazione alla vita politica e civile”. Lo ha detto l’arcivescovo Ivan Jurkovic ad un dibattito sui diritti delle donne al 32esimo Consiglio dei Diritti Umani, lo scorso 16 giugno.