Ultime Notizie: Diplomazia Pontificia

Monsignore Tomasz Gysa, della Missione Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, legge la dichiarazione della Santa Sede alla 10ma sessione speciale delle Nazioni Unite lo scorso 21 dicembre / Holy See Mission

Diplomazia Pontificia: lo sguardo su Gerusalemme, l’attenzione per i rifugiati

C’è stato anche un intervento della Santa Sede alla sessione speciale delle Nazioni Unite convocata per affrontare la questione di Gerusalemme. E, in quelli stessi giorni, in Myanmar, il Cardinale Charles Maung Bo portava assistenza ai Kachin, una delle tante minoranze perseguitate nella nazione, mettendo così in luce che non c’è solo il problema dei Rohingya, su cui invece i media volevano si focalizzasse il recente viaggio di Papa Francesco.  

Callista Gingrich e Mahmoud Ahmed Samir Samy presentano le loro credenziali a Papa Francesco, Palazzo Apostolico, 22 dicembre 2017  / L'Osservatore Romano / ACI Group

Gli ambasciatori di Stati Uniti e Egitto presentano le loro credenziali

Gli ambasciatori Callista Gingrich e Mahmoud Ahmed Samir Samy hanno presentato oggi le loro credenziali a Papa Francesco, e cominciano così ufficialmente il loro mandato come rappresentanti dei loro Paesi presso la Santa Sede. Saranno così presenti all’incontro di Papa Francesco con il corpo diplomatico il prossimo 8 gennaio.  

Papa Francesco durante il discorso di auguri alla Curia, Sala Clementina, Palazzo Apostolico Vaticano, 21 dicembre 2017  / L'Osservatore Romano / ACI Group

Diplomazia, Chiese particolari, ecumenismo: il Papa spiega il lavoro della Curia ad extra

L’importanza del rapporto con le nazioni, ma anche di quello con i vescovi locali. Il peso dell’ecumenismo, ma anche quello del dialogo interreligioso: nella seconda parte del suo discorso alla Curia per gli auguri natalizi, Papa Francesco torna allo schema classico, spiegando l’importanza del lavoro della Curia. 

La bandiera della Santa Sede nello stadio di Sarajevo durante la visita di Papa Francesco il 6 giugno 2015 / Andreas Dueren / CNA

Diplomazia pontificia, l'agenda del bene comune anche in economia

L’intervento della Santa Sede presso l’Organizzazione Mondiale del Commercio rappresenta un po’ la summa dell’attività diplomatica della Santa Sede: la richiesta che nessuno sia escluso, che non ci siano favoritismi né tra persone né tra nazioni, insieme alla visione concreta sull’uomo, e soprattutto sull’uomo marginalizzato. Una visione che si ritrova in altri pezzi di attività della Santa Sede della settimana: nel rinnovato impegno delle Ong di ispirazione cattolica, in un incontro ecumenico del Dicastero per la Promozione Sviluppo Umano Integrale, in una attività dell’apostolato del mare sul tema dei marittimi.  

Papa Francesco incontra i nuovi ambasciatori, Sala Clementina, 14 dicembre 2017 / L'Osservatore Romano / ACI Group

Il Papa: “Le forze centrifughe che dividono i popoli non sono nelle loro differenze”

Il ruolo fondamentale della diversità nel concerto delle nazioni. La necessità di creare dialogo, perché la diversità “non è di per sé una causa di queste sfide alla coesistenza pacifica”. L’importanza dell’educazione. Papa Francesco riceve sette nuovi ambasciatori non residenti presso la Santa Sede, e delinea con loro le sfide della comunità internazionale e le priorità della diplomazia pontificia.  

Papa Francesco durante l'incontro con alcuni membri del Forum delle Ong di ispirazione cattolica, Auletta Paolo VI, 13 dicembre 2017 / L'Osservatore Romano / ACI Group

Un incontro e un saluto del Papa, per i dieci anni del Forum delle ONG Cattoliche

Papa Francesco ha incontrato 10 di loro nell’Auletta Paolo VI, prima dell’udienza generale, e ha poi dedicato loro un saluto al termine della stessa: il Forum delle Ong di Ispirazione Cattolica compie 10 anni dalla prima Costituzione, e li celebra con un incontro a Roma, cui partecipa anche l’Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, l’arcivescovo Bernardito Auza.  

L'arcivescovo Gallagher incontra il ministro austriaco Sebastian Kurz, presidente di turno dell'OSCE. La XXIV conferenza ministeriale dell'OSCE si è tenuta a Vienna il 7 e l'8 dicembre / Twitter @sebastiankurz

Diplomazia pontificia, ecco perché la Santa Sede crede nel multilaterale

Il dibattito su Gerusalemme avviene proprio nei giorni in cui l’arcivescovo Leopoldo Girelli, nuovo nunzio in Israele, presenta la sue lettere credenziali al governo e comincia i primi passi da “ambasciatore del Papa” nel Paese. Ci sono anche altri temi sul tavolo: le questioni del fine vita e delle migrazioni sono al centro di un incontro dei responsabili legali delle Conferenze Episcopali Europee a Lussemburgo, mentre al Palazzo di Vetro di New York sono proseguiti i colloqui per i due “Global Compact” – accordi globali – sulle migrazioni nel mondo.  

L'arrivo di Papa Francesco in Myanmar, 27 novembre 2017 / Edward Pentin / NCR, ACI Group

Diplomazia pontificia, sguardo all'Asia e questione migranti

Quali le frontiere della diplomazia pontificia in Asia dopo il viaggio di Papa Francesco in Myanmar e Bangladesh? Chiamata a dirimere situazioni complesse, la diplomazia del Papa ha agito da ponte, calibrando i discorsi del Papa alle autorità in modo da creare quella cultura dell’incontro che Papa Francesco predica sempre. Uno sguardo speciale, ovviamente, sulle migrazioni, cui Papa Francesco ha dedicato anche il tema della Giornata Mondiale della Pace. E alle migrazioni è stato dedicato un intervento e un evento della Santa Sede a Ginevra durante quest’ultima settimana.

Papa Francesco incontra il presidente del Bangladesh Habdul Hamid, Palazzo Presidenziale di Dhaka, 30 novembre 2017 / L'Osservatore Romano / ACI Group

Papa Francesco, primi impegni in Bangladesh. Dialogo e armonia come linee guida

Il modello del dialogo e l’armonia, che da sempre sono considerati tratti costitutivi del Bangladesh, è quello che fungerà da cartina di tornasole per il futuro della democrazia nel Paese. Papa Francesco arriva in Bangladesh, seconda tappa del suo viaggio nel Sud Est Asiatico, e nel discorso con le autorità e il corpo diplomatico mette subito in luce il tema fondamentale del suo viaggio.  

L'arcivescovo Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato vaticano, e l'arcivescovo Joseph Marino, nunzio apostolico in Malesia, mostrano la bandiera della Santa Sede all'inaugurazione della nunziatura di Kuala Lumpur / The Star - www.thestar.com.my

Diplomazia pontificia: occhi su Malesia e Romania

La Santa Sede ha una nuova casa in Malesia, e l’arcivescovo Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato, è volato a Kuala Lumpur per inaugurarla: è stata anche una occasione di spiegare il senso della missione diplomatica della Santa Sede. Intanto, la scorsa settimana, l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati, è stato in Romania, per rafforzare ulteriormente le buone relazioni, e magari per programmare un prossimo viaggio di Papa Francesco nella nazione, magari nel 2019, e non nel 2018 come si era inizialmente pensato.  

Il Cardinale Parolin durante una intervista al CTV / CTV

Parolin: il Papa in Myanmar e Bangladesh per favorire la riconciliazione

Il Papa sarà in Myanmar e Bangladesh per “esprimere vicinanza e sostegno” alla comunità cristiana e per “essere una presenza di pace e riconciliazione e solidarietà” nella nella società: lo dice il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, in una intervista al Centro Televisivo Vaticano alla vigilia del viaggio di Papa Francesco.  

La relazione sulla Siria del Cardinale Mario Zenari al Convegno "Disparità Globali in materia di Salute", Aula Nuova del Sinodo, 17 novembre 2017 / Facebook - Pierre-Yves Fux

Diplomazia pontificia, dal conflitto in Siria al pericolo delle armi robot

La diplomazia della Santa Sede opera a più livelli: c’è l’impegno internazionale alle Nazioni Unite e nel multilaterale, che si preoccupa di fare in modo che i trattati e i negoziati abbiano come fine il bene comune, e come focus la dignità dell’essere umano. E poi c’è la diplomazia sul campo, quella fatta dai nunzi in situazioni difficili. Una conferenza in Vaticano, la plenaria di un Pontificio Consiglio e l’impegno della Santa Sede all’ufficio ONU di Ginevra questa settimana sono unite da un particolare filo rosso, tutto da esplorare.  

Un momento della visita ufficiale in Argentina dell'arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, Buenos Aires, 4-7 novembre 2017 / L'Osservatore Romano

Diplomazia Pontificia: lo sguardo all’America Latina, la questione delle migrazioni

Il viaggio in Argentina dell’arcivescovo Paul Richard Gallagher, "ministro degli Esteri vaticano", mostra che tra Argentina e Santa Sede i rapporti sono ottimi, oltre le speculazioni su un viaggio di Papa Francesco nel suo Paese natale che ancora non è arrivato. Nel frattempo, la Santa Sede dà anche un segnale di sollecitudine verso il Venezuela, una crisi che segue sempre con interesse. Il tema dei migranti è stato invece al centro della presenza della Santa Sede al Consiglio d’Europa.  

Il Cardinale Parolin incontra il premier croato Plenkovic durante la visita nella nazione, 31 ottobre 2017 / https://vlada.gov.hr/news/pm-plenkovic-meets-with-vatican-secretary-of-state-parolin/22750

La diplomazia della storia e della pietà popolare. Lo slancio ecumenico

La presenza in Croazia del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, rilancia il tema della possibile canonizzazione del Cardinale Alojzje Stepinac, contestata dal mondo ortodosso, ma anche la questione Medjuorgje. Mentre si guarda con grande attenzione al Patriarca Bartolomeo I, che di Papa Francesco è stato primo partner della pace, e che ha tenuto un importante discorso alla Seconda Conferenza sul pluralismo religioso e culturale e la coesistenza pacifica in Medio Oriente.  

Il Cardinale Parolin parla al convegno (Re)Thinking Europe. Al suo fianco, il Cardinale Reinhard Marx, presidente del COMECE, Aula Nuova del Sinodo, 27 ottobre 2017  / COMECE

Ripensare l’Europa, andare alle frontiere diplomatiche: la settimana della Santa Sede

I quattro principi dell’Evangelii Gaudium come linee guida per ripensare l’Europa a 60 anni della Fondazione: è il suggerimento del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, all’apertura della conferenza (Re)Thinking Europe. Se la questione europea è stata centrale in questa settimana della Santa Sede, da segnalare anche la presenza a Roma, per la giornata delle Nazioni Unite, dell’arcivescovo Ivan Jurkovic, osservatore della Santa Sede presso l’ufficio di Ginevra delle Nazioni Unite.  

L'arcivescovo Bernardito Auza durante l'evento della Santa Sede sulla Colombia, 20 ottobre 2017 / Holy See Mission to United Nations

Coraggio, perdono, riconciliazione: la Santa Sede sul viaggio del Papa in Colombia

Quale è stato l’impatto della visita di Papa Francesco in Colombia? Se lo è chiesto la missione della Santa Sede presso le Nazioni Unite, con un evento al Palazzo di Vetro di New York lo scorso 20 ottobre. Ma l’impegno per la pace si concretizza anche in altri ambiti: la promozione del disarmo integrale, la questione dello spazio, e la gestione della crisi dei rifugiati in Europa.

Le bandiere dei membri di fronte il Palazzo di Vetro di New York, sede delle Nazioni Unite / Wikimedia Commons

La Santa Sede, un mediatore internazionale

Spicca la celebrazione dei 75 anni delle relazioni diplomatiche tra Giappone e Santa Sede nella settimana della diplomazia pontificia, che conta anche diversi interventi all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York e un intervento sul tema dell’immigrazione al tema di Ginevra. Sono eventi che danno il senso del lavoro portato avanti dagli “ambasciatori del Papa”, che avrà un riscontro visibile nella seconda visita di Papa Francesco alla FAO di Roma.  

L'esterno della nunziatura di Minsk / Andrea Gagliarducci / ACI Stampa

Inaugurata la “casa della Santa Sede” a Minsk

Una “casa” per la Santa Sede, con gli arredi sacri in pietra rossa a simboleggiare i sacrifici del popolo locale e il sangue di Cristo, posta nel cuore della città, ma allo stesso tempo in una zona residenziale e silenziosa: si presenta così la nunziatura della Santa Sede a Minsk, inaugurata il 4 ottobre dall’arcivescovo Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato.  

L'arcivescovo Paul Richard Gallagher, ministro degli Esteri della Santa Sede, durante la sua conferenza alla Fordham University / Holy See Mission

Diplomazia pontificia, “La persona umana è più grande della nazione”

Il quinto principio dell’Evangelii Gaudium non è scritto nell’esortazione apostolica di Papa Francesco, che funge un po’ da linea guida del Pontificato. È piuttosto declinato in diplomazia pontificia, con una formulazione resa così dall’arcivescovo Paul Richard Gallagher, “ministro degli Esteri vaticano”: “La persona umana è più grande della nazione”.  

L'arcivescovo Gallagher, a nome della Santa Sede, firma la ratifica del Trattato ONU sulle Armi Nucleari, Palazzo Nazioni Unite / Holy See Mission

Santa Sede all’ONU, una diplomazia “pastorale e spirituale”

Una diplomazia “pastorale e spirituale”: è questa la vocazione dei diplomatici della Santa Sede, sottolineata dall’arcivescovo Paul Richard Gallagher, “ministro degli Esteri” vaticano, che ha trascorso l’intera scorsa settimana a New York per la 72esima sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.