Guerra in Ucraina, proseguono gli sforzi di Papa Francesco. Dopo aver fatto visita all’ambasciata della Federazione Russa presso la Santa Sede nella mattinata, Papa Francesco ha telefonato a Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore della Chiesa Greco Cattolica Ucraina. Ne dà notizia il segretariato a Roma dell’arcivescovo maggiore.
Papa Francesco è stato nell’ambasciata russa presso la Santa Sede, forse per aprire un canale di dialogo. Lo conferma la Sala Stampa della Santa Sede, sottolineando che la visita è avvenuta, evidentemente per manifestare la sua preoccupazione per la guerra. Si è trattenuto poco più dì mezz’ora.
“Con profondo e sentito dolore condivido la sofferenza delle persone causata dagli eventi che si susseguono. Come Patriarca di tutta la Russia e Primate della Chiesa, il cui gregge è in Russia, Ucraina e altri Paesi, sono profondamente vicino con tutti coloro che sono stati toccati da questa tragedia. Invito tutte le parti in conflitto a fare tutto il possibile per evitare vittime civili”. A scrivere questo messaggio è il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill rivolgendosi a tutti i fedeli della Chiesa ortodossa russa. Sono davvero tanti i messaggi che giungono, le richieste, gli appelli, le veglie di preghiera che il mondo intero sta organizzando per la pace in Ucraina.
La guerra in Ucraina non è iniziata ora. L'aggressione militare russa contro questo paese è in corso dal 2014, dall'occupazione della Crimea e dall'inizio dell'invasione del Donbass. Il conflitto colpisce non solo l'Europa orientale, ma riguarda anche praticamente tutti gli abitanti dell'Occidente ampiamente inteso. "Anche per noi la difesa della libertà avrà un costo", ha affermato direttamente il presidente degli Stati Uniti Joe Biden.
Appello per la pace in Ucraina dai Vescovi del Mediterraneo, riuniti a Firenze per l’incontro “Mediterraneo frontiera di pace”.
“Continuando la nostra preghiera per la pace, faccio appello ai miei compatrioti affinché abbiano un cuore aperto e ospitale per i rifugiati dall’Ucraina che vorranno venire in Polonia a trovare rifugio dalla guerra” Lo scrive l’Arcivescovo Stanisław Gądecki, Presidente della Conferenza Episcopale Polacca nell’Appello per i rifugiati dell’Ucraina.
"Quanto sta accadendo al confine tra Ucraina e Russia preoccupa il mondo intero. Il rischio concreto di una guerra – o anche solo l’ipotesi che si possa scatenare un conflitto – turba gli animi, scuote le coscienze, aggiunge preoccupazioni alle tante che l’umanità sta già vivendo per la pandemia e per le altre “pandemie” che attraversano il pianeta: povertà, malattie, mancanza di istruzione, conflitti locali e regionali… È responsabilità di tutti, a cominciare dalle sedi politiche nazionali e internazionali, non solo scongiurare il ricorso alle armi, ma anche evitare ogni discorso di odio, ogni riferimento alla violenza, ogni forma di nazionalismo che porti al conflitto".
“Seguo con viva preoccupazione gli avvenimenti in alcune aree dell’Ucraina orientale, dove negli ultimi mesi si sono moltiplicate le violazioni del cessate-il-fuoco, e osservo con grande inquietudine l’incremento delle attività militari.
Una giornata non solo di preghiera ma di fattiva carità. Il prossimo 24 aprile il Papa ha deciso che si faccia in tutte le chiese d’ Europa una colletta per sostenere le popolazioni dell’ Ucraina.Lo ha annunciato prima della recita del Regina coeli al termine della messa in Piazza San Pietro.
Il Papa ha ricevuto questa mattina nel Palazzo Apostolico Vaticano il Presidente dell'Ucraina Petro Poroshenko.
Una Gmg itinerante, con gli eventi sparsi in varie città. Non solo Cracovia, ma anche magari Leopoli in Ucraina e qualche città in Bielorussia. Così l’aveva pensata Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore della Chiesa greco-cattolica in Ucraina, insieme ai suoi amici polacchi, già nel 2011. Ora che i venti di guerra nell’Europa orientale non accennano a diminuire, rilancia la proposta parlando con ACI Stampa. Perché la pace può partire solo dal basso.