Le parrocchie cattoliche di rito romano e bizantino in Polonia hanno raccolto e fornito ai rifugiati dall'Ucraina che soggiornano in Polonia aiuti finanziari e materiali per un valore di almeno 209 milioni di złoty, gli ordini religiosi maschili 29 milioni di złoty, le congregazioni femminili 4,3 milioni. Il valore del sostegno fornito attraverso Caritas Polska e le Caritas diocesane è di 241,3 milioni di złoty – secondo i dati presentati mercoledì dall'Istituto di Statistica della Chiesa Cattolica e da Caritas Polska.
È arrivato puntuale un Messaggio del Papa ai partecipanti al Pellegrinaggio interreligioso di solidarietà con il popolo ucraino organizzato dal The Elijah Interfaith Institute.
Terzo viaggio del Cardinale Elemosiniere Konrad Krajewski a Kiev con un dono del Papa. Partenza domani 10 aprile, Domenica delle Palme, arrivo previsto il Giovedì Santo.
“È importante per ogni fascia di età, specialmente per i giovani, non fermarsi di fronte agli ostacoli della vita, ma superare le difficoltà con la tenacia, la fiducia in Dio e in sé stessi e nell’aiuto degli altri”. Papa Francesco lo ha detto ai Papa Francesco, i valori dello sport servono anche a contrastare la voglia di guerra, ricevuti in occasione del 150° di fondazione.
Sin dalla crisi della Crimea, e poi con le situazioni del Donbass e Luhansk la Santa Sede ha fatto presente alla Russia la necessità di una soluzione negoziata, un tema che è stato presente in tutti i colloqui. Né la Santa Sede ha mai mancato di prendere una posizione netta, senza per questo subire contraccolpi diplomatici.
“Le donne e gli uomini, i giovani e bambini della nostra gente, che hanno visto morire i loro cari, e hanno dovuto lasciare angosciati le loro case distrutte dal terremoto,
"Le recenti notizie sulla guerra in Ucraina anzichè portare sollievo e speranza attestano nuove atrocità, come il massacro di Bucha, crudeltà sempre più orrende compiute anche contro civili, donne e bambini inermi. Sono vittime il cui sangue innocente grida fino al cielo e implora, si metta fine a questa guerra, si facciano tacere le armi, si smetta di seminare morte e distruzione, preghiamo insieme su questo...".
Tra tutte le organizzazioni caritative di ispirazione cristiana presenti in Germania, l’inizio della guerra in Ucraina, lo scorso 24 febbraio 2022 e l’emergenza umanitaria che ne è conseguita, hanno sollecitato in modo particolare l’intervento di Renovabis, che da quasi trent’anni fa dell’aiuto nell’Europa dell’Est, statutariamente, la sua missione.
E’ terminato il viaggio del Papa a Malta e come di consueto sul volo che lo riportava in Italia, Francesco ha incontrato i giornalisti per la consueta conferenza stampa.
È un viaggio caratterizzato dal tema dell’accoglienza dei migranti, quello che Papa Francesco ha iniziato nell’isola di Malta questa mattina: lo sottolinea anche il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, in una intervista con Vatican News.
“Pronto ad andare ovunque con il Papa per operare per la pace in Ucraina”. Sono queste le parole di don Daniel Antúnez, presidente di Missioni Don Bosco. Rientrato da pochi giorni in Italia dopo un viaggio che l’ha portato a incontrare i confratelli salesiani di Slovacchia, Polonia e Ucraina (a L’viv), si sta occupando dell’accoglienza a Valdocco di un gruppo di 39 profughi che gli sono stati affidati.
Chernihiv, nel cuore della Rus’, è praicamente rasa al suolo; Mariupol è una città martire; Kharkiv è una città fantasma; Slavutych, vicino Chernobyl, è accerchiata. Uno dopo l’altro, l’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, nomina gli scenari di guerra, noti e meno noti. E per tutti c’è una parola di speranza, che è poi la parola della Chiesa. Perché è la Chiesa che opera in questi scenari quasi disperati, in una guerra che dura ormai da più di un mese e che non solo ha messo in ginocchio l’economia del Paese, ma lo ha praticamente svuotato.
Papa Francesco ha ricevuto stamane nel Palazzo Apostolico l’Arcivescovo di Poznan Stanisław Gądecki, Presidente della Conferenza Episcopale Polacca. L’incontro è durato 45 minuti.
Dopo aver incontrato stamane Papa Francesco con cui – secondo quanto riferisce su Twitter la Conferenza Episcopale Polacca – ha parlato tra l’altro dell’impegno della Chiesa per l’accoglienza e l’assistenza dei profughi in fuga dall’Ucraina, domani l’Arcivescovo di Poznan Stanisław Gądecki, Presidente dei Vescovi polacchi, incontrerà il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I attualmente in visita in Polonia.
Da Mariupol, la città di Maria, a Lviv, Leopoli, la città senza confini dalla forte identità religiosa, l’attacco russo all’Ucraina si configura anche come un attacco ai luoghi religiosi. E ad essere danneggiate sono soprattutto chiese ortodosse, ma anche chiese cattoliche, sinagoghe, moschee. Addirittura, si era temuto per la cattedrale di Santa Sofia Kiev.
Al centro dell'Angelus odierno il Vangelo del giorno: la parabola del figlio prodigo. Ma anche l'appello del Papa, l'ennesimo di questi giorni, per dire basta alla guerra in Ucraina. "E' passato più di un mese dall'inizio dell'invasione dell'Ucriana, inizio della guerra crudele e insensata che rappresenta una sconfitta per tutti, c'è bisogno di ripudiare la guerra, luogo di morte dove gli uomini uccidono i loro fratelli, dove i potenti decidono e i poveri muoiono", dice forte il Pontefice.
Dopo l’appello inviato al patriarca di Mosca Kirill perché si adoperi per la pace, la Commissione delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea (COMECE) riceve una risposta che non dà seguito alla richiesta di un impegno per la pace, ma certifica il divario tra Est ed Ovest.
L’elemosiniere pontificio il cardinale Konrad Krajewski è in viaggio per Leopoli, in Ucraina, con “un’ambulanza - come ha riferito il direttore della Sala Stampa vaticana Matteo Bruni - donata e benedetta da Papa Francesco nei giorni scorsi”.
La campana "Voce dei Non Nati", benedetta da Papa Francesco, è giunta a Leopoli, in Ucraina. Ci ricorda che ognuno ha il diritto di nascere e di vivere. È anche una voce di avvertimento – ha affermato don Tomasz Kancelarczyk, della Fondazione Małych Stópek, che ha portato la campana per l'Ucraina.
"Oggi ho parlato con Sua Santità Papa Francesco e lui ha detto parole molte importanti. Capisco che voi desiderate la pace, capisco che dovete difendervi, i militari difendono, le persone civili difendono la propria patria, ognuno la difende. E io ho risposto: il nostro popolo è diventato l'esercito, quando ha visto che male porta con sé il nemico". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenendo in videoconferenza al Parlamento italiano riunito in seduta comune e annunciando in precedenza la telefonata con il Papa sul proprio account ufficiale Twitter.