Oggi pomeriggio il Papa si è recato all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù per visitare il reparto dove si trovano i bambini ricoverati arrivati dall’Ucraina in questi ultimi giorni. Ne ha dato comunicazione Matteo Bruni, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede.
"Questo vostro incontro affronta in prospettiva educativa il tema della democrazia. Un tema molto attuale, e anche molto dibattuto. Ma non è certo frequente che esso venga affrontato dal punto di vista dell’educazione. E invece questa impostazione, che appartiene in modo speciale alla tradizione della Chiesa, è l’unica in grado di dare risultati di lungo periodo". Il Papa accoglie con queste parole i Partecipanti al Congresso Internazionale "Educare alla democrazia in un mondo frammentato", promosso dalla Fondazione Pontificia Gravissimum Educationis, in corso presso l’Università LUMSA di Roma dal 17 al 19 marzo 2022.
Siamo qui per implorare la pace per l’Ucraina, ognuno di noi è chiamato a diventare artigiano di pace. Lo ha detto il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, nella Messa per la pace in Ucraina celebrata in San Pietro alla presenza del Corpo Diplomatico presso la Santa Sede.
Oggi Papa Francesco e il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia Kirill hanno auto un colloquio in videoconferenza. La notizia è stata diffusa dal Patriarcato moscovita attraverso una nota ufficiale.
"Cari fratelli e sorelle, nel dolore di questa guerra facciamo una preghiera tutti insieme, chiedo Signore il perdono! Pregheremo una preghiera che ha scritto un vescovo italiano". Così Papa Francesco conclude l'Udienza Generale odierna, con una preghiera scritta dall'arcivescovo di Napoli, Monsignor Mimmo Battaglia e inviata a tutti i fedeli della diocesi.
C’è una lettera del sindaco di Kiev, Vitaly Klitschko, che invita direttamente Papa Francesco a visitare la capitale ucraina al centro di bombardamenti. E c’è una risposta del Papa, informale, arrivata da parte della Sala Stampa della Santa Sede, che ribadisce la preoccupazione del Papa per la situazione in Ucraina, ma lascia intendere che per ora non c’è una visita da fare.
Arriverà a Cracovia, e da lì sarà portata a Lviv (Leopoli) una delle repliche della statua della Madonna di Fatima che partirà direttamente dal santuario del Portogallo. La peregrinazione della statua è stata chiesta dall’arcivescovo greco-cattolico di Lviv Ihor Wozniak.
"Nei prossimi giorni il Cardinal Czerny partirà nuovamente alla volta dell’Ucraina, su richiesta di Papa Francesco, per manifestare la vicinanza del Santo Padre a quanti vivono con dolore le conseguenze della guerra in corso. Il Cardinale arriverà in Slovacchia mercoledì 16 marzo e si recherà sul confine ucraino nei giorni successivi. Papa Francesco segue con la preghiera questa missione, come quelle dei giorni scorsi, e, tramite Sua Eminenza, desidera rendersi prossimo a coloro che fuggono dai combattimenti e soffrono per la violenza di altri uomini".
Il Cardinale Parolin ha dettato la linea diplomatica della Santa Sede sulla questione ucraina in dichiarazioni che ha reso a margine di un evento di associazionismo cattolico. Il Cardinale ha lasciato intendere che potrebbe essere più lontano un incontro tra Papa Francesco e il Patriarca di Mosca Kirill, ha commentato la sua telefonata con il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov dicendo che non ha ricevuto da questi garanzie, ha ribadito la speranza nel dialogo.
Proseguono senza sosta le mobilitazioni e le catene di solidarietà per i rifugiati ucraini: da nord a sud la Chiesa italiana è in prima linea per accogliere i rifugiati e garantire il massimo sostegno alla popolazione civile che non può fuggire dai bombardamenti.
“I tanti frutti solidali che fioriscono nelle nostre comunità sono preziose occasioni di animazione alla pace ma anche gesti concreti di sostegno e vicinanza, che ci impegniamo a finalizzare al meglio”. Sono le parole di Don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana, che ha annunciato la messa a disposizione di altri 100mila euro da destinare agli interventi delle Caritas nelle zone di guerra in Ucraina.
Ogni parrocchia dell'arcidiocesi di Cracovia aiuta l'Ucraina e i suoi abitanti. Sono diverse migliaia i profughi ospitati nei conventi, nelle case per i pellegrini e negli edifici parrocchiali. Mons. Marek Jędraszewski, arcivescovo di Cracovia, ha accolto gli ucraini in fuga dalla guerra al Palazzo Arcivescovile.
Non è ancora arrivata la guerra a Leopoli, Lviv in Ucraino, città nella parte occidentale dell’Ucraina, quasi più polacca che realmente ucraina. Eppure, gli abitanti hanno paura che i russi non si fermeranno ad una eventuale conquista di Kiev ed Odessa, andranno avanti, fino a bombardare anche quella parte di territorio che fino ad ora è stata un rifugio sicuro. E così, si sono messi in moto per preservare le loro opere d’arte. A cominciare da una statua di legno, quella del Cristo Salvatore, che era collocata nella cattedrale armena di Leopoli.
Continua la gara di solidarietà per sostenere le persone in fuga dall'Ucraina. Sono davvero tante le associazioni, le ong, le istituzioni, le parrocchie che stanno cercando in tutte le modalità di aiutare i profughi ucraini stremati da quasi 14 giorni di guerra. Nel frattempo, per quanto riguarda la Missione Santa Sede in Ucraina, il cardinale Konrad Krajewski ha incontrato l'Arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk. Presente anche il Metropolita di Lviv Mieczyslav Mokszycki. I tre hanno anche avuto una conversazione telefonica con Papa Francesco.
Con una scelta insolita, che dimostra la volontà della Santa Sede di non lasciare tutto alla narrativa russa, la Sala Stampa vaticana ha confermato che c'è stata una telefonata tra il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, e il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov.
Sarà con un pensiero speciale per le donne ucraine che oggi il Loggiato dell’Istituto degli Innocenti, insieme ad altri luoghi storici di Firenze, si tingerà di giallo nella Giornata Internazionale della Donna. Ed è anche con un pensiero rivolto alle donne ucraine che le ACLI hanno lanciato lo slogan “In bilico, sì… a terra mai”. Le iniziative per la Giornata Internazionale della Donna si tingono non solo di giallo, ma di giallo e blu, i colori della bandiera ucraina.
La Santa Sede "si è messa a servizio per il raggiungimento della pace in Ucraina". Con un gesto straordinario, Papa Francesco ha annunciato all'Angelus in Piazza San Pietro, domenica 6 marzo, "di aver inviato due Cardinali come espressione della solidarietà della Chiesa verso il popolo ucraino sofferente": questi sono il Cardinale Konrad Krajewski, l’Elemosiniere, e il Cardinale Michael Czerny, Prefetto ad interim del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
"Vorrei condividere con voi il dolore della nostra Arcieparchia di Kyiv che ieri è stata profondamente ferita dai bombardamenti delle città pacifiche e della popolazione civile: Ovruch, Korosten’, la regione di Zhytomyr, Bila Tserkva. Oggi l’Ucraina sta diventando il campo di battaglia dove, in primo luogo, si combatte contro la popolazione civile. Ieri abbiamo visto le vere e proprie fucilazioni delle donne e dei bambini che cercavano di uscire da questo calderone dell’assedio. Ieri, nonostante diversi tentativi, non sono stati garantiti i corridoi verdi, corridoi umanitari per poter salvare la popolazione civile della città di Mariupil che di fatto è completamente assediata e cui popolazione conta 400.000 persone".
Si era rivolto agli sfollati, che sono ormai più di un milione, e in molti stanno attraversando il confine, scappando da una guerra che è caduta sulla loro testa. Ora, l’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, padre e capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, mette in luce di un dramma ecologico umanitario.
Il vescovo di Padova, monsignor Claudio Cipolla, ha risposto a un appello di aiuto dell’associazione “Lisolachenoncè Teolo ODV”, che sta cercando di far arrivare in Italia, e più precisamente a Padova, una sessantina di bambini e ragazzi provenienti da un orfanatrofio ucraino.