Oggi 21 dicembre il Papa ha ricevuto le famiglie di quattro ragazzi israeliane vittime di Hamas, accompagnati dall'Ambasciatore di Israele presso la Santa Sede.
Le ricerche archeologiche più interessanti a volte nascono in contesti inattesi.
È una situazione difficile, quella della Terrasanta, colpita dal COVID e messa in ginocchio anche dall’assenza di pellegrini internazionali. E i vescovi del Coordinamento Terrasanta, il gruppo di vescovi europei, nord-americani e sud-africani che dagli anni Novanta si reca periodicamente in Terrasanta, per visitare le comunità cristiane, lo sottolinea nel messaggio finale della riunione di quest’anno. Una riunione che, per la prima volta, si deve tenere da remoto e non sui luoghi di Gesù.
L’impegno della Chiesa cattolica in tempo di pandemia è ampio e anche la comunità cattolica di Terra Santa grazie anche ai frati della Custodia è stata in prima linea.
Da ieri pomeriggio anche la Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme ha chiuso i battenti. Con i pellegrinaggi azzerati le autorità civili hanno deciso per questa misura eccezionale.
“La Santa Sede ribadisce la sua posizione in merito alla soluzione di due Stati per due popoli, come unica via per arrivare ad una soluzione definitiva dell’annoso conflitto”. E’ quanto afferma un comunicato della Santa Sede pubblicato stamane in seguito “a recenti decisioni che rischiano di minare ulteriormente il processo di pace israelo-palestinese”.
“Sono rimasto inorridito dall'apprendere la profanazione di ieri del cimitero del monastero di Beit Jamal. Condanno fermamente e inequivocabilmente questo atto di odio contro la comunità cristiana”.
Il Custode di Terra Santa Padre Francesco Patton in questi giorni è a Roma per partecipare ai lavori della ROACO, la Riunione delle Opere per l’Aiuto alle Chiese Orientali, che quest’anno celebra il 50/mo anniversario della sua fondazione. ACI Stampa ha raggiunto il religioso francescano per un colloquio a tutto campo.
Theophilos III, patriarca greco ortodosso di Gerusalemme, Nurhan Manougian, patriarca armeno apostolico di Gerusalemme, e padre Francesco Patton, custode di Terra Santa, hanno inviato una lettera al premier Benjamin Netanyahu definendo il disegno di legge israeliano che mira alla confisca di proprietà ecclesiastiche in Israele come “Un attacco sistematico e senza precedenti contro i cristiani di Terra Santa”, capace di violare “i diritti più elementari” e minare “il delicato tessuto di relazioni” costruito lungo decenni tra le comunità cristiane locali e lo Stato ebraico.
Una parrocchia personale per migranti e rifugiati in Israele, per curare “sotto tutti gli aspetti pastorali, sacramentali e formativi i rifugiati e i migranti che si trovano nel territorio di Israele”. E l’elevazione a Vicariato episcopale del coordinamento per la pastorale dei Migranti e dei Rifugiati per affrontare le nuove sfide dovute anche alle recenti decisioni di Israele. Sono questi i due provvedimenti annunciati dall’arcivescovo Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico del Patriarcato Latino di Gerusalemme, in una lettera del 23 marzo diffusa il 4 aprile sul sito ufficiale del Patriacato.
Anche oggi nuova nomina del Papa di un suo rappresentante diplomatico, Francesco ha scelto come Nunzio Apostolico in Israele e Delegato Apostolico in Gerusalemme e Palestina Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Leopoldo Girelli, Nunzio Apostolico presso l’Associazione delle Nazioni del Sud-est Asiatico (ASEAN) e Rappresentante Pontificio non‑residente per il Vietnam.
A padre Dubois “uomo del dialogo” tra cristiani ed ebrei è dedicata una delle novità delle Edizioni Terra Santa di giugno. “Israele, la spiritualità del giudaismo” sarà disponibile nelle librerie giovedì 15 giugno, nell'esatta ricorrenza della scomparsa, avvenuta dieci anni fa, di padre Marcel-Jacques Dubois, teologo domenicano riconosciuto cittadino israeliano e vincitore del prestigioso Israel Prize nel 1996.
Ai funerali di Shimon Peres, ex Presidente di Israele e Premio Nobel per la pace nel 1994, che si terranno venerdì a Gerusalemme, parteciperanno come delegazione dello Stato Vaticano, in rappresentanza di Papa Francesco, l'Arcivescovo Antonio Franco, insieme all'Arcivescovo Giuseppe Lazzarotto, attuale Nunzio e delegato Apostolico in Israele e monsignor Matteo De Mori, Cancelliere.
Tre giovani israeliani sono stati incriminati dalla magistratura israeliana con l’accusa di aver imbrattato con scritte anticristiane e blasfeme le pareti della Basilica della Dormizione, a Gerusalemme.
“Sono state affrontate anche alcune questioni riguardanti i rapporti tra lo Stato d’Israele e la Santa Sede e tra le Autorità statali e le comunità cattoliche locali, auspicando una pronta conclusione dell’Accordo bilaterale in corso di elaborazione e una soluzione adeguata di alcune questioni di comune interesse tra cui quella riguardante la situazione delle scuole cristiane nel Paese.” Un passaggio del comunicato ufficiale della Sala Stampa della Santa Sede sull’incontro tra il Papa e il Presidente di Israele in Vaticano ricorda il tema più caldo in questo momento nell’ agenda di Tel Aviv: le scuole cattoliche.
Con la visita in Vaticano di Reuven Rivlin, presidente israeliano il prossimo 3 settembre riprende per il Papa la attività pubblica. Sarà un incontro importante quello tra il Papa e il presidente che vede in agenda diversi temi. Papa Francesco aveva stretto un rapporto particolare con il presidente Peres, aveva piantato con lui un olivo e pregato per la pace in Vaticano insieme al presidente palestinese. Ma Peres era a fine mandato.
I servizi di sicurezza e le forze di polizia di Israele hanno arrestato tre persone sospettate di aver partecipato il mese scorso al rogo che ha danneggiato la Chiesa della Moltiplicazione dei pani e dei pesci a Tabgha, sulle rive del lago di Tiberiade, in Galilea.
“Lo sviluppo dei popoli e la pace si alimentano soprattutto grazie al dialogo, all’abbattimento delle barriere e alla costruzione di ponti di amicizia”. Ne sono convinti gli organizzatori della Conferenza “Dialogo Italia-Israele: lo sviluppo è il nuovo nome della pace”, che ha l’obiettivo di “illustrare i frutti e i progetti del percorso di collaborazione tra l’Università Europea di Roma, ateneo di ispirazione cristiana, e l’Università Ebraica di Gerusalemme”.
Palestina e Cuba. Sono gli argomenti affrontati in una intervista concessa all'emittente TV2000 dal Cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin.