“Un uomo, un Papa, un Santo’ è il titolo della serie di 12 episodi incentrati su specifici aspetti della vita e del Pontificato di Montini che a partire dal 4 ottobre sarà on line ogni giorno su Vatican News e sulle piattaforme social dello stesso portale.
Si era già arrivati al 1974, la quarta assemblea sinodale, la terza ordinaria e Papa Paolo VI che il Sinodo l’aveva reso realtà dopo il Concilio Vaticano II, invitò i circa duecento padri sinodali a pranzo.
Il 50° anniversario della morte di Padre Pio, l’Anno Europeo del Patrimonio culturale, la Canonizzazione di Papa Paolo VI e il 40° anniversario della morte di Papa Giovanni Paolo I, oltre alle opere di due grandi pittori veneziani, Tintoretto e Canaletto: sono questi i cinque nuovi francobolli del Vaticano, presentati oggi e realizzati dall’Ufficio Filatelico e Numismatico della Santa Sede.
Nella mattina del 6 agosto, festa della Trasfigurazione del Signore e quarantesimo anniversario della morte di Paolo VI, Papa Francesco è sceso nelle Grotte vaticane per raccogliersi in preghiera silenziosa davanti alla tomba del suo predecessore.
“Gesù è venuto a portarci qualcosa di più, ad aprire la nostra esistenza a un orizzonte più ampio rispetto alle preoccupazioni quotidiane”. Papa Francesco lo ha detto commentando il passo del Vangelo domenicale prima di recitare la preghiera dell’Angelus a mezzogiorno.
La diocesi di Brescia si prepara al grande evento della canonizzazione di papa Paolo VI in ottobre. Un evento che per la chiesa bresciana sarà motivo di “grande gioia e festa. Sarà – dice il vescovo mons. Pierantonio Tremolada - l’inizio di un’esperienza nuova nella conoscenza sempre più profonda del Papa bresciano”.
Saranno una decina i giovani artisti che a Napoli a settembre proveranno a rappresentare Nunzio Sulprizio, il giovane abruzzese adottato dalla città di Napoli che oggi il Papa ha dichiarato santo.
Quello che segue è un racconto della memoria. Il ricordo di una testimone della elezione e della incoronazione di Paolo VI che ad ottobre sarà santo. Una foto di un'epoca che condividamo con voi.
Sarà canonizzato tra poche settimane da Papa Francesco, ed oggi ricorre il 55/mo anniversario della sua elezione a Romano Pontefice. Parliamo di Paolo VI. Era infatti il 21 giugno 1963 quando i cardinali chiusi in conclave eleggevano a successore di Giovanni XXIII il Cardinale Giovanni Battista Montini, Arcivescovo di Milano.
La tradizione di consacrare il mese di giugno al culto del Sacro Cuore nacque nel 1833 a Parigi nel Convento degli Uccelli dal quale si propagò poi in tutta la Francia ed a partire da papa Pio IX molti papi approvarono questa memoria.
Paolo VI e l’arcivescovo Oscar Romero, insieme agli altri quattro santi della carità, saranno canonizzati il 14 ottobre 2018, durante il Sinodo dei vescovi.
Certamente questo sarà l’anno della santità di Papa Montini. La diocesi di Brescia, che ha dato le origini al Papa presto santo, si prepara a festeggiare il grande evento. Le voci della sua santità, che si rincorrono da mesi, hanno fatto sì che il 2018 fosse l’anno del Papa bresciano e il settimanale diocesano “La voce del Popolo” ha dato il via a lunghe rubriche e approfondimenti sulla vita di Montini. Domani il Papa, durante il Concistoro Ordinario Pubblico, finalmente comunicherà la data di canonizzazione di Paolo VI.
“Ho letto con stupore queste lettere di Paolo VI, che mi sembrano una umile e profetica testimonianza di amore a Cristo e alla sua Chiesa; e una ulteriore prova della santità di questo grande Papa”.
Si terrà il prossimo 19 maggio alle ore 10 un Concistoro Ordinario Pubblico in Vaticano per le cause di canonizzazione, durante il quale Papa Francesco comunicherà la data in cui saranno proclamati santi, tra gli altri, Papa Paolo VI e l’arcivescovo di El Salvador, Oscar Arnulfo Romero.
Papa Francesco incontra i giovani della Diocesi di Brescia in Aula Paolo VI. Sono oltre tremila i ragazzi che hanno voluto dare il loro saluto gioioso al Papa con canti e applausi. “Io vi domando- esordisce il Papa ai giovani - voi, siete disposti ad ascoltare Gesù e a cambiare qualcosa di voi stessi? Se siete qui, io penso che sia così, ma non posso e non voglio darlo per scontato”.
Le omelie e i discorsi di Paolo VI erano scritti a mano con la sua grafia minuta, frutto di uno studio incessante che non si fermava mai. E che Paolo VI leggesse veramente i libri che si faceva procurare è stato provato in maniera inoppugnabile dal Cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato emerito. Che si procurò il manoscritto per vedere se davvero il Papa aveva letto i libri su una catechesi che aveva chiesto a un confratello salesiano di procurargli. C’erano.
Di un Papa contemporaneo come Paolo VI pensi di sapere tutto. Invece piano piano, si scoprono manoscritti e appunti e cronache che ne definiscono in modo inatteso la personalità.
Possono i miracoli avvenuti per intercessione di un santo rappresentare la vita del santo? Sì, e Paolo VI lo prova. Perché sia l’intercessione per il miracolo che ha portato alla sua beatificazione, sia quella della canonizzazione sono avvenuti su feti di cinque mesi. Tanto che padre Antonio Marrazzo, postulatore della causa di canonizzazione, sottolinea che Paolo VI "potrebbe essere invocato come il protettore della vita nascente".
“Una luce che brilla sulla vetta del monte”. Con questo video che ricorda la figura di Papa Paolo VI si apre la pagina internet della diocesi di Brescia con l’informazione, ormai nota, della promulgazione del decreto con il quale si sancisce il miracolo attribuito all'intercessione di papa Montini. Una “canonizzazione sempre più vicina” scrive la diocesi che si prepara a questo evento con una serie di iniziative.
Davvero il Cardinale Karol Wojtyla ha chiesto a Paolo VI di pubblicare una istruzione per ribadire l’infallibilità dell’insegnamento dell’enciclica Humanae Vitae? È questa l’interpretazione che è stata data della lettera dell’allora arcivescovo di Cracovia a Paolo VI, pubblicata nel libro “Karol Wojtyla e Humanae Vitae”, di Pawel Galuska. Ma è una interpretazione fallace. O, per meglio dire, di una “fake news”.