Come il cammino stazionale si apre a san Giovanni in Laterano, così quasi si chiude. Oggi la stazione è di nuovo nella cattedrale di Roma, nel Sabato in Albis (deposizione della "veste bianca" nella grande veglia simile a quella pasquale), o come oggi viene celebrata la vigilia della domenica della Misericordia. A San Giovanni i Pontefici, vescovi di Roma, abitarono fino al periodo avignonese, cioè fino al 1304.
Il Sabato Santo la stazione quaresimale ritorna dopo solo due giorni alla cattedrale di S. Giovanni in Laterano. Come tutte le basiliche importanti di Roma, anche quella di S. Giovanni in Laterano è spesso stata trasformata in vista degli Anni Santi. L’interno che oggi accoglie il visitatore è quello realizzato da Francesco Borromini per l’Anno Santo del 1650. L’antica basilica costruita dall’imperatore Costantino nel IV secolo non si vede più, anche se alcuni tratti dei suoi muri si nascondono dentro l’involucro barocco.
La cattedrale di Roma è di nuovo stazione quaresimale il Giovedì Santo, il giorno quando ogni vescovo celebra nella sua cattedrale la Messa Crismale con i suoi preti la mattina, e la Messa in Coena Domini la sera. Tradizionalmente il Papa celebra la Messa Crismale a San Pietro in Vaticano, mentre l’ultima volta che un Papa ha celebrato la Messa in Coena Domini al Laterano era con Benedetto XVI il 5 aprile del 2012, dato che Papa Francesco ha poi scelto di celebrare quella messa altrove.
Un tempo la Quaresima iniziava dalla basilica di San Giovanni, la cattedrale di Roma. Ora il pellegrinaggio stazionale torna più volte nella chiesa.
La basilica di S. Giovanni in Laterano, la cattedrale di Roma, è la "Stazione", che originariamente dava inizio alla Quaresima, "in capite jeiunii". Non aveva processione, perché era già la residenza del Papa che quindi non doveva spostarsi. Qui abitarono in fatti i Papi fino all'inizio del periodo avignonese (1304).
Lavorare tenacemente “per la pace, la riconciliazione, il dialogo fraterno con i membri delle varie religioni” è quanto raccomanda l’arcivescovo Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato, alla comunità di Sant’Egidio, nel quarantanovesimo anniversario della fondazione. Monsignor Becciu ha celebrato la commemorazione con la Messa nella basilica di San Giovanni in Laterano alla presenza di studenti, lavoratori, anziani e senza fissa dimora, profughi, immigrati, volontari, amici e collaboratori della Comunità, guidati dal presidente Marco Impagliazzo e dal fondatore Andrea Riccardi.
Come annunciato dal Papa con la nomina dei legati pontifici, domenica prossima 13 novembre chiuderanno le Porte Sante delle basiliche papali romane, insieme a tutte le altre Porte Sante aperte nel mondo.
La prima riflessione è tutta sulla misericordia. Utilizzare come ricettacolo della misericordia il nostro stesso peccato è la chiave della prima meditazione. Ai sacerdoti che celebrano il loro Giubileo il Papa dona tre meditazione in puro stile ignaziano e ovviamente sceglie la misericordia.
“Nihil Caritate dulcius”, niente è più dolce dell’ amore. Il motto episcopale scelto di Angelo De Donatis è anche un programma della sua vita pastorale. Nel pomeriggio di oggi nella Basilica del Laterano, la cattedrale di Roma il Papa vescovo di Roma, nel giorno della dedicazione della basilica Francesco ha ordinato il suo vescovo ausiliare. Con lui il cardinale vicario Agostino Vallini e il cardinale Beniamino Stella, prefetto della Congregazione per il clero. Tra i concelebranti anche Matteo Zuppi, nuovo arcivescovo di Bologna e finora ausiliare per il settore Centro.
É un discorso lungo quello di Papa Francesco, un’ ora intera di consigli ai sacerdoti per vivere a pieno l’amore di Cristo. Nella Basilica del Laterano un migliaio di sacerdoti ha ascoltato il Papa che ha parlato di come si fa il prete. Parte dai vescovi il Papa che, dice, devono essere vicini ai sacerdoti con amore e tenerezza, e poi i sacerdoti che devono essere vicini alla gente, e poi le donne: la Chiesa è una parola femminile, dice e la Madonna è più importante degli Apostoli.