"Le affermazioni che ritengono che Giovanni Paolo II fosse dilatorio in merito alla gestione della risposta della Chiesa all’abuso sessuale su minori da parte di alcuni chierici, sono ingiuste e vengono contraddette da fatti storici". Lo afferma in una nota il Cardinale Stanisław Dziwisz, segretario personale di Giovanni Paolo II e Arcivescovo emerito di Cracovia.
Dal 20 al 23 ottobre 2020 a Cracovia sarà celebrato un Simposio europeo sui giovani in onore di San Giovanni Paolo II nel centenario della Nascita. Lo ha annunciato l'Ufficio per la Pastorale giovanile e l’Università delle Conferenze episcopali d’Europa.
Il 4 marzo 1979 - prima domenica di Quaresima - Papa Giovanni Paolo II pubblicava la sua prima enciclica “Redemptor Hominis”, dedicata a Cristo Redentore dell’uomo. Dopo questa enciclica Giovanni Paolo II pubblicherà altre 13 encicliche. Era dal 1968 - con l’enciclica Humanae Vitae di Paolo VI - che un Papa non pubblicava una enciclica.
In onore di San Giovanni Paolo II, ogni anno in Polonia si celebra la Giornata Papale. Ma questa 19esima edizione della Giornata Papale, che sarà celebrata il 13 ottobre 2019, ha una particolarità: è anche il 40esimo anniversario del primo viaggio di San Giovanni Paolo II nella sua patria da quando era stato eletto al soglio pontificio.
La Pontificia Commissione Ecclesia Dei - soppressa oggi da Papa Francesco - nasce il 2 luglio 1988 con il Motu Proprio omonimo firmato da Papa Giovanni Paolo II.
Dopo l'edizione americana di Denver, la GMG attraversa l'Oceano Pacifico e nel 1995 sbarca in Asia, nelle Filippine. E' la prima edizione a svolgersi nel mese di gennaio: dal 10 al 15. Tra i 4 e i 5 milioni i giovani che hanno raggiunto Manila, per meditare sul tema "Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi".
La Giornata Mondiale della Gioventù nasce - come è noto - dalla intuizione di Papa Giovanni Paolo II, coadiuvato dall’allora presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, il Cardinale argentino Eduardo Pironio. La Giornata Mondiale della Gioventù si celebra con cadenza annuale a livello diocesano, e ogni due-tre anni si svolge l’incontro internazionale che quest’anno per volere di Papa Francesco si celebra a Panama.
“Oggi sembra necessario riflettere sull'insieme dell'insegnamento morale della Chiesa, con lo scopo preciso di richiamare alcune verità fondamentali della dottrina cattolica che nell'attuale contesto rischiano di essere deformate o negate. Si è determinata, infatti, una nuova situazione entro la stessa comunità cristiana, che ha conosciuto il diffondersi di molteplici dubbi ed obiezioni, di ordine umano e psicologico, sociale e culturale, religioso ed anche propriamente teologico, in merito agli insegnamenti morali della Chiesa. Non si tratta più di contestazioni parziali e occasionali, ma di una messa in discussione globale e sistematica del patrimonio morale, basata su determinate concezioni antropologiche ed etiche. Alla loro radice sta l'influsso più o meno nascosto di correnti di pensiero che finiscono per sradicare la libertà umana dal suo essenziale e costitutivo rapporto con la verità. Così si respinge la dottrina tradizionale sulla legge naturale, sull'universalità e sulla permanente validità dei suoi precetti; si considerano semplicemente inaccettabili alcuni insegnamenti morali della Chiesa; si ritiene che lo stesso Magistero possa intervenire in materia morale solo per «esortare le coscienze» e per «proporre i valori», ai quali ciascuno ispirerà poi autonomamente le decisioni e le scelte della vita”. Sono le parole usate da Giovanni Paolo II nel presentare l’Enciclica Veritatis Splendor, pubblicata il 6 agosto del 1993 e di cui dunque ricorre quest’anno il venticinquesimo anniversario della promulgazione.
“Sulle tracce romane di Karol Wojtyła” è l’escursione organizzata dall’Ambasciata di Polonia presso la Santa Sede per il prossimo 24 novembre. La passeggiata in compagnia dell’Ambasciatore della Repubblica di Polonia presso la Santa Sede, Janusz Kotański,è un’occasione per conoscere i luoghi ai quali era legato Karol Wojtyła prima di essere eletto al “Trono di Pietro”.
Una divina liturgia presieduta dal Vescovo Eparchiale di Lungro, Donato Oliverio, e la presenza della comunità arbëreschë, italo-albanese è stata la apertura dell’ Anno accademico del Pontificio Istituto Orientale.
Tra i contributi più interessanti che in questi giorni ripropongono la figura di Giovanni Paolo II ci è stata segnalata una pubblicazione delle edizioni OCD, “Giovanni Paolo II. Alla ricerca della Presenza”, curata da P. Aldino Cazzago, teologo carmelitano e già direttore della Rivista Internazionale di Teologia e Cultura, “Communio”.
Una vera festa della Guardia Svizzera in onore di San Giovanni Paolo II.
Esattamente 40 anni fa, era il 22 ottobre 1978, Giovanni Paolo II presiedeva la Messa solenne per l’inizio del pontificato. Quel giorno pronunciò lo storico “non abbiate paura!”, una frase che ancora oggi tutti ricordano. A distanza di 40 anni ACI Stampa ha chiesto un ricordo di quei giorni al Presidente della Conferenza Episcopale Polacca, l’Arcivescovo di Poznan Stanisław Gądecki.
Per il 40 esimo anniversario dell’elezione di San Giovanni Paolo II si è svolta una preghiera nel giorno 16 ottobre 2018
Mieczysław Mokrzycki è oggi arcivescovo di Leopoli, in Ucraina. Ma dal 1996 al 2005 è stato secondo segretario personale di San Giovanni Paolo II, conosciuto da tutti come don Mietek, a fianco all’attuale Cardinale Stanislao Dziwisz che prendeva sempre più mansioni all’interno della Prefettura della Casa Pontificia. Era lì, a fianco a San Giovanni Paolo II, anche nei suoi ultimi momenti. E, a 40 anni dall’elezione, racconta ad ACI Stampa anche come la sua esperienza con il Papa polacco lo aiuti a guidare la sua comunità in Ucraina.
Sono passati 40 anni e sembra che il mondo sia cambiato molto. Ma da quel 16 ottobre del 1978 in effetti nella teodicea della storia è cambiato pochissimo.
Bisogna “fare memoria degli insegnamenti e dell’esemplarità di vita” di San Giovanni Paolo II. Lo scrive il Papa al Vescovo di Alba, Monsignor Marco Brunetti in occasione del convegno organizzato per ricordare il 40/mo anniversario dell’elezione di Giovanni Paolo II che ricorre oggi.
Tutti sanno che uno dei collaboratori più stretti e fidati di Giovanni Paolo II era un cardinale tedesco, Joseph Ratzinger, ma c’era anche un altro tedesco che assisteva il Papa polacco nella sua missione petrina: Paul Josef Cordes. Oggi cardinale 83enne, nato a Kirchhundem, arcidiocesi di Paderborn, presidente emerito del pontificio Consiglio "Cor Unum", con cui ho ricordato il pontificato di Giovanni Paolo II in occasione del 40° anniversario della elezione di Karol Wojtyła.
Una Polonia fondata sui valori cristiani, che ama Papa Francesco e che lo vorrebbe di nuovo in Polonia, magari nel 2019, per il centenario della restaurazione delle relazioni diplomatiche tra Santa Sede e Polonia dopo la ricostituzione del Paese: questo ha presentato il presidente polacco Andrzej Duda a Papa Francesco, che lo ha ricevuto questa mattina.
Giovanni Paolo II continua ad accompagnare dal cielo la Chiesa che è a Cracovia, lui che ha lasciato l’eredità di una “grande dedizione a Cristo” venuta anche dalla grande tradizione dei Santi polacchi, che ha anche permesso alla Polonia di rimanere ancora a Cristo, nonostante tutto. Prima dell’udienza generale, Papa Francesco incontra in Aula Paolo II i pellegrini dell’Arcidiocesi di Cracovia, giunti a Roma per il 40esimo anniversario dell’elezione di San Giovanni Paolo II al soglio pontificio.