San Pietro in Vincoli, dove si celebra la stazione il lunedì della prima settimana di Quaresima, nasce nel V secolo come una parrocchia ma non lo è più.
Oggi il cammino stazionale si ferma nella cattedrale di Roma l’Arcibasilica del SS.mo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista, conosciuto semplicemente come San Giovanni in Laterano.
Il 9 marzo è a giornata in cui il cammino stazionale arriva alla basilica dei Santi Trifone e Agostino, non lontano da piazza Navona, nel rione Sant’Eustachio.
La basilica dei Santi Giovanni e Paolo sul Celio ospita la terza tappa del cammino delle stazioni quaresimali romane.
Come tradizione il secondo appuntamento con le stazioni quaresimali romane è a San Giorgio al Velabro.
“Il percorso delle stazioni quaresimali a Roma esprime il desiderio, la vocazione e la necessità di essere pellegrini nella città in cui si vive. È un itinerario penitenziale che ci aiuta a riscoprire la prospettiva di santità a cui siamo chiamati”.
”Nell’ultima giornata del sacro pellegrinaggio Quadragesimale”, ci invita a se il Ianicolo”, scrive nel 1588 Pompeo Ugonio nella sua guida alle stazioni quaresimali.
Il sabato della Settimana di Pasqua la stazione si celebra per l’ultima volta nella cattedrale di Roma, San Giovanni in Laterano.
Venerdì della settimana di Pasqua si celebra la stazione nel Pantheon, che dal VII secolo è una chiesa dedicata a Maria.
Il giovedì dopo Pasqua la stazione ritorna alla chiesa dei Santi Apostoli.
Nei tempi antichi la Chiesa di Roma andava in pellegrinaggio alla tomba del martire e diacono Lorenzo il mercoledì dopo Pasqua. Lì infatti si celebra la “stazione” di quel giorno nel calendario delle stazioni quaresimali, che vanno dal Mercoledì delle Ceneri alla Domenica “in albis”.
Così come San Pietro in Vaticano è stazione il lunedì di Pasqua per la lettura liturgica dagli Atti degli Apostoli che riferisce il discorso di Pietro nel secondo capitolo, così martedì di Pasqua è stazione San Paolo perché anticamente si leggeva un discorso di Paolo nel tredicesimo capitolo degli Atti.
“Statione XLVIII. Lunedì a san Pietro”, scrive Pompeo Ugonio nella sua guida del 1588 alle stazioni quaresimali.
“In questo solennissimo giorno di Pasqua si celebra la Statione in questa chiesa della gloriosa Vergine”, cioè a Santa Maria Maggiore, spiega Pompeo Ugonio nella sua guida del 1588 alle stazioni quaresimali.
Il Sabato Santo si celebra la stazione a San Giovanni in Laterano. Nella sua guida del 1588 alle stazioni quaresimali, Pompeo Ugonio spiega che “E’ posta qui hoggi la Statione, perché in tal dì vi si fa la benedittione del fonte, & il Vescovo deve fare il battesimo solenne, come altre volte il Papa faceva in S. Gio. in fonte.”
“Il Venerdì Santo a S. Croce in Gierusalemme”, scrive nel 1588 Pompeo Ugonio nella sua guida alle stazioni quaresimali, cioè quelle chiese antiche dove una volta il Papa stesso andava a celebrare in Quaresima, una chiesa diversa per ogni giorno.
“Il Giovedì Santo a S. Giovanni Laterano”, scrive nel 1588 Pompeo Ugonio nella sua guida alle stazioni quaresimali. Secondo un’antica tradizione, questo giorno il Papa celebrava nella sua cattedrale.
Quando Pompeo Ugonio nel 1588 pubblica la sua guida alle stazioni quaresimali, Papa Sisto VI sta costruendo la grande Cappella Sistina sul lato destro della basilica di Santa Maria Maggiore, dove la stazione ritorna il mercoledì della Settimana Santa.
Il martedì della Settimana Santa si celebra la stazione quaresimale a Santa Prisca sull’Aventino, una chiesa paleocristiana che però vediamo oggi dopo un rifacimento barocco nel Seicento e un altro nell’Ottocento.
La chiesa carolingia di Santa Prassede, dove si celebra la stazione quaresimale il lunedì della Settimana Santa, viene costruita nel IX secolo per sostituire una che esisteva già nel quinto secolo ma di cui non c’è traccia.