La tomba di Giuseppe luogo, sacro per gli Ebrei, e situata vicino a Nablus nella Cisgiordania occupata, è stata in parte incendiata questo venerdì all’alba, da giovani Palestinesi. Il Patriarcato Latino di Gerusalemme lo denuncia come atto « di estrema gravità »
“Abbiate il coraggio di essere testimoni di amore, di fede e di pace! Lo ripete con forza monsignor Liberio Andreatta, Responsabile dell’Opera Romana Pellegrinaggi e da circa 40 anni impegnato nella Pastorale dei Pellegrinaggi e del Turismo Religioso, in particolar modo in Terra Santa, ha manifestato la sua totale adesione al pubblico appello di Padre Pizzaballa, Custode di Terra Santa: “Non abbandoniamo la Terra Santa”.
“Scegliendo la Terra Santa come luogo dello loro prossimo incontro, i presidenti delle Conferenze episcopali d’Europa intendono compiere un pellegrinaggio alle radici stesse dell’Europa e della cultura europea”. Un segno, insomma, ma non solo. “Al centro dei lavori - spiegano dal Ceee - ci sarà la figura di Gesù Cristo, insieme all’ascolto ed alla condivisione delle sfide della Chiesa in Europa”.
La Terra Santa è un luogo che non finisce mai di stupire e di dare speranza. Mentre in Medio Oriente i cristiani sono di fatto perseguitati e vivono da profughi, mentre il conflitto tra Israele e Stato Palestinese sembra non trovare mai una vera fine, sono sempre di più le comunità e i movimenti cristiani, cattolici, che pongono la loro sede a Nazaret.
Appello del custode di Terra Santa, padre Pier Battista Pizzaballa. L’invito è soprattutto quello di “non abbandonate la Terra Santa, non c’è alcun ragionevole motivo per non organizzare un pellegrinaggio nei Luoghi Santi. La sicurezza nei santuari e nelle zone frequentate dai pellegrini è garantita. E noi cristiani di Terra Santa abbiamo bisogno più che mai della presenza e del sostegno dei pellegrini che si recano qui in preghiera da ogni parte del mondo”.
Continua la missione del Rinnovamento nello Spirito Santo in Terra Santa: anche quest’anno il Movimento propone il Pellegrinaggio Nazionale in Terra Santa, in partenza dall’Italia il 30 luglio, con ritorno previsto il 6 agosto. Accompagnati dalle meditazioni spirituali del coordinatore nazionale Mario Landi e guidati dalle animazioni di don Patrizio Di Pinto e don Giovanni Alberti, 100 partecipanti da tutta Italia rinnoveranno la loro fede sulle orme dei profeti, di Gesù, della prima comunità cristiana, da Nazareth a Gerusalemme.
La prima pietra è posta, ora bisogna impegnarsi a costruire il museo. Il Terra sancta Museum è il progetto del primo Museo al mondo dedicato alla storia delle radici del Cristianesimo e dei Luoghi Santi, voluto dai Francescani della Custodia di Terra Santa insieme allo Studium Biblicum Francescanum. A fine giugno la cerimonia della posa della prima pietra si è svolta presso il Lapidarium del Convento della Flagellazione della città vecchia di Gerusalemme alla presenza di molti rappresentanti degli Stati stranieri che hanno già confermato il loro sostegno all’iniziativa.
"Trasformare una casa comune in famiglia attraverso il dialogo". Ecco la “sfida” in Terra Santa secondo monsignor Giuseppe Lazzarotto, nunzio in Israele e delegato apostolico per la Palestina. In una conversazione con Aiuto alla Chiesa che Soffre, il rappresentante pontificio ha commentato il recente incendio alla Chiesa "della moltiplicazione dei Pani e dei Pesci" sul lago di Tiberiade, uno dei simboli cristiani in Terra Santa. "Sono atti che ci amareggiano profondamente perché, pur non essendo condivisi dalla maggioranza della popolazione, esprimono un atteggiamento di chiusura, il rifiuto ad accettare la presenza di chi è diverso".
Un sole estivo, la piazza piena di fedeli e le misure di sicurezza altissime questa mattina hanno fatto da cornice alla messa del Papa per la canonizzazione di quattro beate: Giovanna Emilia De Villeneuve (1811-1854), religiosa, Fondatrice della Congregazione delle Suore dell’Immacolata Concezione di Castres; Maria Cristina dell’Immacolata Concezione (1856-1906), religiosa, Fondatrice delle Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato; Maria Alfonsina Danil Ghattas (1843-1927), religiosa, Fondatrice della Congregazione delle Suore del Rosario di Gerusalemme; Maria di Gesù Crocifisso (al secolo: Maria Baouardy), (1846-1878), Monaca Professa dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi.
Per la prima volta Rabbini, Cardinali e Vescovi si sono riuniti in Terra Santa per celebrare insieme il 50° anniversario della Dichiarazione Nostra Aetate e ricordare il 70° anniversario della fine della Shoah. L’iniziativa promossa dal Cammino Neocatecumenale ha avuto luogo presso la Domus Galilaeae, sul lago di Tiberiade e hanno partecipato 7 Cardinali, 20 Vescovi e 120 Rabbini da tutto il mondo. Erano presenti inoltre personalità del mondo accademico, dell’arte e della cultura di entrambe le confessioni religiose. I cardinali presenti erano George Pell, Prefetto della Segreteria per l’Economia della Santa Sede, Stanislaw Rylko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, Telesphore Placidus Toppo, Arcivescovo di Ranchi (India), Christoph Schönborn, Arcivescovo di Vienna (Austria), Josef Cordes, Presidente Emerito del Pontificio Consiglio Cor Unum, Andrew Yeom Soo-jung, Arcivescovo di Seul (Corea del Sud) e Paolo Romeo, Arcivescovo di Palermo.
“La presenza della Custodia di Terra Santa in Siria e nei paesi circostanti è sempre costante e attiva, grazie al supporto dell’Associazione pro Terra Sancta, ma la richiesta di aiuto è in continuo aumento”. Perché “gli attacchi alle parrocchie, alle chiese e ai centri di accoglienza continuano ininterrottamente soprattutto al nord, ad Aleppo e nei villaggi dell’Oronte vicini al confine con la Turchia”. E’ il triste grido d’aiuto dell’Associazione Pro Terra Sancta, al supporto della Custodia francescana per “sostenere la popolazione rimasta”, “aiutare le famiglie siriane e irachene rifugiate in Giordania e Libano”, “garantire la formazione scolastica” e “fare fronte alla grave emergenza sanitaria”.
La “Colletta pro Terra Santa” serve, prima di tutto, ad aiutare i cristiani di Terra Santa a non lasciare i loro paesi, e “a resistere per quanto possibile ad ogni tentazione di fuga”. Ecco perché, il Prefetto per le Chiese orientali, il cardinale Leonardi Sandri, chiede “ai fedeli in tutto il mondo” di “prendere a cuore la loro vicenda”. Che, spiega il porporato in un messaggio a tutti i vescovi del mondo, coinvolge “fratelli appartenenti alle diverse confessioni, in quell'Ecumenismo del sangue che concorre al trionfo dell'unità: “ut unum sint!””.
La santità è per tutti, anche nei “nostri Paesi dilaniati dai conflitti e dalle guerre”, con “le nostre popolazioni che soffrono per le continue ingiustizie”. E’ come se il Signore volesse “confortare” la Terra Santa, “sulla quale ha camminato Dio in persona”, che oggi è “assetata di amore e di giustizia e decimata dalla violenza”. Lo scrive il Patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal, in una lettera pastorale diffusa in occasione dell’annuncio della canonizzazione di Madre Maria Alfonsina di Ghattas di Gerusalemme, fondatrice della Congregazione delle Suore del Rosario, e della monaca carmelitana Mariam Bawardi del villaggio d’Ibillîne, in Galilea, fondatrice del Carmelo di Betlemme, che da religiosa ha preso il nome di suor Mariam di Gesù Crocifisso.