Si fanno sentire sui social al grido di #changeyourcity, la nuova campagna on e offline dei Giovani per la Pace della Comunità di Sant’Egidio. Che in realtà è “un’esplosione di voglia di cambiamento”, come spiegano dalla Comunità trasteverina. E’ “la voglia di cambiamento di chi, come i giovani, si è sentito ripetere che non è possibile cambiare, che è complicato, costa fatica o al massimo è meglio accontentarsi di aggiustare un po’ le cose”.
Durerà circa un’ora e un quarto la visita di Papa Francesco a Prato, prima tappa del suo itinerario verso Firenze. Secondo quanto annunciato dal vescovo di Prato Franco Agostinelli, dal sindaco Matteo Biffoni e dal prefetto Maria Laura Simonetti, l’elicottero dell’Aeronautica militare atterrerà allo stadio Lungobisenzio alle ore 7:45 del prossimo 10 novembre; da qui partirà il corteo in papamobile verso la Cattedrale, dove il Pontefice sosterà in preghiera nella Cappella del Sacro Cingolo e omaggerà la reliquia della Madonna, simbolo ecclesiale e civile di Prato.
Diversità che arricchisce e lettura dei segni dei tempi. Il Circolo Germanicus è sicuramente quello cui molti guardano con attenzione. Lavorano insieme i cardinali Marx, Kasper, Müller, e l’esperto padre gesuita Sievernich che ha lavorato con il Papa nel periodo in cui Bergoglio era in Germania a studiare Romano Guardini.
Giornata di chiusura della prima parte del Sinodo e inizio della seconda fase. Nell’ Aula del Sinodo si sono svolte due congregazione generali alla presenza del Papa e sono state lette le relazioni dei tredici circoli minori dedicate al dibattito sulla prima parte dello Strumento di lavoro, l’ascolto delle sfide sulla famiglia. Un tema che alcuni padri hanno definito troppo “sociologico” e che dato l’opportunità ai Padri di conoscersi meglio. Molti di loro infatti sono alla prima esperienza sinodale.
Evidenziare la bellezza della vita umana aperta all'amore, dare maggiore importanza al ruolo dei nonni, sottolineare che l’essenza integrale della famiglia è un tesoro. Sono i punti cardine evidenziati dal lavoro del Circolo minore Hibericus A, coordinato dal Cardinale honduregno Oscar Maradiaga e messi nero su bianco dal relatore , il Cardinale Josè Luiz Lacunza Maestrojuan.
“Ora la capitale — a meno di due mesi dall’inizio del giubileo — ha la certezza solo delle proprie macerie.” Il giudizio dell’ Osservatore romano sulle vicende che hanno portato il sindaco di Roma Ignazio Marino alle dimissioni è chiaro.
Due cose emergono chiaramente dalle relazioni dei tre circoli francofoni: lo strumento di lavoro ha un taglio troppo “europeo” e molte delle questioni che affliggono le comunità africane rimangono sullo sfondo, e la teoria del gender di grave carattere ideologico che è diffusa e a volte imposta da alcune organizzazioni internazionali.
C’è un dato comune nelle relazioni finali sulla prima parte dei quattro circoli minori anglofoni: nessuno è pienamente soddisfatto dell’Instrumentum Laboris. C’è chi chiede una descrizione “meno negativa” della situazione corrente della famiglia, come il Circolo Anglicus A; anche il Circolo Anglicus B sottolinea che “l’analisi delle difficoltà affrontate dalla famiglia è troppo negativa;” più positivo il Circolo Anglicus C, che pure sottolinea le difficoltà nell’analizzare il documento, tanto che “a volte il nostro lavoro è sembrato più confuso che metodico;” mentre il Circolo Anglicus D, dopo una analisi parecchio critica, conclude con forza: “I membri del Circolo sentono che Papa Francesco e il popolo della Chiesa hanno bisogno di un testo migliore, in cui le idee non sono perse nella confusione.”
Ci sono state espressioni di diverse sensibilità rispetto alla metodologia dell’Instrumentum Laboris, tuttavia questo “ostacolo è stato ugualmente superato dalla volontà, ben presto resa esplicita, di sforzarsi per offrire il più possibile una testimonianza di unità sui contenuti”. E’ quanto si legge nella relatio del circolo minore Italicus A redatta dal P. Manuel Jesus Arroba Conde e moderato dal Cardinale Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento.
La seconda fase del Sinodo è cominciata questa mattina, dopo che le relazioni dei Circoli Minori sulla prima parte dell’Instrumentum Laboris sono state consegnate a Papa Francesco. Ora, si è cominciato a discutere sulla seconda parte. C’è ancora un po’ di confusione nella metodologia (il Cardinal Luis Antonio Tagle dice che “è bene ogni tanto essere confusi) e non ci sarà esortazione post-sinodale. Ma quello su cui tutti sembrano d’accordo, almeno a sentire l’arcivescovo Joseph Kurtz di Louisville, è che si deve cercare un nuovo linguaggio per proclamare il Vangelo.
“Povertà plurali”. Si intitola così il rapporto Caritas 2015 sulla povertà e l’esclusione sociale, che sarà presentato il 17 ottobre prossimo all’Expo2015, “frutto dell'analisi dei dati e delle esperienze quotidiane delle 218 Caritas diocesane operanti su tutto il territorio nazionale”.
“Il cristiano non può essere tranquillo che tutto va bene, deve discernere le cose e guardare bene da dove vengono, qual è la loro la radice”. Lo ha detto il Papa stamane nel corso dell'omelia pronunciata durante la Messa mattutina a Santa Marta.
Papa Francesco ha aperto stamane i lavori della quarta Congregazione generale della XIV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi dedicando un appello ed una preghiera alla grave situazione che sta attanagliando il Medio Oriente.
Dieci film, per entrare nelle questioni che riguardano il “nuovo umanesimo”. O meglio dieci “Proposte di visione in cammino verso Firenze” . E’ l’idea della Commissione Nazionale Valutazione Film della CEI, Fondazione Ente dello Spettacolo, per prepararsi e riflettere sui temi del prossimo Convegno Ecclesiale della Chiesa italiana dal tema “In Gesù Cristo un nuovo umanesimo”.
Il Sinodo entra nel vivo con i lavori dei Circoli Minori. La discussione dei Padri sulla famiglia prosegue, anche se in alcuni interventi il discorso si allarga ad altri argomenti. A ribadirlo stamane incontrando i giornalisti sono stati il Cardinale Menichelli, Arcivescovo di Ancona-Osimo, e Mons. Palmer-Buckle, Arcivescovo di Accra.
Saranno presentate domani le relazioni dei 13 circoli minori, che in questi primi tre giorni di lavori hanno analizzato punto per punto la prima parte dell’ Instrumentum Laboris. Lo annuncia padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana, nel briefing quotidiano sui lavori del Sinodo.
Occorre "un piano contro le povertà. Adesso!". L'appello delle sigle associative aderenti all'Alleanza contro la povertà si fa sempre più pressante, dopo mesi di lavoro, contatti e trattative con il Governo italiano. La richiesta è anche il nome dell'iniziativa di mercoledì prossimo, che riunirà le varie realtà che hanno aderito all"Alleanza", una rete di circa 35 Soggetti di rilevanza nazionale appartenenti al mondo delle Istituzioni, dei Sindacati e del Terzo settore.
È una “sottile mancanza di speranza” quella che si può percepire nell’Instrumentum Laboris del Sinodo 2015. Così la descrive l’arcivescovo Charles J. Chaput, di Philadelphia, nel suo intervento in aula sinodale del 7 ottobre, pubblicato sul sito della diocesi di Philadelphia.
Bene e male, giusti e malvagi, il Papa nel commento alle letture della liturgia di oggi nella messa a Santa Marta affronta il tema perenne del giusto che si sente schiacciato dal male. Quale vantaggio abbiamo ricevuto si chiede il Papa dall’aver osservato” i comandamenti di Dio, mentre i “superbi” pur “facendo il male, si moltiplicano e, pur provocando Dio, restano impuniti?” La domanda più comune della storia della fede.
Tre incontri "rivolti innanzitutto al mondo dei media, che vogliono essere occasioni di confronto e di approfondimento dei temi sinodali, anche grazie alla presenza di alcuni dei protagonisti dell’eccezionale assise di Chiesa".