La recita del Rosario voluto da Papa Francesco per tutto il mese di maggio per ottenere la fine della pandemia fa tappa oggi presso il Santuario di Nostra Signora di Lourdes di Nyaunglebin, in Myanmar. L’odierna intenzione di preghiera è rivolta alle persone che garantiscono i servizi essenziali.
Papa Francesco ha aperto nel pomeriggio i lavori della 74/ma Assemblea generale della Conferenza Episcopale Italiana presso l’hotel Ergife di Roma. Al centro dei lavori l’apertura del cammino sinodale della Chiesa italiana, uno dei temi più a cuore per il Papa.
Oggi, 24 maggio, giorno liturgico di Santa Maria Aiuto dei Cristiani, si celebra la tredicesima giornata di preghiera per la Chiesa in Cina, istituita da papa Benedetto XVI il 27 maggio 2007 con la Lettera ai cattolici Cinesi. La giornata fu celebrata, per la prima volta, l’anno successivo, il 24 maggio 2008. Questa bella ricorrenza è un’occasione preziosa per ripercorrere la storia della devozione mariana in Cina.
"Praedicator Gratiae: tra i titoli attribuiti a san Domenico, quello di Predicatore di Grazi spicca per la sua consonanza con il carisma e la missione dell’Ordine da lui fondato. In questo anno, in cui ricorre l’ottavo centenario della morte di san Domenico, mi unisco volentieri ai Frati Predicatori nel rendere grazie per la fecondità spirituale di quel carisma e quella missione, che si vede nella ricca varietà della famiglia Domenicana così come è cresciuta nei secoli". Papa Francesco invia una lettera a Fra’ Gerard Francisco Timoner, Maestro Generale dell’Ordine dei Predicatori, per l’VIII Centenario della morte di san Domenico di Caleruega.
“Un evento che tocca nel profondo la sensibilità di tutti, soprattutto in considerazione del contesto di serenità e di svago nel quale si è consumata la tragedia. Il profondo dolore si fa adesso preghiera d’intercessione per i componenti delle cinque famiglie, di conforto per i loro cari e di sostegno per il bambino sopravvissuto e ricoverato in gravi condizioni presso l’ospedale di Torino”.
“La domanda che voi vi dovete fare è: “Quanti? A quanti arriva?”, perché c’è il pericolo – per tutte le organizzazioni – il pericolo di una bella organizzazione, un bel lavoro, ma che non arrivi dove deve arrivare... Un po’ come il racconto del parto del topo: la montagna che partorisce il topolino... Tutti i giorni fatevi questa domanda: a quanta gente arriviamo? A quanti arriva il messaggio di Gesù tramite “L’Osservatore Romano”? Questo è molto importante, molto importante!”.
Si chiama Omnia for Italy il nuovo progetto dell’Opera Romana Pellegrinaggi e l’obiettivo è proporre una vetrina web, tramite la quale il “pellegrino 2.0”, straniero o italiano, possa scoprire e prenotare diverse esperienze del patrimonio culturale, religioso e artistico dell’Italia cristiana.
Padre Stefano Cecchin, classe 1964. Un giovane presidente a capo di uno dei più importanti dicasteri vaticani: la Pontificia Academia Mariana Internationalis,
“Spero che tutti quelli che s’ispirano a Ignazio, alla spiritualità ignaziana, possano vivere realmente questo anno come un’esperienza di conversione. A Pamplona, 500 anni fa, tutti i sogni mondani di Ignazio andarono in frantumi in un istante”. Così Papa Francesco nel videomessaggio inviato ai partecipanti alla preghiera internazionale “Pilgrims with Ignatius” che si è svolto online in occasione dell’Anno Ignaziano.
Dal primo maggio ogni giorno alle 18 il mondo è chiamato a pregare il Santo Rosario per invocare la fine della pandemia. Oggi preghiamo Notre Dame du Cap in Canada e l'intenzione è per le forze dell’ordine, i militari e i pompieri.
Lo Spirito Santo si manifestò a Maria e ai discepoli “con un fragore che all’improvviso si sentì venire dal cielo, come un vento impetuoso che riempì la casa dove si trovavano. Si tratta di un’esperienza reale ma anche simbolica. Essa rivela che lo Spirito Santo è come un vento forte e libero. Ci porta forza e libertà. Non si può controllare, fermare, né misurare; e nemmeno prevederne la direzione. Non si lascia inquadrare nelle nostre esigenze umane, nei nostri schemi e nei nostri pregiudizi”. Lo ha spiegato il Papa, introducendo il Regina Coeli nella Solennità di Pentecoste.
“Paraclito vuol dire due cose: Consolatore e Avvocato”. Lo ha ricordato il Papa, stamane, nell’omelia della Messa celebrata in San Pietro in occasione della Solennità di Pentecoste.
La Pentecoste, che oggi celebriamo, è la festa dello Spirito Santo, la terza persona della Santissima Trinità. Gesù, prima di lasciare questo mondo, cioè prima della sua morte, annuncia, con un’affermazione singolare, la venuta dello Spirito: E’ meglio per voi che io me ne vada (Gv. 16.7). I discepoli nelle parole del Maestro colgono solo l’aspetto della separazione, che suscita in loro un sentimento di tristezza. Possiamo ben immaginare le obiezioni degli apostoli: “Ma come! Tu sei venuto per salvarci, per essere la nostra guida, tu che ci hai chiamati tuoi amici ora vuoi andartene?”.
"Anche se questa registrazione è fatta a Roma, sarà pubblicata nella Chiesa anglicana di Cristo, la Christ Church, a Gerusalemme, dove si sono riuniti credenti di diverse tradizioni cristiane. Desidero ringraziare questa Chiesa anglicana per la sua ospitalità, ringraziare le persone che hanno reso possibile questa trasmissione, e, in primo luogo, ringraziare il mio fratello e amico, l’Arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, che ha condiviso con noi una bellissima riflessione sullo Spirito Santo. Ringrazio anche la Charis, per avermi ascoltato e reso realtà in questa veglia la missione che le ho affidato di lavorare per l’unità dei cristiani”. Con queste parole Papa Francesco apre il suo videomessaggio inviato in occasione della Veglia Ecumenica Internazionale organizzata da CHARIS.
“La vita ce la giochiamo sui sogni, sui desideri: diventiamo ciò che desideriamo, diventiamo ciò che sogniamo”. Lo ha detto il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della Cei, nell’omelia della Messa celebrata a Perugia per l’ Apertura della fase diocesana della causa di beatificazione del Servo di Dio Giampiero Morettini.
“Sono qui innanzitutto per condividere con tutti voi la gioia e la festa della vita e per testimoniare l’impegno della Chiesa, dei credenti e di tante persone di buona coscienza a favore, a servizio e a tutela della vita umana dal suo sorgere fino al suo naturale chiudersi, in tutta la varietà delle sue espressioni, soprattutto di quelle maggiormente segnate da fragilità, sofferenza e fatica”. Lo ha detto Monsignor Antonio Suetta, Vescovo di Ventimiglia-Sanremo intervenuto oggi alla Marcia per la Vita che si è svolta a Roma.
Dal primo maggio ogni giorno alle 18 il mondo è chiamato a pregare il Santo Rosario per invocare la fine della pandemia. Oggi preghiamo Nostra Signora di Montserrat in Spagna e l'intenzione è per tutti i volontari del mondo.
Parlando ai nuovi ambasciatori accreditati presso la Santa Sede il 21 maggio, Papa Francesco ha chiesto di pregare per la Terrasanta. Era il culmine di una settimana in cui le vicende della Terrasanta sono state cruciali nella diplomazia pontificia: dalla telefonata di Erdogan a Papa Francesco all’incontro del Papa con il ministro degli Esteri Zarif, i temi hanno sempre riguardato il conflitto Hamas – Israele, lo status di Gerusalemme. Va fatto nottare che il dialogo è avvenuto con Paesi musulmani, mentre le parole cristiane sono state lasciate alle Chiese presenti sul territorio.
Secondo quanto riportato dall’agenzia AsiaNews il Vescovo della prefettura apostolica di Xinxiang Monsignor Zhang Weizhu, 7 sacerdoti e 10 seminaristi sono stati arrestati dalla polizia della Repubblica Popolare Cinese.
Nello stato nigeriano di Katsina due sacerdoti sono stati sequestrati: Don Joe Keke e Don Alphonsus Bello. Don Joe Keke, ultrasettantenne, dopo una vita di servizio pastorale come parroco, risiedeva nella chiesa. Don Alphonsus Bello, trentenne, era l’attuale parroco. Stamattina il corpo senza vita di Don Alphonsus è stato trovato nel terreno attiguo alla Catechetical Training School di Malunfashi. Nessuna notizia circa l’attuale localizzazione dell’anziano Don Joe Keke. La comunità cattolica locale è scossa e terrorizzata.