C’era anche Enrique Shaw nell’infornata di nuovi venerabili approvati da Papa Francesco. Ed è un dato che deve essere particolarmente piaciuto al Papa. Perché fu proprio il Cardinale Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, a dare il via nel 2005 alla fase diocesana della causa di beatificazione di questo imprenditore argentino e padre di famiglia, colpito dalla persecuzione anticristiana sotto il regime di Peron.
Ormai la basilica c’è. La parrocchia aveva come guida Aurelio Bacciarini. Era stato don Guanella stesso a sceglierlo. Ma don Aurelio poco prima della inaugurazione della Basilis “scappa” e si rifugia alla Trappa della Tre Fontane. Diventa fra Martino e indossa il saio. Preghiera, lavoro, silenzio.
Sabato 8 maggio, alle ore 17 dal santuario di San Gabriele dell’Addolorata in provincia di Teramo, si svolgerà la quarta edizione consecutiva della veglia mariana internazionale dei giovani intitolata “Maria, il modello per una Chiesa giovane ”, presieduta da monsignor Emil Paul Tscherrig, nunzio apostolico in Italia.
Colpite dal terremoto dell’Aquila del 2009, con un monastero distrutto e la morte della madre abbadessa Gemma Antonucci sotto le macerie, le suore della comunità delle Clarisse di Paganica, non lontano dal capoluogo abruzzese, sono ripartite, e hanno ora – dice Papa Francesco – “una comunità fiorente, composta da dodici monache tutte giovani”. Una esperienza che dimostra la parabola evangelica che “il chicco di grano deve morire per portare molto frutto”.
Per la prima volta dalla sua costituzione, non c’è monsignor Robert W. Oliver tra i membri della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori. Ma c’è, invece, Juan Carlos Cruz, una vittima dell’ex sacerdote e leader carismatico Fernando Karadima, i cui abusi e la copertura di cui hanno goduto ha fatto scoppiare lo scandalo pedofilia per la Chiesa in Cile. La plenaria della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori si è tenuta dal 19 al 22 aprile, parte in presenza a Roma, parte online. Tutti i membri prorogati, uno aggiunto, un segretario da nominare. La commissione continua comunque il suo lavoro, con varie iniziative.
Lunedì 3 maggio 2021, alle ore 10, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, Papa Francesco presiederà la celebrazione dell’Ora Terza e il Concistoro Ordinario Pubblico per la Canonizzazione di sette beati. A diffondere la notizia è un comunicato stampa della Sala Stampa della Santa Sede. Tra questi anche Charles de Foucauld.
L’appuntamento è per tutte le famiglie del mondo a Roma dal 22 al 26 giugno del 2022.
Il vescovo italiano della diocesi di Rembek, in Sud Sudan, Christian Carlassare, è stato aggredito ieri sera e rimasto ferito da alcuni colpi di armi da fuoco. Sta ricevendo le prime cure in una struttura sanitaria della diocesi sud-sudanese. Le sue condizioni sono stabili. A confermare la notizia sono state diverse fonti che hanno raccontato la triste vicenda all'agenzia ACI Africa.
I martiri del genocidio armeno “ci hanno ricordato che il martirio non è un fenomeno marginale nel cristianesimo, ma è il fulcro stesso della Chiesa”. Perché “il martirio è una caratteristica essenziale del cristianesimo, motivo per cui non può esserci cristianesimo esente dal martirio”. Il Cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, non ha paura di utilizzare il termine “genocidio” per riferirsi al massacro degli armeni nel 1915, e non ha paura di collegare questo termine a quella che è “la prima nazione cristiana”. E lo dice senza mezze misure, durante la preghiera per i Martiri del Genocidio Armeno organizzata dal Pontificio Consiglio da lui guidato insieme alla Rappresentanza della Chiesa Apostolica Armena presso la Santa Sede.
"Oggi oltre ad essere la giornata in cui la Chiesa celebra la festa dell’evangelista Marco, è anche la giornata in cui come cittadini ricordiamo la conclusione della seconda guerra mondiale e l’inizio di una ripartenza non facile e che, finalmente, di nuovo guardava all’uomo e non alle ideologie". Così il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia apre l’omelia della Messa celebrata per la festa patronale di San Marco Evangelista a Venezia, nella Basilica Patriarcale di San Marco.
“Mai come in questo periodo, così difficile e così incerto, è assolutamente necessario annunciare al mondo la bellezza del Vangelo ed è doveroso testimoniare, con la propria vita, la presenza cristiana nella società”. Così il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, nel messaggio di saluto per la XVII Assemblea Nazionale dell’Azione Cattolica Italiana
Dal 25 aprile 1960 si perdono le tracce di padre Mario Borzaga e del catechista Paolo Thoj Xyooj. Nessuno sa più nulla dei due giovani che, animati dalla fede e dalla tenacia, hanno diffuso il vangelo nel Laos.
Gesù è “il vero pastore che difende, conosce e ama le sue pecore. A Lui si contrappone il mercenario, al quale non importano le pecore, perché non sono sue. Fa questo mestiere solo per la paga, e non si preoccupa di difenderle: quando arriva il lupo fugge e le abbandona. Gesù, pastore vero, ci difende sempre e ci salva in tante situazioni difficili, pericolose, mediante la luce della sua parola e la forza della sua presenza, che sperimentiamo tutti i giorni”. Lo ha detto il Papa, introducendo la preghiera del Regina Coeli in occasione della IV Domenica di Pasqua e dopo aver ordinato in San Pietro 9 nuovi presbiteri.
Gesù, in questa quarta domenica di Pasqua, si presenta con queste parole: “Io sono il buon Pastore”. Questa presentazione che Cristo fa di se stesso è una delle più commoventi e suggestive. Non a caso in una delle prime raffigurazione - in un affresco nelle catacombe romane - Cristo viene rappresentato come un Pastore che porta sulle spalle una pecora. Il Signore, utilizzando questa immagine, ci svela che il rapporto tra Lui e i suoi discepoli è di appartenenza. Al mercenario, cioè al pastore prezzolato, le pecore non interessano poiché non sono sue e così quando si avvicina il lupo le abbandona al loro drammatico destino. Il pastore, invece, non si comporta così.
Nella IV Domenica di Pasqua – come da tradizione – Papa Francesco ha presieduto nella Basilica di San Pietro la Messa con alcune ordinazioni presbiterali. In questa occasione il Pontefice ha ripreso ad usare l’Altare della Confessione, abbandonato durante la pandemia per quello della Cattedra. 9 i diaconi a cui il Papa conferisce l’ordine del presbiterato: sei provenienti dal Pontificio Seminario Romano Maggiore, due dal Collegio Diocesano Redemptoris Mater e uno dal Seminario della Madonna del Divino Amore. Concelebrano con il Papa il Cardinale Vicario di Roma Angelo De Donatis e i Vescovi ausiliari.
Sembra già un mondo post-coronavirus, per l’agenda di Papa Francesco. Dopo il viaggio in Iraq lo scorso marzo, il Papa ha ribadito, incontrando il presidente del Consiglio designato Hariri, di voler andare in Libano quest’anno. Un viaggio in Kazakhstan potrebbe avvenire l’anno prossimo, per partecipare al Congresso dei Leader del Mondo e delle Religioni tradizionali. Nell’occasione potrebbe anche esserci un incontro con il Patriarca di Mosca Kirill. E dall’Ecuador arriva la notizia che il Papa parteciperà al Congresso Eucaristico Internazionale di Quito nel 2024.
A venti anni dall'istruzione Potestas Ecclesiae, la Congregazione per la Dottrina della Fede e la Pontificia Università del Papa promuovono una Giornata di studio sullo "Scioglimento del matrimonio in favorem fidei". La giornata avrà luogo il 27 aprile, ed è rivolta agli studenti delle Università pontificie, agli studiosi e ai collaboratori delle Curie diocesane. La mattinata sarà visibile in diretta streaming anche per quanti non sono iscritti.
Venezia e la sua laguna. Venezia e i suoi palazzi dorati, con volte e archi , mirabili opere dell’architettura rinascimentale che segneranno la storia della città veneta. Ma Venezia vuol dire anche San Marco e il suo leone.
Oltre alla canonizzazione equipollente di Margherita di Città di Castello, Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione per le Cause dei Santi a promulgare i decreti che riconoscono il martirio dei Servi di Dio Vincenzo Nicasio Renuncio Toribio e 11 Compagni, della Congregazione del Santissimo Redentore; uccisi, in odio alla Fede, a Madrid nel 1936. Nel periodo della guerra civile spagnola – tra il 1936 ed il 1939 - si contano, finora, 1903 beati e 11 santi uccisi in odio alla Fede.
Il 24 aprile 2021 Papa Francesco ha ricevuto in Udienza il Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi e ha deciso di estendere alla Chiesa universale il culto della Beata Margherita di Città di Castello, del Terz’Ordine dei Frati Predicatori, nata intorno al 1287 a Metola e morta a Città di Castello il 13 aprile 1320, iscrivendola nel catalogo dei Santi (Canonizzazione Equipollente). Grande festa quindi per la Chiesa di Città di Castello che "vive con immensa gioia e gratitudine al Signore la canonizzazione dell' amatissima beata Margherita, che ha vissuto proprio lì gran parte della sua vita fino alla morte".