San Giovanni Paolo II, il 20 settembre 1998, proclamava beato un avvocato lombardo morto ad appena cinquantacinque anni di età: Giuseppe Tovini.
Stamane Papa Francesco ha accettato la rinuncia presentata dal Vescovo di Ragusa, Monsignor Carmelo Cuttitta.
La Segreteria di Stato perde un pezzo, mentre la Segreteria per l’Economia diventa anche “Segreteria papale per le materie economiche finanziarie”. A partire dall’1 gennaio 2021, la Segreteria di Stato vaticana trasferirà tutti i fondi e proprietà immobiliari all’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica; quando questo non sarà possibile, farà una speciale delega alla stessa amministrazione; l’APSA, a sua volta, dovrà costituire un accantonamento di bilancio denominato “Fondi Papali”, in cui confluiranno l’Obolo di San Pietro, il Fondo Discrezionale del Santo Padre e i Fondi Intitolati. Tutte le donazioni, poi, saranno incluse in un Budget Generale della Santa Sede.
Nel Rione Campitelli di Roma c'è una meravigliosa Madonna col Bambino benedicente in braccio. Anche questa Madonnella è la testimonianza dei sentimenti di fede del popolo romano, opera ascrivibile al XIX secolo.L'autore è ignoto, probabilmente di scuola romana. Sia la Madonna che il Bambino sono coronati. Predominano i colori nero, rosso, bianco e azzurro.
Non solo l’anno dedicato a San Giuseppe, nel 150esimo dalla sua proclamazione a patrono della Chiesa. Per l'anno prossimo, il Papa annuncia un anno speciale di riflessione dedicato all'Amoris Laetitia, promulgata il 19 marzo di cinque anni fa.
Il Figlio di Dio ha voluto iniziare la sua missione di Salvatore all’interno di una famiglia, la quale non solo è la prima realtà che Gesù ha santificato con la sua presenza, ma anche luogo dove il Bambino Gesù, fragile, senza potere e minacciato ha trovato aiuto, cure e protezione. Erode cerca di ucciderlo. La famiglia è luogo di amore, di donazione e di trasmissione della vita Per quanto riguarda i figli è opportuno ricordare che i genitori non ne sono i proprietari.
Sono diversi gli anniversari di relazioni diplomatiche con la Santa Sede che non si sono potuti festeggiare a causa della pandemia del coronavirus, che ha cancellato eventi e reso difficile qualunque tipo di incontro. Una panoramica di questi anniversari, però, aiuta a comprendere come la Santa Sede sia ramificata e in che modo si siano sviluppate le sue relazioni diplomatiche in questi anni.
“Papa Francesco è felice, anche quest'anno, di unirsi a voi nel pensiero e nella preghiera. La situazione sanitaria non ha permesso questa volta tale raduno, ma avete mostrato creatività e immaginazione: sebbene dispersi, siete connessi in modo nuovo grazie ai nuovi mezzi di comunicazione. Il fatto stesso di incontrarsi, anche se in modo virtuale, mette sulla strada della speranza”. Lo scrive il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, nel messaggio inviato a nome del Papa, ai partecipanti al 43° Incontro Europeo animato dalla Comunità di Taizé, che si svolge dal 27 dicembre 2020 al 1° gennaio 2021 sul tema: “Sperare nel tempo favorevole e sfavorevole”, quest’anno online a causa della pandemia.
Santo Stefano “nel buio dell’odio fa splendere la luce di Gesù, anche la Chiesa non ha luce propria: prega per i suoi uccisori e li perdona. È il primo martire, cioè testimone, il primo di una schiera di fratelli e sorelle che, fino ad oggi, continuano a portare luce nelle tenebre: persone che rispondono al male con il bene, che non cedono alla violenza e alla menzogna, ma rompono la spirale dell’odio con la mitezza dell’amore. Questi testimoni accendono l’alba di Dio nelle notti del mondo”. Lo ha detto il Papa introducendo l’Angelus in occasione della festa di Santo Stefano, protomartire. L’Angelus è stato recitato dalla Biblioteca privata del Papa, per rispettare le disposizioni imposte per l’emergenza sanitaria.
“Aprite la porta al Signore che nasce e non abbiate timore di salire, un passo alla volta, tenendo la mano del fratello, sul monte del dolore dell’umanità per annunciare a tutti che il nostro Dio è ancora l’Emmanuele, è il Dio-con-noi”.
E’ il giorno di Natale, un giorno diverso da tutti i giorni di festa vissuti. E’ un Natale vissuto all’ombra della pandemia e in molti ci sentiamo smarriti, tristi, preoccupati. Allora, proprio adesso, immaginiamo di non essere più qui, nelle nostre città semideserte e blindate, ma in un luogo antico e lontano.
Il significato cristiano del Natale è un fatto storico: Gesù è esistito.
La nascita di Gesù è anche il modo in cui Dio ci offre la fraternità, “basata sull’amore reale, capace di incontrare l’altro diverso da me”, e che dovrebbe guidare i popoli e i governanti di tutte le nazioni in tutte le loro scelte: dalla cooperazione per affrontare la crisi sanitaria, con cure per tutti, all’attenzione per le persone più fragili, fino all’impegno per la pace nelle regioni più difficili del mondo.
“O Dio, che in modo mirabile ci hai creati a tua immagine, e in modo più mirabile ci hai rinnovati e redenti, fa che possiamo condividere la vita divina del tuo Figlio, che oggi ha voluto assumere la nostra natura umana” (Colletta).
Anticipata alle 19,30 per l’emergenza sanitaria provocata dalla pandemia di coronavirus, Papa Francesco ha presieduto la Messa della Notte di Natale all’Altare della Cattedra della Basilica Vaticana.
Roma, Santa Maria della Vittoria. Una delle più belle chiese della Capitale. L’ “Estasi del Bernini” avrà visto non si sa quante persone pregare, venire in questa chiesa per un saluto al Santissimo, o per semplice curiosità. La chiesa, così piccola che sembra una perla incastonata nei palazzi della roma umbertina. Siamo a due passi da Piazza della Repubblica.
In un messaggio di auguri per Natale inviato ai leader politici del Sud Sudan e firmato insieme al Primate Anglicano Justin Welby e al Moderatore della Chiesa Scozzese Martin Fiar, il Papa ha ricordato gli impegni assunti in Vaticano nel 2019 per l'attuazione degli accordi di pace.
"Grande è il mio dolore nel vedere la sofferenza e l’angoscia che soffoca l’innata intraprendenza e vivacità del Paese dei Cedri. Ancor più, è doloroso il vedersi rapire tutte le più care speranze di vivere in pace e di continuare ad essere per la storia e per il mondo un messaggio di libertà ed una testimonianza di buon vivere insieme; ed io che di vero cuore prendo parte, come ad ogni vostra contentezza, così anche ad ogni vostro dispiacere, sento nel vivo dell’animo la gravità delle vostre perdite, soprattutto quando penso ai tanti giovani cui viene tolta oni speranza di un miglior avvenire". Sono le parole del Papa contenute nella lettera inviata al popolo libanese in occasione del Natale.
Riprende l'approfondimento dedicato alle "Madonnelle Romane", che accompagnano da secoli cittadini di Roma e turisti lungo le vie della Capitale.
Una chiesa bizantina e un bagno rituale ebraico dell’epoca di Gesù. Due eccezionali scoperte archeologiche a Gerusalemme grazie alla collaborazione tra l’ Autorità israeliana per le antichità e lo Studium Biblicum Franciscanum.