“E’ venuto meno quel tessuto culturale unitario, che permetteva di riconoscersi e parlare una lingua comune, ampiamente plasmata dalla fede e dai valori che essa ispira. Oggi la situazione è davvero diversa e noi non siamo più gli unici che producono cultura, né i primi, né i più ascoltati. In un tale contesto pluralistico, che spesso finisce per considerare irrilevante la fede, sorgono le posizioni più diverse: ecco le reazioni esasperate di chi fatica ad accettare questa stagione e ha quasi bisogno di prenderne le distanze, invocando un impossibile ritorno indietro delle lancette della storia; ci sono, poi, le scorciatoie di quanti considerano ineluttabile la secolarizzazione della società: anche fra quanti si riconoscono cattolici, prevale spesso una religiosità debole, per cui del magistero ecclesiale si accetta solo ciò che è in sintonia con il proprio stile di vita. Mentre si riduce lo spazio d’incidenza delle istituzioni – tra cui la Chiesa – viene avanti anche una solitudine diffusa, che accompagna tante persone, le quali si sentono prive di riferimenti culturali e di alleanze educative su cui contare”. Lo ha detto il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, nella prolusione che ha aperto i lavori del Consiglio episcopale permanente.
Il cardinale Reinhard Marx, presidente della Conferenza Episcopale Tedesca e arcivescovo di Monaco e Frisinga, ha donato 50.000 euro alla nave salvataggio dell´associazione “United 4 Rescue”, armata dalla Chiesa Evangelica di Germania, allo scopo di salvare i migranti sul Mediterraneo.
Torna a casa il numero due della Congregazione delle Chiese orientali. L’arcivescovo Cyril Vasil, gesuita, dal 2009 segretario della congregazione, diventa Amministratore Apostolico sede plena dell’Eparchia di Kosice (sua città natale) per i cattolici di rito bizantino. Probabile fosse questo il tema dell’udienza privata che gli ha concesso Papa Francesco lo scorso 18 gennaio.
Papa Francesco ribadisce la sua condanna dell’antisemitismo, e sottolinea che “per affrontare il problema alla radice, dobbiamo anche impegnarci a dissodare il terreno su cui cresce l’odio, seminandovi la pace”. E il Papa punta il dito anche contro “il consumismo verbale” di oggi, con tante parole inutili sprecate mentre “il silenzio aiuta a conservare la memoria”.
Papa Francesco, nell'omelia odierna presso Casa Santa Marta, ricorda che essere un “buon cristiano” significa ascoltare ciò che il Signore dice sulla giustizia, sulla carità, sul perdono, sulla misericordia.
E' pronto il calendario 2020 delle visite promosse da Prato Cultura - ente della diocesi di Prato pensato per valorizzare il patrimonio storico artistico della Chiesa -insieme all’associazione ArteMìa, alla scoperta dei segreti della città.
È una Europa che deve respirare con due polmoni, che è chiamata a mettere in atto un “ecumenismo della riconciliazione” insieme ad un “ecumenismo della vita”, che sono pre-condizioni essenziali per arrivare alla piena unità. E mai come quest’anno la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani ha un senso profondamente europeo.
Giovanni Battista “è stato il primo testimone di Cristo. Dio lo aveva chiamato e lo aveva preparato per questo. Dopo il fatto del battesimo, il Battista non può trattenere l’impellente desiderio di rendere testimonianza a Gesù. Giovanni ha visto qualcosa di sconvolgente, cioè il Figlio amato di Dio solidale con i peccatori; e lo Spirito Santo gli ha fatto comprendere la novità inaudita, un vero ribaltamento. Infatti, mentre in tutte le religioni è l’uomo che offre e sacrifica qualcosa a Dio, nell’evento Gesù è Dio che offre il proprio Figlio per la salvezza dell’umanità”. Lo ha detto il Papa, stamane, nel corso dell’Angelus domenicale.
In questa domenica il Vangelo ci racconta di Giovanni il Precursore che vide Gesù venire verso di lui. La prima immagine di Gesù nel vangelo, dunque, è di uno che si fa vicino, viene incontro. Non è però ancora evidente chi Egli sia veramente. Giovanni è mandato come testimone per rivelare la vera identità di Cristo.
Il 18 gennaio 1919, don Luigi Sturzo diffondeva l’Appello ai Liberi e Forti, il manifesto politico che segnò la fine dell’assenza cattolica dalla scena politica dopo il non expedit e diede le linee guida di quello che doveva essere l’impegno dei cattolici in politica. E quell’impegno politico di don Sturzo, sottolinea il Cardinale Angelo Becciu, “ricorda ancora oggi che i cristiani devono sentire il dovere di partecipare attivamente alla vita della comunità, impegnandosi anche in politica”.
Dopo gli allarmi sulla cristianofobia in Europa, messi in luce dal rapporto dell’Osservatorio per le Discriminazioni e le Intolleranze Anti-Cristiane in Europa e da quello del Gatestone Institute, arriva, puntualissimo, il rapporto di Open Doors a ribadire che il cristianesimo è la religione più perseguitata al mondo. È un rapporto di cui la diplomazia vaticana deve tenere conto.
“Lungo la costa delle Marche, voi uscite con il buono e il cattivo tempo per prendere dal mare il necessario per vivere, con tanta passione, tanti sacrifici e anche qualche pericolo. E i vostri cari condividono le difficoltà e la precarietà che questo vostro genere di vita comporta”. Così il Papa stamane salutando una Delegazione di pescatori di San Benedetto del Tronto, ricevuta in udienza.
Una settimana durante la quale saranno molti i momenti comuni che coinvolgeranno le diocesi italiane. Da oggi al 25 gennaio si celebra in tutte le diocesi la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani sul tema “Ci trattarono con gentilezza” (At 28,2). Venerdì prossimo, Festa di San Francesco di Sales, la pubblicazione del Messaggio di papa Francesco per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali che si celebrerà nel mese di maggio e le iniziative sul tema.
Si entra e, in un primo momento, la sensazione è di trovarsi in una libreria come quelle che ormai sono in via di estinzione. Piccola, raccolta, ordinata, certo nulla a che vedere con le librerie delle grandi catene a cui ormai siamo assuefatti, ma piuttosto capace di resuscitare il ricordo di quei straordinariluoghi in cui si passavano molte felici ore della nostra adolescenza.
Venti minuti di colloquio, la speranza di una pace duratura nel Paese, lo scambio degli strumenti di ratifica in Segreteria di Stato che fanno entrare in vigore l’accordo con la Santa Sede: Felix Tshikenedi, presidente della Repubblica Democratica del Congo, incontra Papa Francesco mentre il suo Paese vive ancora un momento difficile.
Dame e Cavalieri dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro ripartono sempre dal Sepolcro vuoto, perché è da lì che “ha origine l’impegno di vita, di spiritualità, di vita sociale e di partecipazione alle necessità della Terra Santa. E questo sarà sempre il nostro punto di partenza e riferimento”. Lo ha detto il Cardinale Fernando Filoni, insediandosi il 16 gennaio come Gran Maestro dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Con la Lettera apostolica Aperuit illis del 30 settembre 2019 Papa Francesco ha istituito per tutta la Chiesa la Domenica della Parola di Dio, fissandola – secondo il Calendario liturgico romano – alla III domenica del Tempo Ordinario, momento particolarmente adatto "a rafforzare i legami con gli ebrei e a pregare per l’unità dei cristiani". Oggi, il nuovo evento, è stato presentato presso la Sala Stampa della Santa Sede, da Monsignor Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.
“Ci trattarono con rara umanità”. E' il tema scelto per la celebrazione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che si svolgerà dal 25 gennaio al 2 febbraio prossimi a Gerusalemme: quest'anno si inizia una settimana dopo la data ufficiale per la celebrazione dell’Epifania da parte dei cristiani armeni.
È l’ospitalità il tema della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani che comincia la prossima settimana. E Papa Francesco fa dell’ospitalità uno dei passi comuni nel cammino ecumenico, e lo sottolinea di fronte alla delegazione ecumenica che ogni anno dalla Finlandia arriva a celebrare Sant’Enrico, patrono della nazione.
Papa Francesco alla messa mattutina a Casa Santa Marta commenta il racconto evangelico della guarigione del paralitico compiuta da Gesù.