È tornato la scorsa settimana da una visita ufficiale in Giordania, dove ha potuto non solo parlare di cooperazione tra l’Europa e il piccolo Stato nel Medio Oriente, ma anche toccare con mano la situazione dei rifugiati cristiani. Jan Figel, inviato speciale dell’Unione Europea per la libertà religiosa, guarda con attenzione alla situazione del Medio Oriente, e cerca di implementare relazioni chiave con Paesi come la Giordania. Perché non si tratta solo di parlare del genocidio dei cristiani, ma anche di creare una nuova narrativa. Ne parla con ACI Stampa a margine di un simposio sulla libertà religiosa organizzato dalla rete internazionale di avvocati ADF International a Bruxelles dal 19 al 20 ottobre.
E’ con la consapevolezza di appartenere a un’unica Chiesa Universale e di condividere la medesima missione evangelizzatrice, che si è concluso l’incontro dei vescovi delle Chiese orientali cattoliche in Europa riuniti nell’anno della misericordia a Fatima (20-23 ottobre) insieme a rappresentanti di alcune Conferenze episcopali di Paesi occidentali (Francia, Germania, Italia e Portogallo) sul tema de La cura pastorale dei fedeli delle chiese orientali cattoliche nei Paesi dell’Europa occidentale.
E’ con un accorato appello alla comunità internazionale per la fine del conflitto in Ucraina e il ricordo dei cristiani perseguitati in particolare in Medio Oriente che il Patriarca di Lisbona, il Cardinale Manuel Clemente, ha aperto questo pomeriggio nella capitale portoghese l’incontro dei vescovi delle Chiese orientali cattoliche in Europa, alla presenza del Cardinale Leonardo Sandri.
Anders Arborelius è il primo vescovo cattolico svedese dai tempi della Riforma luterana. Nato in Svizzera nel 1949 da genitori svedesi, carmelitano, è stato nominato vescovo della diocesi di Stoccolma, la unica della Svezia, nel 1998 da Giovanni Paolo II.
I rappresentanti di 15 Chiese cattoliche orientali di Europa si riuniranno a Fatima dal 20 al 23 ottobre per la loro riunione annuale, quest’anno tutta dedicata alla cura pastorale dei migranti cattolici orientali.
Conclusa la seconda tappa del viaggio in Caucaso il Papa prepara la visita in Svezia per il 31 ottobre e il primo novembre.
In attesa della conferma della data del viaggio di Papa Francesco, in questi giorni è il segretario di stato vaticano che apre la strada come pellegrino a Fatima.
L'Assemblea Plenaria del CCEE si è conclusa ieri a Montecarlo. I Vescovi Europei hanno rinnovato i vertici per il prossimo quinquennio: il Cardinale Angelo Bagnasco, come noto, è stato eletto Presidente. Vicepresidenti il Cardinale Vincent Nichols e l'Arcivescovo Stanisław Gądecki.
È il cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della Conferenza episcopale italiana, il nuovo presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali europee.
Le Conferenze Episcopali Europee guardano agli altri continenti. Nel corso della plenaria che si tiene nel Principato di Monaco dal 6 al 9 ottobre, i lavori si sono concentrati anche sulla situazione dei cristiani in Europa e la Chiesa del mondo, con un particolare “focus” sui rapporti presentati da rappresentanti degli organismi ecclesiali continentali di Asia, Africa, America Latina e Oceania. E poi, un altro focus è stato dedicato alle attività delle istituzioni europee.
“Desidero esprimere vivo apprezzamento per il significativo contributo che il CCEE offre nella promozione di rapporti fraterni ed ecclesiali, che manifestano l’importanza della comunione e la gioia della fede. Incoraggio a proseguire con fiducia il cammino volto a rendere un servizio alle popolazioni del Continente, valorizzandone “i due polmoni”, quello orientale e quello occidentale. Sia vostra cura illuminare le coscienze dei credenti, offrendo loro criteri di giudizio e di discernimento, per non lasciarsi sviare da una cultura mondana”. Sono le parole che Papa Francesco ha fatto pervenire all’Assemblea Plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE) che s’incontra in questi giorni (dal 6-9 ottobre) nel Principato di Monaco su invito dell’arcivescovo locale, Mons. Bernard Barsi.
“In Europa manca il fondamento. Che il Cristianesimo sia la rivoluzione più grande che la storia abbia mai avuto non è un’affermazione da credenti, ma attestata da studiosi di diversa estrazione. Dove il Cristianesimo si offusca, si offusca l’umano: bisogna spogliarsi di quell’abito giacobino vecchio, terribilmente vecchio, ma che condiziona il cammino dei popoli”. Sono le riflessioni del Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il Cardinale Angelo Bagnasco, in occasione - la settimana scorsa - dell'incontro con la stampa al termine del Consiglio Episcopale Permanente.
A maggio Papa Francesco ha ricevuto il Premio Carlo Magno, una occasione per mettere al centro della riflessione l’ Europa. A fine agosto il Ratzinger Schulerkreis ha messo al centro del dibattito di nuovo l’ Europa. Intanto si dibatte sulla Brexit e sulle politiche di accoglienza. Ma davvero l’ Europa vive una crisi? E perché?
"Non c’è spazio per nessuna ipocrisia e tutti sono chiamati a collaborare. In nessun caso ci si può lavare le mani oggi in Europa: governi nazionali, autorità europee e la stessa società, così come le comunità religiose, tutti siamo in qualche modo coinvolti”. Così il Cardinale Arcivescovo di Zagabria, Jozip Bozanic, che ha aperto a Madrid i lavori dell’Incontro dei direttori nazionali per la pastorale dei Migranti.
E’ alla luce della riflessione avviata negli ultimi anni assieme a diversi organismi ecclesiali sulla risposta della Chiesa all’intenso flusso migratorio verso l’Europa, e cercando di integrarla alla riflessione della Chiesa nell’Anno della Misericordia, che si apriranno lunedì 26 settembre a Madrid i lavori dell’incontro annuale dei responsabili della pastorale per i migranti in Europa.
Arriva il secondo no alla risoluzione sulla maternità surrogata al Consiglio d’Europa. Ma, insieme al no alla risoluzione, è arrivato anche un risicatissimo sì alle raccomandazioni, che in genere vengono pubblicate perché collegate alla risoluzione. E così, il Consiglio d’Europa si troverà – in una data tra il 10 e il 14 ottobre – si troverà a votare delle raccomandazioni “monche” della risoluzione, che è stata invece bocciata.
Un “nuovo umanesimo europeo”, cui servono “memoria, coraggio, sana e umana utopia”: lo auspica Papa Francesco in un messaggio inviato al Cardinale Peter Erdo in occasione dell’Incontro delle Opere di Misericordia di oggi in Europa, organizzato dal Consiglio delle Conferenze Episcopali in Europa (di cui il Cardinal Erdo è presidente), che si tiene dal 15 al 18 settembre a Sarajevo.
Al termine della Messa con il Papa, l'Arcivescovo di Rouen Dominique Lebrun ha incontrato i giornalisti nella Sala Stampa Vaticana. Insieme al presule la sorella di Padre Jacques Hamel, il parroco di St Etienne de Rouvray ucciso da due jihadisti il 26 luglio scorso, e due fedeli in rappresentanza del laicato dell'Arcidiocesi.
Nell’Anno della Misericordia e proseguendo un cammino avviato insieme a diversi organismi cattolici europei, la Commissione CCEE Caritas in Veritate organizza in collaborazione con la Conferenza episcopale della Bosnia-Erzegovina un incontro sull’urgenza e l'attualità delle Opere di Misericordia oggi in Europa.
“Oggi il cristianesimo è diventata la religione più perseguitata”. Zoltan Balog, ministro ungherese delle Risorse Umane, ospiterà l’ufficio del sottosegretario di Stato che si occuperà dei cristiani perseguitati in Ungheria, che sarà occupato da Tamas Torok. Una decisione che il premier Viktor Orban ha preso dopo l’incontro annuale dei legislatori cattolici, che si è tenuto a Frascati nella scorsa settimana. L’incontro, strettamente riservato, ha visto la presenza di molti patriarchi cristiani del Medio Oriente.