Oggi è necessaria "una rievangelizzazione delle comunità cristiane in Europa". Lo scrive Papa Francesco nel Messaggio inviato al XIV Simposio Intercristiano, promosso dall’Istituto Francescano di Spiritualità della Pontificia Università Antonianum e dal Dipartimento di Teologia della Facoltà Teologica Ortodossa dell’Università Aristoteles di Salonicco.
Il rispetto, l'apprezzamento e la contemplazione del Creato sono una sollecitudine comune delle Chiese cristiane. Il Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa (CCEE) e la Conferenza delle Chiese Europee (CEC), in occasione della Giornata della Creazione, chiedono preghiere comuni e un rafforzamento del lavoro ecumenico per la cura della Creazione.
Mentre si sta mettendo a punto l’agenda autunnale di Papa Francesco in Svezia il programma della visita che si svolgerà tra il 31 ottobre e il primo novembre è quasi ultimato.
Sono stati solo 58 i sacerdoti ordinati in Germania nel 2015. I dati sono stati resi noti dalla Conferenza Episcopale tedesca in questa settimana, e sono solo gli ultimi arrivati a certificare la crisi della Chiesa di Germania. Una crisi che lo stesso Papa Francesco ha affrontato con toni critici durante la visita ad limina dei vescovi tedeschi il 20 novembre 2015.
Il sostegno della Chiesa cattolica nell’interpretare i passaggi più controversi del Corano è stato offerto negli scorsi giorni da un officiale vaticano molto ascoltato da Papa Francesco. L’arcivescovo Marcelo Sanchez Sorondo, Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze, che ha partecipato alla “meditazione per la pace” organizzata dalla Ong non violenta “L’arte del vivere” in Germania, lo scorso 5 agosto.
“Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano”. É stato questo un brano del Vangelo che la famiglia di padre Jacques Hamel ha scelto per i suoi funerali nella cattedrale di Rouen.
“Le Giornate Mondiali della Gioventù immettono nei movimenti ecclesiali, nei gruppi giovanili e missionari lo spirito del rinnovamento; i giovani diventano gli apostoli dei giovani. I giovani che partecipano alle Giornate Mondiali anzitutto si preparano insieme nella comunione della Chiesa locale e, al ritorno dall’incontro, immettono nelle comunità ecclesiali l’entusiasmo dell’esperienza dell’universalità e della vitalità della Chiesa”. Così il cardinale salesiano Tarcisio Bertone racconta la esperienza delle Giornate Mondiali della Gioventù.
La XXXI Giornata Mondiale della Gioventù è un incontro che non esisterebbe senza i volontari. Ed è per questo che Papa Francesco ha voluto incontrarli tutti alla Tauron Arena a Cracovia, insieme al Comitato Organizzatore e ai Benefattori di questa GMG 2016.
Prosegue la terza giornata di Papa Francesco a Cracovia per la GMG 2016. Nel pomeriggio il Pontefice visita l’Ospedale Pediatrico Universitario (UCH) a Prokocim, dove incontra 50 piccoli degenti insieme ai loro genitori. Noto per la qualità e l’efficienza delle sue cure, l’Ospedale di Prokocim è uno dei più importanti della Polonia. Tratta ogni anno circa 30.000 bambini ricoverati e 200.000 ambulatoriali e anche San Giovanni Paolo II lo visitò nel 1991.
Papa Francesco arriva in tram alla Cerimonia di Accoglienza, che come da tradizione, il giovedì, apre ufficialmente la Giornata Mondiale della Gioventù. Il luogo dove Francesco incontra tutti i giovani del mondo a Cracovia è il Parco Jordan a Blonia, una pianura di 48 ettari tanto caro a Giovanni Paolo II. Il Santo predecessore del Papa qui celebrò numerose Messe, è un ritorno nella terra di chi la GMG l’ha ideata nel suo cuore e poi l’ha concretamente realizzata.
C’è emozione e suggestione nell’arrivo del Papa nella Cattedrale di Cracovia. Tutto parla di Giovanni Paolo II, il Papa si ferma a pregare davanti alla tomba di san Stanislao e alle reliquie di San Giovanni Paolo II, il canto sale suggestivo da dietro l’altare, dal presbiterio dove sono raccolti i vescovi polacchi.
Dopo Rouen, la Giornata Mondiale della Gioventù deve “svolgersi con più energia, perché i giovani ci mostrino il cammino della nostra Chiesa”. Lo sottolinea monsignor Olivier Dumas Ribadeau, segretario generale della Conferenza Episcopale Francese, che da Cracovia lancia un messaggio per il futuro. Perché – afferma – “dobbiamo riconoscerci in questa nostra comunità, fissarci un orizzonte di pace, fratellanza, preghiera. Siamo radicati nella nostra fede in Cristo e crediamo che il male e la violenza non avranno l’ultima parola”.
La Polonia non si trova lungo la strada dei principali flussi migratori in Europa. Non ci sono connessioni dirette con le principali rotte di migrazione verso Europa (mediterranea orientale, centrale e occidentale) che attraversino il territorio polacco. Esiste la cosiddetta rotta orientale europea che non è molto attiva e ha piuttosto impatto locale.
In una intervista alla Schwaebishe Zeitung, l’arcivescovo Georg Gaenswein, prefetto della Casa Pontificia, ritorna sul problema della “tassa sulla Chiesa in Germania” e lo definisce “un serio problema”. Si tratta di un tema affrontato a più riprese, anche sotto il Pontificato di Benedetto XVI, e che si collega direttamente al calo di partecipazione dei fedeli alle attività della Chiesa. Ma si collega anche all’ “agenda della misericordia” della Chiesa tedesca, che da alcuni osservatori è vista come un modo per far sentire quante più persone possibile incluse nell’alveo della Chiesa cattolica.
Un progetto musicale solidale, per far risuonare attraverso la musica le parole “integrazione”, “tolleranza”, “non violenza”. E’ "Un Bacio per il Mondo", che porterà il messaggio della Nona Sinfonia di Beethoven all’interno di un campo per i rifugiati ad Amburgo (Germania) in occasione di un esclusivo concerto che si svolgerà una sola volta.
È il Paese delle grandi cattedrali che guardano verso il cielo, e un baluardo di resistenza cattolica circondato dalla secolare Francia e dal mondo protestante fiammingo. Ma da tempo il Belgio ormai vive una ondata di secolarizzazione che non colpisce solo il cattolicesimo, ma anche tutte le altre religioni. Una ondata si è recentemente concretizzata nei “corsi di cittadinanza”, destinati a tagliare le ore di religione a scuola, con l’obiettivo di rendere “neutrali” gli insegnanti della materia.
Una lettera per celebrare quello che “può giustamente essere chiamato padre dei poveri”. Lo scrive Papa Francesco al Cardinal Dominik Duka, arcivescovo di Praga ed inviato speciale del Papa alla Solenne Celebrazione Eucaristica del 9 luglio a Szombathely, in Ungheria. L’occasione è il 1700esimo anniversario dalla nascita di San Martino di Tours, nato in quella regione ungherese.
Misericordia e solidarietà, ne parleranno i segretari generali delle Conferenze episcopali europee a Berlino dal 30 giugno: tre le prospettive, accoglienza, integrazione, e sinodalità.
Istanbul ha un nuovo vicario apostolico, padre Ruben Tierrablanca, e nella Messa di ordinazione episcopale il Cardinal Leonardo Sandri passa in rassegna l’impegno che aspetta “il piccolo gregge” della Chiesa in Turchia: l’impegno per la pace, l’impegno per l’ecumenismo, l’impegno per il dialogo.
“Non si diventa sacerdoti per “amministrare” o per “gestire”, né per un tornaconto personale, bensì per dispensare la vita soprannaturale, che viene da Dio solo; ecco la ricchezza della vocazione sacerdotale. Il sacerdote custodisce i fedeli che gli sono affidati, li mantiene in salute nella fede e, nel contempo, non si stanca di uscire a cercare le altre pecore, quelle che per le più diverse ragioni si sono allontanate”.