In una lunga intervista alla Radio Vaticana il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin ha tracciato un bilancio del suo viaggio in Russia compiuto negli ultimi giorni.
Un incontro fraterno quello di ieri pomeriggio nella capitale russa tra il Patriarca di Mosca Kirill e il Cardinale Parolin, Segretario di Stato.
Prosegue la visita del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, a Mosca. Questa mattina l'incontro con il ministro degli Esteri russo Lavrov. Al centro del faccia a faccia numerosi temi, su tutti la crisi ucraina.
Quella che il Cardinale Pietro Parolin inizierà dopodomani non sarà la prima visita di un Segretario di Stato della Santa Sede a Mosca. Ci sono infatti i precedenti di due dei suoi tre immediati predecessori: il Cardinale Agostino Casaroli, nel 1988, e il Cardinale Angelo Sodano, nel 1999.
“I più vivi sentimenti di cordoglio” e “la preghiera per la pace e la serenità di tutti. Affidiamo le vittime alla misericordia di Dio e assicuriamo le nostre preghiere per i feriti e per il conforto delle famiglie tanto duramente colpite”. Così il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa, in un messaggio di cordoglio inviato al Cardinale Juan José Omella Omella, Arcivescovo di Barcellona, e al Cardinale Ricardo Blázquez Pérez, Arcivescovo di Valladolid e Presidente della Conferenza Episcopale Spagnola, dopo la strage di Barcellona.
Dopo la prima dichiarazione di ieri affidata al Direttore della Sala Stampa Vaticana Greg Burke, Papa Francesco ha inviato - tramite il Cardinale Parolin, Segretario di Stato - un telegramma di cordoglio all’Arcivescovo di Barcellona, Cardinale Omella, in seguito alla strage terroristica di ieri.
Oltre al Papa anche la Conferenza Episcopale Spagnola ha espresso il proprio cordoglio per l’attentato terroristico “tragico ed esecrabile” che ieri ha insanguinato Barcellona.
E' passato un anno, esattamente un anno, dall'assassinio da parte di due terroristi islamici di Padre Jacques Hamel, il sacerdote di 85 anni sgozzato durante la celebrazione della Messa nella sua chiesa di St Etienne St-Etienne-du-Rouvray.
“Avanzate nella peregrinazione della fede come fece Maria. Aprite come lei il vostro cuore interamente alle cose del Signore...Non è forse permeato questo santuario di Maria dal desiderio ardente di innumerevoli pellegrinaggi per l’esperienza della presenza di Dio in questo mondo?”
Lourdes per tutti. E’ il nome del progetto che l’Opera Romana Pellegrinaggi ha messo in campo per rendere ancora più accessibile il pellegrinaggio nella località mariana francese.
“É fondamentale che la paura di non essere accettati o il desiderio di piacere agli altri non ci derubano della nostra missione profetica”. Anton Ziolkovsky, segretario esecutivo della Conferenza Episcopale Slovacca, delinea così con ACI Stampa le sfide della Chiesa in Europa. Lo fa al termine di un incontro dei segretari generali delle Conferenze Episcopali Europee, organizzato dal CCEE, che si è tenuto a Bucarest dal 30 giugno al 3 luglio.
Era nato a Breslavia - attualmente in Polonia - il giorno di Natale del 1933 il Cardinale tedesco Joachim Meisner, Arcivescovo emerito di Colonia, morto oggi ad 84 anni.
È la prima cerimonia di beatificazione in terra lituana. Teofilo Matulionis (1873- 1962), vescovo lituano, perseguitato dai comunisti, visse a cavallo di due guerre e la rivoluzione bolscevica. Fu lui a dare linfa e vita ad una Chiesa perseguitata come quella lituana.
Nessuna presa di posizione politica, ma un impegno deciso a favore dell’accoglienza in una opinione pubblica divisa: Péter Szőke, della Commissione Giustizia e Pace della Conferenza Episcopale Ungherese, spiega così la situazione immigrazione nel suo Paese.
“La gioia di questo giorno è velata dal nuovo attacco terroristico a Londra, con vittime innocenti, ma anche dal grave episodio di panico a Torino che ha causato una folla di feriti. Per tutti preghiamo perché il Signore Gesù doni la sua pace e susciti propositi di pace”. Lo ha detto ieri nell'omelia di Pentecoste l'Arcivescovo di Genova e Presidente del CCEE, il Cardinale Angelo Bagnasco, commentando l'ennesimo attentato terroristico in Gran Bretagna.
È la prima volta per la Scandinavia. Un cardinale non c'è mai stato in queste terre sconvolte dalla tempesta della riforma e oggi periferia del mondo cattolico e anche frontiera della immigrazione.La notizia arriva alla fine della messa delle domenica quella principale con tutta la comunità della parrocchia dei gesuiti a Uppsala. Stupore, gioia, incredulità sono le prime sensazioni. Poi inizia la tempesta di telefonate. Radio e TV si scatenano perchè per la Svezia è davvero un evento. In poco tempo la radio nazionale è in diretta. La Svezia laica cerca di capire che cosa vuol dire essere cardinale.
Il quinto discorso sull’Europa del suo Pontificato, Papa Francesco lo terrà tra il 27 e il 29 ottobre, al Forum “Ripensare l’Europa” organizzato dal COMECE. I vertici della Commissione delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea che si occupa appunto del rapporto con le istituzioni EU, sono stati martedì 16 maggio in una udienza privata da Papa Francesco, tenuta eccezionalmente nel pomeriggio nella Domus Sanctae Marthae.
Il primo passo per rievangelizzare l’Europa? È quello di porsi la domanda della fede, perché “vivere come se Dio non ci fosse è la premessa per qualunque deriva etica, culturale, antropologica. È la premessa per una cultura della morte”. Lo afferma il Cardinale Angelo Bagnasco, presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, incontrando i giornalisti dopo l’udienza che la nuova presidenza del CCEE ha avuto con il Papa Francesco.
Se c’è una Chiesa greco-cattolica, di rito bizantino, ma fedele a Roma, lo si deve a lui. È per questo che San Giosafat è sepolto in Vaticano. Ed è per questo che, il prossimo 25 giugno, i fedeli greco cattolici sono attesi numerosi per un pellegrinaggio che lo celebrerà.
“La nostra democrazia non si trasformi in una società violenta. La dignità della nostra società si riconosce dal rispetto dei più deboli dei suoi membri, dall’inizio della loro vita sino alla loro fine naturale. Una società viva riposa necessariamente sulla ricerca del bene comune e la messa in opera di mezzi di solidarietà efficaci”. Così una nota dei Vescovi francesi - a firma del Segretario Generale Monsignor Olivier Ribadeau Dumas - diffusa alcuni giorni fa in vista del ballottaggio presidenziale di domenica prossima tra il liberale di sinistra Emanuel Macron e la leader del Front National Marine Le Pen.