Ieri i muezzin sono tornati a chiamare i fedeli di minareti di quella che ora è “La Grande Moschea di Hagia Sophia”. E risuonato l’adhan, l’invito musulmano alla preghiera dai quattro minareti, costruiti dopo la conquista di Costantinopoli del 1453.I mosaici dei pavimenti erano coperti da tappeti blu e quelli delle pareti da tendaggi.
Il 9 maggio 1898 un ragazzo veste l'abito cappuccino, davanti alla comunità dei Frati Minori Cappuccini delle Marche. Il suo nome è fra Serafino da Pietrarubbia.
Don Antonio Ruccia è il parroco della chiesa di San Giovanni Battista nel quartiere Poggiofranco a Bari. La mattina del 19 luglio sente il suono del suo telefonino collegato alla culla termica che aveva fatto installare fuori alla porta della sua parrocchia nel 2014, proprio per accogliere quei neonati che i genitori naturali decidono di non tenere. Capisce immediatamente cosa significhi quel suono e si precipita fuori. Il neonato abbandonato è Luigi, uno scricciolo di 10 giorni, che indossa una tutina bianca e azzura. “Lui è Luigi, ditegli che lo ameremo per sempre”, recita il messaggio lasciato da chi, probabilmente, ha pensato di non poter crescere quel figlio. Una storia di amore e di dolore, un racconto intenso, che esprime a chiare lettere il dramma di chi non riesce a prendersi cura dei propri figli. Ma un racconto che ci parla anche della genialità di un parroco che installa culle termiche per cercare di dare una "speranza alla vita". ACI stampa ha raccolto le emozioni di Don Antonio Ruccia:
Entrando nella chiesa di San Bernardo alle Terme, a Roma, ci si imbatte nella tomba di padre Jean Baptiste de la Barriére.
"Fra i beni del matrimonio occupa il primo posto la prole. E veramente lo stesso Creatore del genere umano, che nella sua bontà volle servirsi degli uomini come ministri per la propagazione della vita, questo insegnò quando nel paradiso, istituendo il matrimonio, disse ai progenitori e in essi a tutti i coniugi futuri: crescete e moltiplicatevi e riempite la terra". E' quanto ricorda Papa Pio XI nell'enciclica Casti connubii, pubblicata esattamente 90 anni fa e dedicata al matrimonio cristiano.
Il venerabile padre Giovanni Leone Dehon (1843-1925) è stato il fondatore dei Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù.
Dagli aiuti a seguito del Ciclone Idai nell’Africa del Sud al contrasto dell’undicesima epidemia di Ebola in Repubblica Democratica del Congo. Dal supporto ai rifugiati Rohingya in Myanmar, agli aiuti inviati a Venezuela e nella striscia di Gaza. Il rapporto annuale di Caritas Internationalis si presenta come una sorta di bollettino di solidarietà. Lì dove c’è una emergenza, qualcuno dei 162 membri della federazione è lì, ad aiutare. Caritas Internationalis è il braccio dell’impegno della Chiesa per i più deboli.
Il 16 maggio 1920 con la Bolla "Divina disponente" Papa Benedetto XV proclamava Santa Giovanna d'Arco.
“Penso che Castel Gandolfo abbia esperienza nell’offrire una buona permanenza ai Papi. Allora possiamo essere sicuri che lo si ripeterà anche quest’anno. E già l’undicesimo anno della mia permanenza estiva a Castel Gandolfo. Tutti e due abbiamo qualche esperienza: gli abitanti di Castel Gandolfo ed il Papa”.
Sarà il 7 novembre che il Consiglio Compito di Stato del Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM) si riunirà per eleggere il Gran Maestro o il Luogotenente di Gran Maestro. Dopo la morte improvvisa di Fra’ Giacomo dalla Torre del Tempio di Sanguinetto lo scorso 29 aprile, nel mezzo di una riforma ancora incompleta, lo SMOM si trova così a dover cominciare le procedure per una nuova fase. Alcuni sperano che la riforma sarà finalizzata prima dell’elezione. Da vedere se ci si riuscirà.
“La rinnovata glorificazione di Carlo, modello del gregge e dei pastori nei tempi moderni, propugnatore e consigliere indefesso della verace riforma cattolica contro quei novatori recenti, il cui intento non era la reintegrazione, ma piuttosto la deformazione e distruzione della fede e dei costumi, riuscirà dopo tre secoli per tutti i cattolici di singolare conforto ed istruzione, come di nobile incitamento a tutti per cooperare strenuamente all'opera che tanto Ci sta a cuore della restaurazione di tutte le cose in Cristo”. Così Papa Pio X ricordava il terzo centenario della canonizzazione di San Carlo Borromeo, nella enciclica Editae Saepe, pubblicata esattamente 110 anni fa.
Nella terza domenica di luglio, la Chiesa ricorda la solennità del Santissimo Redentore. Momento importante e degno di particolare gioia, evidenziato nel calendario proprio della Congregazione del Santissimo Redentore.
“Il Regno dei cieli si può paragonare…”. Così inizia il brano di Vangelo di oggi. L’espressione “Regno dei cieli, Regno di Dio” è un tema centrale dei vangeli. Cosa significa? Esso non è una cosa e neppure un luogo, ma si identifica con la persona di Cristo. Pertanto, Gesù identificando se stesso con il “Regno” intende rivelare che in Lui Dio è presente in mezzo agli uomini, che Egli è la presenza di Dio e che il luogo dove cresce e opera il Regno, che è Cristo, è il cuore dell’uomo.
Sant'Agostino, in una delle sue moltissime Lettere, osserva come non esiste nulla di più lieto e fruttuoso che lodare Dio. Il santo che, per un dono eccelso, era passato dal mondo alla Fede, con una vita di pietà e di amore, per tutto il corso della sua esistenza, renderà lode a Dio. Dietro al suo esempio, un giovane professo agostiniano, riserverà a Dio, lo stesso culto, partendo da una diversa esperienza umana. Il suo nome è Andrea Tonda.
Il rapporto tra i Papi e il loro seminario è sempre stato molto stretto, tra i suoi ex alunni, il Pontificio Seminario Romano Maggiore annovera cinque Papi. Giovanni XXIII è stato il primo a essere proclamato beato.
Viene chiamato anche “abitino”, il famoso “scapolare”: composto da due pezzi di stoffa marrone legati da cordicelle o nastri, che poggiano sulle spalle. Da questo, appunto, il termine “scapolare”, dal suo appoggiarsi su questa parte anatomica, appunto le scapole. In un primo momento, era nato come parte dell’abbigliamento dei contadini. Di seguito, è divenuto “accessorio di abbigliamento” (definiamolo così) per i religiosi, divenendo - in pratica - un grembiule usato per non sporcare l’abito. Ma rimane, e rimarrà - per sempre - come l’“abito della Madonna”, o meglio, come “l’abito per avere la sua particolare protezione”. E, a questa tradizione è legato inesorabilmente l’Ordine dei Carmelitani. Ma non solo: anche “il popolo di Dio” – quello dei semplici laici – col tempo desiderò di esserne rivestito per partecipare agli stessi privilegi. Fu così che nacquero le “Confraternite del Santo Scapolare”.
A Zalegerszeg arrivò come sacerdote e insegnante di religione. Lì fu arrestato durante il periodo della Repubblica Sovietica di sinistra. Lì tornò dopo l’arresto nel 1919. E lì fece costruire una chiesa, scuole e case di riposo per anziani, e fondò case di riposo per anziani. Insomma, il legame del Cardinale Josef Mindsznety con questa cittadina dell’Ungheria occidentale era fortissimo. E questa cittadina ha deciso di stabilire il Mindszentynaeum, un museo dedicato al cardinale apostolo della Chiesa del silenzio, e anche di istituire un pellegrinaggio a suo nome.
Sant'Agostino è stato uno dei più grandi padri della Chiesa. Il suo insegnamento fatto di fede ed amore è filtrato, lungo i secoli, nel molto bene compiuto oltre che nei suoi Scritti.
Essere accanto a un grande pontefice, segna in maniera profonda la vita. Nello sguardo di Monsignor Ptasznik - nei suoi ricordi dei circa dieci anni vissuti in Segreteria di Stato vaticana assieme a Giovanni Paolo II - si percepisce un carico di emozioni, di sentimenti che è difficile descrivere aparole. Dieci anni che lo hanno visto quotidianamente accanto a Wojtyla per la stesura di encicliche, documenti, omelie. “L’esperienza più importante della mia vita. Un’esperienza unica, irripetibile”, così la definisce Ptasznik.
La formazione dei giovani nel Seminario Romano ha ovviamente seguito i tempi, le scuole e anche le mode pur nella fedeltà dottrinale e magisteriale al Papa.