Salendo per la strada che costeggia il colle Celio, a Roma, si scorge in alto sulle mura di destra, sopra la porta della chiesa di San Tommaso in Formis, un mosaico che rappresenta il Cristo che tiene nelle mani due persone poste in schiavitù.
Nell’episodio di questa domenica emerge un cammino che il Signore fa compiere a dieci lebbrosi. Innanzitutto, egli si accosta a loro. Con questo atteggiamento intende dimostrare che per lui non esistono persone da evitare o da escludere o da emarginare, come accadeva per i malati di lebbra. Cristo Gesù è venuto per guarire, per salvare, per donare la vita. Perché questo miracolo possa accadere è necessario riconoscere la nostra miseria: Gesù, maestro, abbi pietà di noi. Questa invocazione è entrata nella santa Messa e ci ricorda che la salvezza viene solo dal Signore.
Ordinato sacerdote cattolico nel 1847, dopo un breve tempo di studio a Propaganda Fide in Roma, Newman fondò l’Oratorio di San Filippo Neri a Birmingham.
Dopo gli studi nel Trinity College a Oxford, Newman fu eletto Professore dell’Oriel College e divenne ministro anglicano e più tardi vicario di St. Mary’s, la chiesa dell’Università di Oxford.
Un anno fa, la domenica del 14 ottobre 2018, durante il Sinodo dei Vescovi consacrato ai giovani Francesco ha voluto celebrare una Messa con la canonizzazione di sette beati. Un anno fa, la canonizzazione di Nunzio Sulprizio: santo dei giovani
Il 13 ottobre 2019 il Santo Padre dichiarerà santo uno dei più grandi pensatori cristiani dell’epoca moderna: John Henry Newman. Il noto Teologo inglese previde molte delle sfide del nostro tempo e si impegnò con coraggio e umiltà a servire la causa della Verità.
Il 1° agosto scorso, nella comunità di Albiate (MB), è spirato padre Antonio Canavesi (1936-2019). Aveva 83 anni. Sacerdote e religioso betharramita, nella sua vita di strada ne aveva percorsa tanta, per portare la Parola del vangelo sulle vie dell'uomo.
La richiesta dei discepoli di questa domenica: “Signore aumenta la nostra fede!” è la nostra stessa invocazione. Anzi potrebbe diventare una stupenda giaculatoria da rivolgere al Signore lungo la nostra giornata: quando ci troviamo in qualche necessità materiale o spirituale; quando avvertiamo la presenza del pericolo; quando ci vediamo deboli di fronte al dolore; quando sperimentiamo un senso di fallimento nell’apostolato; quando sembra che le anime non rispondano alla grazia del Signore; quando ci troviamo in adorazione davanti al Tabernacolo.
San Francesco di Assisi (1191-1226), con il proprio modo di essere, ha portato la fresca brezza del vangelo nel mondo. Nel corso della propria esistenza ha sofferto pur di seminare la parola del vangelo nella propria realtà. Con tale ansia e fedeltà all'invito ricevuto dal Cristo, il santo si recò anche in Palestina ed Egitto pur di consegnare questo messaggio di pace e di fratellanza all'umanità.
Parlando con i membri del Dicastero per la Comunicazione, Papa Francesco ha fatto riferimento a lui, come esempio di testimonianza. Ma Sigitas Tamkevicius, gesuita di 80 anni, arcivescovo emerito di Kaunas, tutto si aspettava tranne di essere creato cardinale. La sua era stata una presenza silenziosa alle spalle di Papa Francesco, mentre il Papa, a Vilnius, visitava quella che era stata la prigione del KGB. E in quella prigione c’era stato anche lui, giovane sacerdote, per il suo lavoro di denuncia del sistema sovietico. Così, c’era anche Tamkevicius nel piccolo seguito che accompagnava Papa Francesco. E Papa Francesco se ne è ricordato nel momento di scegliere i nuovi cardinali.
San Giovanni Paolo II lo ha indossato nelle giornate più fredde, durante le udienze all’aperto, quando era Papa. Ed ora il suo soprabito bianco potrà essere ammirato messo su tra le montagne abruzzesi dall’Associazione Culturale San Pietro alla Ienca.
Il beato Gabriele Allegra è ricordato dalla Chiesa per quel suo fascino spirituale che irradiava gioia in chi lo incontrava. Santità, umiltà e vicinanza al cuore di molti fratelli erano il segreto di questo piccolo sacerdote francescano, innamorato di Dio.
La risposta è Cristo. Lo dice la teologia di Joseph Ratzinger / Benedetto XVI, tutta centrata sulla verità. E lo dicono, seguendo il maestro, i suoi allievi, i membri del vecchio e del nuovo Schuelerkreis, che per la prima volta prendono parola a Roma in un simposio pubblico, con una dichiarazione finale sul sacerdozio.
Gesù, in questa domenica, racconta una parabola che ha come protagonisti un uomo ricco - la cui unica occupazione sembra essere quella di festeggiare, divertirsi e godere - e un uomo povero, affamato e ammalato. Si tratta, però, di due situazioni che non durano per sempre perché sopraggiunge la morte che pone fine alla vita di entrambi. Dopo la morte la loro condizione cambia radicalmente, viene capovolta: il povero viene portato “dagli angeli nel seno di Abramo” cioè vive eternamente nella consolazione e nella gioia frutto dell’abbraccio amoroso della Santissima Trinità, mentre il ricco viene gettato nell’inferno dove subisce terribili patimenti e tormenti.
Dice il Cardinale Robert Sarah: il sacerdote è “il dono più generoso che Dio abbia fatto all’umanità”, con la sua possibilità di consacrare l’Eucarestia che però è efficace solo se accetta di essere crocifisso.
Il 29 settembre 1624 spirava, poverissimo ma felice in Dio, San Simone Rojas. Leggere la sua vita affascina: fu un uomo di un'umiltà e di una povertà estrema, pur vivendo alla Corte della Regina di Spagna. Nulla lo fermò: ne prove ne tanto meno quel secolo, non propenso alle austerità ed alla preghiera, bensì alla vita avventurosa e leggera.
I santi sono persone straordinarie e ciò nasce dalla loro umanità, unita a quell'indefinito che è lo spirito di Dio, che abita la loro esistenza. Così è stata la vita del beato Gaspare Stanggassinger: una vita ordinaria, senza nulla di straordinario, se non la propria ordinaria santità.
C’è un uomo che andrebbe ricordato in maniera particolare il 29 settembre, Giornata del Migrante e del Rifugiato. È un uomo che ha dedicato ai migranti la sua vita, ha coordinato gli sforzi della Chiesa del secondo Dopoguerra nell’aiutarli, e ha fondato l’International Catholic Migration Commission. Quest’uomo è James J. Norris, da tutti chiamato “il perfetto gentiluomo di Dio”.
La stragrande maggioranza della gente, si parla addirittura del 90%, vive in povertà; oltre il 25% della popolazione mangia un pasto al giorno e più della metà dichiara che si sveglia affamata.
Raccontare la vita di un giovane è sempre motivo di gioia, soprattutto se questa si è distinta per amore al Signore e santità. Così è stata la vita di Fra Luigi Maria Lo Verde.