La Chiesa Ortodossa Ucraina è davvero realtà: il 30 gennaio si è registrata tra le confessioni religiose del Paese, e il 3 febbraio si è tenuta la cerimonia di intronizzazione del metropolita Epifaniy, che non prende il titolo di Patriarca, ma quello di Primate. Ma in che modo la presenza di una Chiesa nazionale ortodossa ucraina colpisce la comunità cristiana, e in particolare la comunità greco-cattolica? Quali le sue sfide?
“Dopo più di mille anni la Diocesi di Amantea ha di nuovo un vescovo. Dal 1094 non era più diocesi territoriale e non avevamo più un vescovo. Abbiamo avuto un vescovo tutto nostro in dono dal Papa, lo abbiamo accolto con un grande festa e abbiamo deciso di dargli un aiuto concreto per la sua missione”.
Che le attività della sinagoga di Dubai siano divenute pubbliche non è per niente scontato. Perché, per quanto gli Emirati Arabi Uniti siano un Paese della tolleranza e la piccola comunità ebraica non abbia mai avuto problemi, c’era sempre stata una certa discrezione, dovuta al fatto che in molti, negli Emirati Arabi, fossero filo palestinesi, e poi anche ai rapporti tra Emirati Arabi Uniti e Israele.
Alla Giornata Mondiale della Gioventù a Panama c’è anche una volontaria che ha partecipato alla stesura del documento finale del Pre-Sinodo. È una continuità imprescindibile quella del Sinodo dei vescovi – per la prima volta sui giovani - e l’incontro mondiale della gioventù. Letizia Schafer è la volontaria che si occupa dei social media per la GMG 2019 e Papa Francesco stesso ha celebrato il suo matrimonio. ACI stampa l’ha intervistata a Panama:
Gesù per circa 30 anni ha condotto una vita nell’anonimato e nella banale quotidianità, che si esprime, come per la maggioranza degli uomini, in giorni, mesi, anni sempre uguali. Agli occhi dei suoi concittadini l’esistenza di Cristo appare simile a quella di un qualsiasi operaio del suo tempo. Si tratta di una cosa straordinaria: il Figlio di Dio, Dio Lui stesso e Creatore dell’Universo, ha vissuto, quasi sfuggendo allo sguardo del mondo, una vita di santità in nessun modo straordinaria, fatta di attesa, di obbedienza, di rispetto della vita sociale, liturgica e di pietà della sua comunità. In questa “ferialità” noi abbiamo la prova dell’umiltà della divinità del Signore.
Erano 25.000 i giovani di tutto il mondo che hanno partecipato all’Incontro vocazionale dei Neocatecumenali a Panama. Tantissime nuove vocazioni sono nate in questa ricca e intensa 34esima Giornata Mondiale della Gioventù.
Quando Fidel Castro prese il potere nel 1959, i beni delle chiese furono sequestrati, i missionari espulsi. Poi, le cose migliorarono, gradualmente, fino a che furono possibili persino i viaggi di tre Papi, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e due volte Papa Francesco. Ma da allora ad oggi non erano state costruite nuove chiese. Fino ad oggi.
Descrivere l'esistenza di un uomo è una delle attività più difficili da compiere. Ciò in quanto la vita , alle volte, si manifesta in maniera davvero inaspettata. E quella di padre Luigi Pinamonti ha avuto una parentesi non preventivabile che ne ha evidenziato la tempra di autentico religioso e vero figlio di Pio Bruno Lantieri (1759-1830), fondatore dei PP. Oblati.
L’evangelista S. Luca è preoccupato di dirci che il contenuto dei Vangeli, compreso il suo, sono “gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi”. I Vangeli, dunque, non raccontano miti, favole, ma eventi storici nei quali si realizzano le promesse di Dio. Proprio per questo motivo egli ha analizzato criticamente tutte le fonti che gli erano accessibili e ne ha scritto un resoconto ordinato per dare un fondamento certo alla nostra fede.
Il primo giorno della visita del Papa a Panama, un istante è stato immortalato nei cuori di milioni di persone: il momento in cui Papa Francesco dalla sua papamobile ha dato la sua benedizione a un giovane, tra tantissimi fedeli, sulla sedia a rotelle.
L'esistenza di un uomo è fatta di sogni, speranze, prospettive. Spesso non la si comprende se non guardando ad un disegno più vasto, nel quale questa si è sviluppata. E la vita dei santi, non è dissimile da ciò. Essa è fatta di questi elementi, illuminati dallo sguardo di Dio che indica una strada, forse non facile, ma piena di bellezza, in quanto ricolma di Dio. Così è stata la vita di Antonio Maria Claret.
Per molti ragazzi della diocesi di Roma non è stato possibile partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù di Panama, a causa del periodo scelto – tempo di esami all’università - e del costo notevolmente elevato. Ma tutto ciò non ha scoraggiato il responsabile della Pastorale Giovanile di Roma, Don Antonio Magnotta, che ha inventato un modo per far partecipare i ragazzi alla Veglia finale con Papa Francesco in diretta con Panama. Don Antonio ha raccontato l’iniziativa ad ACI Stampa in questa intervista:
È un luogo di passaggio e di confine. Fu la via nuova per andare in Sudamerica, battuta dagli spagnoli che dalla California fecero partire la colonizzazione del Sudamerica, insieme alle rotte Nord Sud che portavano l’oro. È, oggi, la sede di una Chiesa giovane, che pure è considerata tra le più antiche di America. La Chiesa di Panama, come il Paese in cui è stabilita, porta in sé il fascino della storia e le sfide del futuro.
Un gruppo di padovani salperà, il 21 gennaio, con destinazione la Giornata mondiale della gioventù di Panama. È tanto l’entusiasmo. Sono circa 44 le persone provenienti da varie parrocchie, e pure dalle Diocesi vicine, e 42 di Campagnola. Don Paolo Zaramella, direttore dell'Ufficio della Pastorale Giovanile di Padova ha raccontato ad ACI Stampa le emozioni, i sentimenti dei suoi ragazzi pronti a partire.
Panama fu visitata per la prima volta nel 1501, da Rodrigo de Bastida e Vasco Núñez de Balboa. Nel 1502, vi andò Cristoforo Colombo, che voleva fondarvi la città “Santa Maria di Belen”. Ma è solo nel 1513 che Núñez de Balboa alza lo sguardo, e da un punto di vista privilegiato vede “il mare del Sud”. È l’Oceano Pacifico. Ed è la scoperta di questo nuovo orizzonte che fa la fortuna di Panama.
Tutto pronto o quasi per la spedizione italiana per la GMG di Panama: circa 900 i giovani ragazzi che partiranno alla volta di Panama. Tra questi, sono circa 60 i ragazzi che si muoveranno dall’Umbria. Don Riccardo Pascolini, della Pastorale Giovanile di Perugia, li ha preparati e motivati. ACI Stampa lo ha intervistato:
Non c’era la Chiesa Ortodossa Russa, che ha lasciato il tavolo in seguito alla disputa sull’autocefalia ucraina. Ma, nonostante il contesto fatto di “luci ed ombre”, il Comitato di Coordinamento della Commissione Mista Internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa si è riunito, ha discusso due documenti, ha deciso di andare avanti sulla compilazione di uno, dedicato a Primato e Sinodalità nel Secondo Millennio, rimandando ad un secondo momento la discussione sull’altro documento, intitolato Verso l’unità della fede: questioni teologiche e canoniche.
Si chiamavano Berardo, Pietro, Ottone e Adiuto e Accursio. I primi tre erano sacerdoti, gli altri frati laici. Furono tra i primi ad abbracciare la vita minoritica, e furono i primi missionari inviati da Francesco d’Assisi nelle Terre dei Saraceni. Predicarono il Vangelo nelle Moschee di Spagna e si spinsero fino al Marocco. Torturati, minacciati, furono infine martirizzati il 16 gennaio 1220.
Siamo ormai vicinissimi alla partenza per la Giornata Mondiale della Gioventù del 2019, voluta da Papa Francesco a Panama, dal 22 al 27 gennaio. Il luogo e il tempo sono certamente particolari, almeno per i ragazzi europei. Ma le diocesi italiane non si sono scoraggiate e hanno organizzato eventi e attività per seguire – anche da lontano – la GMG con Papa Francesco. In particolare le diocesi di Torino e Milano.
Anche il presidente John Fitzgerald Kennedy, durante la sua visita in Italia e in Vaticano nel 1963 come parte del tour europeo, apprezzò la Banda Musicale Pontificia, perché, a suo giudizio, aveva compiuto la migliore esecuzione dello Star Spangled Banner di tutto il suo giro. E la Banda, erede della Guardia Palatina d’Onore di cui faceva parte e oggi sotto le dipendenze della Casa Pontificia, aprirà il 25 gennaio il ciclo di conferenze “All’ombra di Pietro”, presso la Chiesa di Santa Maria in Vallicella, conosciuta come “Chiesa Nuova”.