Dal 28 maggio, le Pontificie Opere Missionarie si riuniscono per la loro assemblea plenaria. Sono quattro, nate quasi due secoli fa (la Pontificia Opera Infanzia Missionaria ha compiuto il 175esimo anniversario, ed è stata salutata da Papa Francesco all’Angelus del 20 maggio) e hanno lo scopo di “promuovere lo spirito missionario universale nel popolo di Dio, dando impulso alla cooperazione, per armonizzare le forze missionarie e garantire una equa distribuzione degli aiuti finanziari per sostenere le missioni della Chiesa nei Paesi più arretrati.
“A volte sussurrare un’Ave Maria in silenziosi tramonti mi causa leggeri brividi di emozione”: così scriveva in una delle numerose lettere Carlo Urbani. E sono passati 15 anni dal sacrificio di Carlo Urbani, morto a Bangkok dopo avere scoperto il virus della Sars ed esserne rimasto vittima. Era con la famiglia ad Hanoi, in Vietnam, dirigente Oms per il Sud-Est asiatico. Ma non riusciva a non obbedire al suo istinto di medico.
Quasi tutti gli apostoli che furono con Gesù hanno subito il martirio del sangue, e così succede a tanti cristiani perseguitati nel mondo. Ma – denuncia il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I – “anche nelle società cosiddette cristiane esiste un nuovo martirio, che è il martirio dell’indifferenza, di una società post-religiosa, dell’aridità spirituale”.
Dal santuario di Brezje in Slovenia a Mariazell in Austria. Da Marja Bistrica in Croazia a Csíksomlyó (Sumeleu Ciuc in Romeno) in Romania: la devozione mariana nell’Europa orientale è una geografia particolarissima, fatta di popolo e storia, che nei Paesi dell’Europa Orientale si colora di nuovi significati. Perché essere devoti a Maria, lì, non era solo questione di religione. Era questione di identità, da preservare e mantenere di fronte alla pioggia acida del comunismo che voleva spazzare via ogni fede.
Nel 1381 a Roccaporena nasce Rita, che desiderava consacrarsi a Dio, ma i genitori, avanti nell'età, prima di morire, vollero vedere sistemata quell'unica loro figlia. Rita mite e obbediente, non volle contrariare i suoi genitori, e, giovanissima, andò in sposa a Paolo Mancini. L'indole rissosa di Paolo non impedì a Rita, con ardente e tenero amore di sposa, di aiutarlo a cambiare il suo spigoloso carattere.
Il mese di Maggio è per eccellenza il tempo dedicato a Maria. Gli Araldi del Vangelo compiono in questo periodo le cosiddette “missioni mariane”. ACI Stampa ne ha parlato con Padre Pablo Werner, Promotore delle Missioni Mariane degli Araldi del Vangelo.
La Pentecoste, che oggi celebriamo, è la festa dello Spirito Santo, la terza persona della Santissima Trinità. Gesù, prima di lasciare questo mondo, cioè prima della sua morte, annuncia, con un’affermazione singolare, la venuta dello Spirito: E’ meglio per voi che io me ne vada (Gv. 16.7). I discepoli nelle parole del Maestro colgono solo l’aspetto della separazione, che suscita in loro un sentimento di tristezza. Possiamo ben immaginare le obiezioni degli apostoli: “Ma come! Tu sei venuto per salvarci, per essere la nostra guida, tu che ci hai chiamati tuoi amici ora vuoi andartene?”.
Óscar Arnulfo Romero è stato un “Pastore buono, pieno di amore di Dio e vicino ai suoi fratelli che, vivendo il dinamismo delle beatitudini, giunse fino al dono della sua stessa vita, in modo violento, mentre celebrava l’Eucaristia, Sacrificio dell’amore supremo, suggellando con il suo stesso sangue il Vangelo che annunciava”. Così Papa Francesco ha fotografato l’esistenza terrena del Beato Oscar Romero, ucciso in odio alla fede nel 1980. Domani lo stesso Pontefice nel concistoro ordinario pubblico annuncerà la data della sua canonizzazione.
Certamente questo sarà l’anno della santità di Papa Montini. La diocesi di Brescia, che ha dato le origini al Papa presto santo, si prepara a festeggiare il grande evento. Le voci della sua santità, che si rincorrono da mesi, hanno fatto sì che il 2018 fosse l’anno del Papa bresciano e il settimanale diocesano “La voce del Popolo” ha dato il via a lunghe rubriche e approfondimenti sulla vita di Montini. Domani il Papa, durante il Concistoro Ordinario Pubblico, finalmente comunicherà la data di canonizzazione di Paolo VI.
Dare nuovo impulso alla sinodalità, anche con riforme di tipo strutturale, come rendere obbligatori in ogni diocesi i Consigli Diocesani che includano anche i laici. Attuare pienamente la collegialità del Concilio, anche trovando nuove procedure per la convocazione del Sinodo dei Vescovi che coinvolgano maggiormente il popolo di Dio.
La Chiesa celebra oggi la solennità dell’Ascensione di Gesù al cielo. L’evangelista san Marco racconta l’evento con queste parole: Il Signore Gesù, dopo avere parlato con loro [gli apostoli], fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. L’Ascensione testimonia in maniera definitiva che la resurrezione di Gesù non è un ritorno alla vita di prima - come lo fu, invece, ad esempio, la resurrezione del figlio della vedova di Naim - ma l’ingresso in una condizione nuova, nella gloria del Padre. Nella sua nuova condizione Cristo è costituito Redentore e Signore dell’universo e mediatore del dono dello Spirito Santo.
Anche quest'anno la Gioventù Francescana di Sicilia ( GiFra ), gruppo giovanile presente su tutto il territorio Siciliano e non solo, si prepara a vivere la Festa del Si. Questo evento, che si terrà il 13 maggio, fortemente sentito dai giovani francescani di Sicilia, rappresenta non solo una occasione di incontro per fare festa e gioire insieme, ma occasione per ricordare il proprio Si detto al Signore prendendo come modello il Si di Maria. La novità di quest’anno è la collaborazione tra la realtà siciliana e quella calabrese, si è infatti deciso di vivere insieme questo momento. ACI Stampa ha scoperto le novità di questa festa speciale con Luca Corallo, Presidente della Gioventù Francescana di Sicilia.
Sarà “Libertango” di Astor Piazzolla una delle canzoni con cui il Movimento dei Focolari darà il benvenuto a Papa Francesco. E il tango argentino sarà eseguito da un quintetto di eccezione, con un sacerdote italiano di madre peruviana, un musulmano, una cristiana evangelica. Perché è questo che caratterizza il Movimento dei Focolari: l’idea di creare comunione, lo spirito dell’unità.
A pochi giorni dalla visita papale a Loppiano in programma giovedì 10 maggio, Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari, ha invitato ad intensificare la preghiera e l’amore evangelico in preparazione dell’evento: “Vorremmo che a Loppiano il Papa possa trovare quel popolo di Chiara che vive il Vangelo e che è legato solamente dall’amore scambievole, che possa vedere nella cittadella un riflesso della vita trinitaria sulla terra”.
A colpi di pedale in cima ai Gran Premi della montagna e poi in picchiata verso il traguardo, per trionfare nelle grandi corse e nelle classiche di mezza Europa. A colpi di pedale, a rischio della propria vita, per salvare centinaia di ebrei dalle persecuzioni nazifasciste, nascondendo documenti falsi nel telaio dell’inseparabile bicicletta.
“Il cuore spirituale della Lettonia”. Così l’arcivescovo Zbignevs Stankevics di Riga definisce il Santuario di Aglona, una costruzione stile barocco del XVII secolo che da sempre attira tutti, cattolici e protestanti, ortodossi e non credenti, in quello che è un vero e proprio pellegrinaggio ecumenico. E da lì, ieri, è partito un pellegrinaggio di 100 giorni a marcare i 100 anni di indipendenza del Paese.
Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi. E’ Gesù che parla. La forza di questa affermazione è data dalla parola “come”. Non si tratta di un “come” comparativo, ma fondativo. Gesù, cioè, radica l’amore che nutre per i discepoli sull’amore che Padre ha per Lui. In altre parole, Egli afferma che l’amore del Padre è all’origine, è la condizione, è la possibilità del Suo amore per gli apostoli. Da questa rivelazione sgorga una conseguenza importantissima: il Figlio ama i suoi non perché trovi in loro qualità amabili, ma perché Lui per primo è amato dal Padre.
Papa Francesco festeggerà oggi i 50 anni del Cammino Neocatecumenale a Roma a Tor Vergata. Ma cosa è esattamente il Cammino Neocatecumenale?
“Il Santo Padre verrà a riconoscere in don Zeno un grande amore alla Chiesa, che dirà ‘mi scorre nel sangue’, una grande obbedienza, una carità fondata su una grande fede e una speranza che ‘chi combatte con Cristo vince anche quando perde’.No
Un appuntamento che torna una tradizione che racconta la nostra storia. La processione dei Busti di Argento della cattedrale di Capua il prossimo 5 maggio è una occasione per studiare la storia della città e della fede.