Il Vangelo di questa seconda domenica di Quaresima ci presenta l’episodio della Trasfigurazione di Gesù. Poco prima, a Cesarea, Gesù aveva annunciato ai suoi discepoli la sua passione e morte a Gerusalemme. Gli apostoli erano quindi rattristati e scandalizzati perché l’idea che essi avevano del Messia andava in tutt’altra direzione. Attendevano un Messia glorioso, potente, vincitore non sconfitto, disprezzato e ucciso dai suoi nemici.
Il sabato della prima settimana di quaresima si celebra la stazione quaresimale a San Pietro, oggi come già secoli faquando Papa Sisto V decide di celebrare la Messa fuori dal Vaticano e di risuscitare le antiche stazioni quaresimali.
Per la prima volta nella storia, una “chiesa romana” potrebbe essere soggetta al pagamento di un biglietto d’ingresso. Questa sembra essere la sorte del Pantheon, il primo tempio pagano convertitosi in Chiesa all’interno dei confini dell’Urbe.
“Statione decima, venerdì doppò la prima Domenica di Quadragesima, à Santi Apostoli”, scrive nel 1588 Pompeo Ugonio nella sua guida alle chiese dove Sisto V aveva appena risuscitato la celebrazione delle antiche “stazioni quaresimali”.
Secondo la tradizione, la chiesa di San Lorenzo in Panisperna è stata costruita sul luogo del martirio del diacono Lorenzo nel III secolo.
“Padre Amorth affermava che un vescovo che non nomina un sacerdote esorcista nella propria zona di competenza compie un peccato mortale perché si confi gura una grave mancanza di carità nei confronti di chi ha bisogno”.
Con la Festa della Cattedra di San Pietro rendiamo “grazie a Dio per la missione affidata all'apostolo Pietro e ai suoi successori. La cattedra è il simbolo dell'autorità del Vescovo e, in particolare, del suo magistero, cioè dell'insegnamento evangelico che egli, in quanto successore degli Apostoli, è chiamato a custodire e trasmettere alla Comunità cristiana”. Così Papa Benedetto XVI spiegava, nell’udienza generale del 22 febbraio 2006, il senso della Festa della Cattedra di San Pietro che si celebra - appunto - oggi.
E’ passato quasi mezzo secolo da quelle parole che scossero teneramente Piazza San Pietro il 16 ottobre del 1978: “gli Eminentissimi Cardinali hanno chiamato un nuovo vescovo di Roma. Lo hanno chiamato da un paese lontano, ma sempre così vicino per la comunione nella fede e nella tradizione cristiana. Non so se posso bene spiegarmi nella vostra... nostra lingua italiana. Se mi sbaglio mi corrigerete”.
Il silenzio è un umile ma sicuro cammino verso l'amore. E’ il motto delle Clarisse Eremite di Fara Sabina in provincia di Rieti. Quasi tutti i mesi le monache francescane di clausura organizzano un evento speciale: la cena monastica in silenzio. Questa proposta viene curata dalle clarisse in ogni dettaglio: dall'atmosfera, alla preghiera a tavola, al menu. L’intento? Riproporre come mangiavano le monache della primissima comunità religiosa qui insediatasi nel 1673. ACI Stampa ne ha parlato con Suor Barbara Scuglia, clarissa eremita in Fara Sabina.
Virginio Rigoldi, detto Gino, nasce a Milano, nel quartiere di Crescenzago. Dopo le scuole elementari, frequenta l’avviamento professionale, che gli consente di trovarsi un lavoro come operaio presso una piccola azienda di apparecchiature elettriche. A 18 anni entra nel seminario arcivescovile di Venegono.
La Messa delle Ceneri che Papa Francesco ha celebrato nel pomeriggio di mercoledì 14 febbraio 2018 a Santa Sabina segna l’inizio della Quaresima nella diocesi del Vescovo di Roma e l’avvio delle “Stazioni” romane, le soste di preghiera e di penitenza nelle varie basiliche della città.
“Storia di un innamorato”: San Gabriele dell’Addolorata. Un ragazzo bello, vivace, intelligente, pluripremiato a scuola, arguto ed elegante, eccelle a scuola come nelle compagnie di coetanei, un bravo ballerino, e non scende mai a compromessi morali. Questa è la “bellezza” di Gabriele: la “normalità”.
La prima domenica di Quaresima la liturgia stazionale si celebra a San Giovanni in Laterano, la cattedrale di Roma.
Penisola italiana, 1870. In questo contesto storico tutto era mutato dal precedente assetto positivo. I singoli regni stavano cercando una loro autonomia, per confluire in uno stesso Stato però stavolta unitario.
La Quaresima ha lo scopo di farci rivivere i quaranta giorni di Gesù nel deserto, durante i quali fu tentato da Satana. Il Figlio di Dio, che ha assunto una carne umana in tutto simile alla nostra, accetta di sottostare alla tentazione come un qualsiasi mortale. Gesù, dunque, si colloca all’interno della storia e all’interno della lotta che in essa si svolge. Ma a differenza del primo uomo, Gesù esce vittorioso dalla prova e in questo modo dà inizio ad una nuova umanità capace di non cedere alle false lusinghe del male e di vivere in conformità alla volontà di Dio.
Padre Maurice Borrmans era “l’uomo del dialogo”. Mancato a 92 anni, lo scorso 26 dicembre, il famoso islamista è stato una delle voci più autorevoli e apprezzate del dialogo fra cristiani e musulmani. Il suo amore per l’Islam, la sua missione per il dialogo verranno ricordati con vari eventi questa settimana. ACI Stampa ne ha parlato con Valentino Cottini, Preside del Pisai, Il Pontificio Istituto di Studi Arabi e d'Islamistica.
Un piccolo prete si aggirava portando la SS. Eucarestia ad un ammalato per piazza Mazzini a Roma. Quell'uomo, dall'aria dimessa e semplice, si chiamava don Antonio Gallo.
I cardinali rimasero male quando Sisto V nel 1586 decise di andare a celebrare il Mercoledì delle Ceneri a Santa Sabina. Nel Cinquecento le messe papali si celebravano solo in Vaticano e spesso da un cardinale alla presenza del Papa.
“Cirillo e Metodio costituiscono un esempio classico di ciò che oggi si indica col termine “inculturazione”: ogni popolo deve calare nella propria cultura il messaggio rivelato ed esprimerne la verità salvifica con il linguaggio che gli è proprio.
Si terrà giovedì e venerdì prossimo il Simposio "Penitenza e Penitenzieria al tempo del giansenismo. Culture, teologie, prassi", giunto alla sesta edizione. Ad aprire i lavori nel Palazzo della Cancelleria a Roma sarà il "padrone di casa", il Cardinale Penitenziere Maggiore Mauro Piacenza, al quale ACI Stampa ha rivolto alcune domande su questo importante convegno.