Entrando nella chiesa di San Clemente dei Servi a Siena, presso l’altare di destra accanto al presbiterio è possibile pregare davanti al corpo del beato Francesco.
Il Centro per le Relazioni Cattolico-Ebraiche Abraham J. Heschel dell'Università Cattolica di Lublino ha organizzato una celebrazione congiunta dell'Hanukkah e dell'Avvento per la comunità accademica e gli abitanti di Lublino, una città multiculturale e multireligiosa.
“Egli è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza, e tutto sostiene con la sua parola potente.
La liturgia di questa quarta domenica di Avvento si apre con la profezia di Isaia al re Achaz: “Ecco la Vergine concepirà e partorirà un Figlio, che chiamerà Emanuele”, ossia Dio con noi. Il brano di Vangelo ci porta, invece, al tempo del compimento delle parole del profeta. In esso ci viene presentata la figura di san Giuseppe, colui che il Signore chiama a divenire lo sposo della Vergine Maria e il padre putativo del Figlio di Dio. Egli, poiché non sa come comportarsi di fronte alla ‘mirabile’ maternità di Maria, vuole sottrarsi al progetto che Dio ha su di lui. Tuttavia, le sue resistenze vengono vinte dalle parole dell’Angelo che gli apparve in sogno: “Non temere”. Questo invito ci porta a riconoscere la natura della fede.
Ci sarà anche il Cardinale Pietro Parolin tra i testimoni del processo vaticano per la gestione dei fondi della Segreteria di Stato vaticana. Lo ha annunciato Giuseppe Pignatone, presidente del Tribunale vaticano, nel corso della 42esima udienza del processo, l’ultima dell’anno. Pignatone ha detto di aver chiesto al Cardinale se fosse stato disponibile ad andare in tribunale o si fosse avvalso della possibilità di farsi interrogare nel suo ufficio, e che questi ha dato disponibilità ad andare in tribunale. Parolin sarà dunque ascoltato forse nel secondo “slot” di interrogatori, nel giro di udienze che si terrà dal 25 al 27 gennaio.
Nonostante siano tempi difficili per la Chiesa in Cina, e in particolare per quella di Hong Kong che ha visto anche condannare ad una pena pecuniaria il Cardinale Joseph Zen, c’è anche un segno di speranza: per la prima volta, gli Oblati di Maria accolgono un sacerdote missionario proveniente da Hong Kong.
La preghiera trae origine dalle stesse parole di Cristo ed illumina in quanto è una vera e propria catechesi.
“Te piace o presepio?”, questo il leitmotiv che accompagna una delle più belle commedie del drammaturgo e regista napoletano Eduardo De Filippo;
“Dona nobis pacem in terris. Possa il nostro canto inondare il mondo della luce che risplende sul volto ridente di Gesù Bambino”. È questo l’augurio di Mons. Marco Frisina, Direttore del Coro della Diocesi di Roma che anche quest’anno, per la 38esima volta, si accinge a dirigere il Concerto di Natale presso la Basilica di San Giovanni in Laterano. Il concerto ci sarà il prossimo 18 dicembre, l’ingresso è gratuito, tutti possono partecipare. L’evento è organizzato da Nova Opera ed Elevan, società di organizzazione eventi, comunicazione e sponsorship. Come ogni anno, verranno eseguiti i brani più celebri della tradizione natalizia italiani e internazionali, introdotti dalle riflessioni del Maestro Frisina. ACI stampa lo ha intervistato:
Il Natale è l’evento più importante della storia della salvezza in quanto si fa memoria dell’incarnazione del Verbo di Dio.
Una Chiesa in dialogo. Il rapporto tra Chiesa e informazione. Questi i temi principali del libro presentato ieri alla Pontificia Università della Santa Croce a Roma con la partecipazione del Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, il Cardinale Mario Grech. "A Church in Dialogue: The Art and Science of Church Communication" (Edizioni Santa Croce, a cura di Gema Bellido), questo il titolo per intero - il volume è in inglese - scritto in occasione del venticinquesimo anniversario della Facoltà di Comunicazione Istituzionale, fondata nel 1996 come parte della Pontificia Università della Santa Croce.
Chaaya è entrata a far parte della missione di ACI MENA quasi un anno fa
Un restauro atteso quello dell’affresco “Madonna in trono col bambino, angeli e San Francesco” del Cimabue, la “Maestà di Assisi”, nella chiesa inferiore della Basilica di san Francesco in Assisi.
La cattedrale Greco Cattolica della Resurrezione a Kyiv è stata per mesi un rifugio per oltre duecento persone, che si sono ritrovate nei sotterranei a ripararsi dagli attacchi aerei. In quei giorni, anche l’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk girava con un giubbotto anti-proiettile e un elmetto, cercando di portare conforto alla popolazione. Ora che Kyiv è più tranquilla, il complesso dell’arcivescovado maggiore sta invece lavorando per costruire una cucina, che potrà essere utilizzata da cento persone alla volta. Con la speranza che questo convinca la gente a restare.
"Madre Bernarda, nata circa un mese prima la conclusione dell’“inutile strage”, il primo conflitto mondiale, da un piccolo paese della Campania,
Una radio di Benedettine è mai possibile? Certo ed una realtà da diversi anni. Oggi si rinnova con i podcast e un palinsesto rinnovato come ci racconta Simone Stifani, giornalista che si occupa dei programmi e dei podcast ma anche del rinnovato palinsesto, ci racconta la storia e l'attualità di Radio Orantes di Lecce.
Il Messia, il Salvatore che Giovanni aveva annunciato e indicato presente alle folle, agisce e parla in maniera diversa da quanto lui si attendeva e credeva. Egli si era costruita l’idea che l’inviato da Dio dovesse presentarsi con le caratteristiche del vincitore e del trionfatore. Invece, Gesù smentisce le sue aspettative e si presenta come il Messia dei poveri, dei malati, dei peccatori e degli esclusi. Giovanni entra in crisi. Entra in quella situazione che i maestri di vita spirituale chiamano “la notte oscura dello spirito”. Possiamo chiamare “notte oscura” le sofferenze fisiche, morali o spirituali, la solitudine, la mancanza del senso della vita, la dolorosa esperienza del peccato, l’apparente assenza di Dio, la lacerante percezione che la scelta di seguire Cristo sia stata la scelta sbagliata della vita … E’ consolante sapere che il Precursore è uno di noi, che ha conosciuto nel suo cammino le stesse fatiche e gli stessi dubbi che abbiamo anche noi a credere.
C’era un cartone in tempo sovietico, definito con un termine che può essere tradotto in italiano con la parola “Cosacchetto”, piccolo cosacco. Rappresentava, in realtà, una sorta di “Braccio di Ferro” in salsa ucraina, un cosacco con i baffi e i muscoli a testimoniare la grandezza del popolo ucraino. C’era un murales che lo rappresentava sulla casa del sindacato, nella piazza centrale di Izium. La casa è stata distrutta, i russi, che sono rimasti in città per 40 giorni, sono stati cacciati, e ora la prima preoccupazione, prima ancora di ricostruire dalle macerie, è quella di restaurare il murales. Perché la decisione è di costruire una identità, prima che gli edifici.
Il treno che da Przemysl porta Kyiv viaggia per 10 ore di notte, ed è incredibilmente pieno di persone. Przemysl è una cittadina polacca, molto piccola, a 15 chilometri dal confine, che si è trovata negli scorsi mesi di guerra ad affrontare l’emergenza rifugiati. Si calcola che in 7 milioni hanno passato il confine con la Polonia dall’inizio dell’aggressione russa, e per molti Przemysl era il primo approdo.
“Stando ad alcune testimonianze, negli archivi vaticani esistono documenti, secondo i quali, una nobile famiglia bizantina di nome Angeli,