I pellegrinaggi a piedi di quest'anno a Jasna Góra sono stati una grande implorazione per la pace, soprattutto per l'Ucraina – ha affermato Izabela Tyras, direttrice dell'ufficio stampa di Jasna Góra. Durante le vacanze estive, i polacchi si recano in pellegrinaggio in molti santuari, tra i quali Częstochowa ha un posto speciale.
Doveva essere un viaggio di andata e ritorno. E, invece, San Giuseppe Calasanzio, proveniente dalla Spagna, si fermerà a Roma per ben trentasei anni, fino a quel 25 agosto del 1648, giorno della sua morte.
Si dice che il 24 agosto 1992, a Muiravale cadde un baobab, e nella tradizione di quelle terre si crede che quell’albero cada solo quando muore qualcuno molto caro a Dio. E qualcuno molto caro a Dio era stato ucciso quel giorno sulla strada di Muiravale: Alfredo Fiorini, medico, missionario comboniano, che aveva dedicato agli altri la sua vita.
Il brano di Vangelo si apre con una domanda posta a Gesù da “un tale”: “Signore, sono pochi quelli che si salvano?”. Una domanda dal valore puramente accademico che in tanti si pongono per pura curiosità, ma che rimane priva di qualsiasi coinvolgimento personale. Il Signore rifiuta di entrare nel merito della questione per focalizzare l’attenzione su ciò che è veramente importante. Il vero problema non è il numero di coloro che si salvano, ma dove sono io, dov’è il mio cuore, come io mi pongo nei confronti di Dio. In definitiva che uso faccio della mia libertà?
L'Italia è ricca di storie di coraggio e martirio, come quella di don Mario Grazioli prevosto della parrocchia di Canolo di Correggio, morto 50 anni fa il 24 agosto il 1972. Divenne prevosto il 4 aprile 1942 e resse la parrocchia fino alla morte avvenuta il 24 agosto 1972.
Il 1 aprile 2020 spirava nell'ospedale di Fidenza padre Guglielmo Camera. Missionario saveriano, postulatore dell'istituto e grande testimone del vangelo, ricordarne il nome è aprire il ricordo al molto bene compiuto durante l'esistenza. Aveva 79 anni.
Lo scorso 8 agosto, a Roma all’età di 98 anni è morto a Roma il più anziano dei membri del Collegio Cardinalizio, il card. Josef Tomko.
Nel 2007 non c’era ancora l’ISIS in Iraq. Eppure, c’erano i martiri. Perché il sentimento anticristiano nella regione era fortissimo, perché già si stava vivendo un esodo nascosto che avrebbe cambiato il volto della regione in maniera drastica, e perché semplicemente la Chiesa stava lì, ad occuparsi di tutti. Uno di questi martiri è padre Ragheed Ganni, caldeo, sacerdote, che fu ucciso insieme a tre suddiaconi avendo come ultimo gesto quello di donare la vita per salvare le mogli dei suoi compagni, e che fu ucciso perché rifiutò di chiudere la casa di Dio.
Non tutti sanno che il più grande altare gotico si trova in una chiesa a Cracovia: la basilica dell’Assunzione di Maria Vergine.
Nel testo del Vangelo di questa domenica c’è un’espressione sulla quale vogliamo soffermarci: “Come mai - dice Gesù - questo tempo non sapete giudicarlo?”. E’ come se Gesù chiedesse: che significato ha per te il tempo presente, il tempo della Chiesa? Si tratta di una domanda importante perchè stiamo vivendo uno dei tempi più difficili della storia moderna e della Chiesa nei quali non è facile mantenere viva la speranza. La risposta vera a questo interrogativo è una sola. Il tempo che viviamo è un tempo in cui Cristo è presente. Lui stesso ce lo ha promesso: “Io sono con voi tutti i giorni”. Possiamo, quindi, affermare che in qualche modo l’incarnazione del Figlio di Dio si prolunga nel nostro oggi. Ora se Cristo è presente con Lui sono pure presenti tutti i beni che Egli ha portato perchè l’uomo possa conseguire il fine ultimo della sua esistenza: la salvezza eterna.
Il nome originale suona così: Katholische Nachrichten-Agentur. In italiano si traduce come “Agenzia Cattolica di Informazione”, ma nel mondo è conosciuta come KNA. È l’agenzia legata alla Conferenza Episcopale Tedesca, ha uffici in luoghi cruciali della cristianità come Roma e Gerusalemme, e quest’anno compie 70 anni.
Sigitas Tamkevičius era un giovane prete quando si imbarcò in una grande impresa: quella di pubblicare le Cronache della Chiesa Cattolica Lituana. Si prese l’impegno perché era giovane, relativamente sconosciuto, e aveva l’energia e la voglia di portare in luce le aberrazioni del sistema comunista. Così, cinquanta anni fa, le Cronache della Chiesa Cattolica Lituana cominciarono le pubblicazioni.
Il 4 ottobre 1962, San Giovanni XXIII va in treno a Loreto e poi ad Assisi, nell’unico viaggio in treno che si ricordi di un pontefice (anche se Giovanni Paolo II prenderà il treno una volta, sorpreso nel ritorno da uno dei suoi viaggi dalla neve a Roma e costretto per questo ad atterrare a Napoli). Era un pellegrinaggio, quello di Giovanni XXIII, fatto per affidare alla Madonna e a San Francesco il Concilio Vaticano II, che sarebbe iniziato l’11 ottobre successivo.
A un certo punto della sua storia, Družina coinvolse anche gli studenti universitari, dando loro voce e diventando per loro una palestra di libertà. Ed era un modo brillante di gestire le cose, in quella che allora si chiamava Yugoslavia, perché in quel modo si poteva tenere una voce libera dal potere, ma anche una voce libera rispetto alla gerarchia della Chiesa cattolica, quando questa appariva troppo immobile.
Quando don Giacomo Alberione pensò Famiglia Cristiana, nel 1932, lo pensò come un settimanale di formazione più che informazione. Una voce cattolica, di apostolato, dove il giornalismo era combinato agli esperti, permeato di una visione cristiana delle cose. Era un giornale nato in epoca fascista, eppure con quello spirito di libertà che solo le riviste cattoliche possono avere.
San Vito è un santo del sud, un martire siciliano della persecuzione di Diocleziano, ma il suo culto si è diffuso moltissimo al nord tanto che la cattedrale di Praga è dedicata a lui. E poi in Italia c'è San Vito di Cadore, in mezzo ai monti del bellunese.
Il 20 giugno 1762 nella chiesa di Santa Maria sopra Minerva a Roma veniva consacrato vescovo Sant'Alfonso Maria de Liguori, fondatore dei Missionari Redentoristi.
Tutta la struttura della carità di cui abbiamo parlato veniva supportata da una serie di iniziative personali dello stesso Papa, anzi di cui il Papa era protagonista. C’erano, infatti, alcuni momenti dell’anno in cui il Papa serviva personalmente il pranzo ai poveri. Non pranzava con i poveri. Era proprio colui che serviva a tavola.
Il brano di Vangelo di questa domenica ci presenta tre parabole di Gesù indirizzate a “un piccolo gregge”. Con questa espressione il Signore intende rivolgersi a quella minoranza di autentici discepoli che in mezzo ad una generale apostasia rimangono fedeli alla loro fede e mantengono vive nel tempo e nella storia le promesse del Signore Gesù. Questa loro fedeltà torna a vantaggio di molti perché desiderano il bene e hanno fame e sete di un mondo più giusto.
6 agosto 1978-6 agosto 2022: sono trascorsi quarantaquattro anni dal giorno in cui Giovan Battista Montini, San Paolo VI, lasciava questo mondo per ricongiungersi nelle braccia di Dio. Era una domenica ed era la festa della Trasfigurazione del Signore: “