Chi sono i giovani? Ma soprattutto esistono giovani ‘cattivi’? Domande che sorgono dopo aver ascoltato don Claudio Burgio, cappellano del carcere minorile Beccaria di Milano
Il Concilio Vaticano II oggi compie 60 anni. Ma quali sono le cose importanti da sapere su questa "assemblea epocale"? Ce ne sono cinque.
Secretum meum mihi, ripeté per tutta la vita San Filippo;
“Ho finito finalmente i santi esercizi. Dopo essermi consigliato con Dio, e cogli uomini, n’ebbi che l'idea delle Missioni è la mia vera vocazione.
La liturgia della parola di questa domenica ci presenta il racconto di due miracoli. Il primo ha come protagonista il profeta Eliseo che guarisce dalla lebbra Nàaman il siro (I Lettura). Il secondo invece è opera di Gesù, che risana dieci lebbrosi. Dai vangeli noi sappiamo che la predicazione di Cristo è stata accompagnata da segni prodigiosi. Cristo, infatti, ha donato la vista ai ciechi, ha risanato paralitici, ha risuscitato dei morti, ha liberato dal demonio, ha sfamato migliaia di persone con pochi pani e pesci, è intervenuto sulle forze devastanti della natura. Ma soprattutto Egli stesso una volta morto con la sua resurrezione ha sconfitto definitivamente la morte, il grande nemico dell’uomo.
Da sempre, il Bahrein mostra un volto tollerante nei confronti delle altre fedi, cercando di differenziarsi dalle altre nazioni del Golfo laddove la libertà religiosa sembra essere più a rischio. Così, di fronte agli sforzi del mondo sunnita di caratterizzarsi sul tema della fraternità, il Bahrein ha da tempo avviato un lavoro per la coesistenza pacifica delle fedi, passato un po’ sottotraccia, ma che vuole mostrare una attitudine precisa del reame bahreinita.
Papa Giovanni Paolo II proclamò beato Giovanni Battista Scalabrini il 9 novembre 1997. Il 9 ottobre 2022 il "padre dei migranti" sarà proclamato Santo da Papa Francesco. Proprio in vista della canonizzazione del vescovo Scalabrini la Congregazione dei Missionari di San Carlo Borromeo, la Congregazione delle Suore Missionarie di San Carlo Borromeo e l’Istituto delle Missionarie Secolari Scalabriniane hanno organizzato una conferenza stampa ricca di interventi per far conoscere a tutti Giovanni Battista Scalabrini, pioniere nel considerare il fatto migratorio in tutti i suoi aspetti.
La diocesi di Colle di Val d'Elsa fu eretta il 5 giugno 1592 con la bolla Cum super universas di Papa Clemente VIII, con un territorio preso dalle arcidiocesi di Firenze e di Siena, dalla diocesi di Fiesole e soprattutto dalla diocesi di Volterra.
Come per la Vergine Maria, i cattolici possono pregare il Santo Rosario a San Giuseppe per meditare sulla vita di Gesù sotto lo sguardo paterno del Santo Custode, chiedere la sua intercessione e affidarsi alla protezione del patrono della Chiesa universale.
La richiesta dei discepoli: “Signore aumenta la nostra fede” è la nostra stessa richiesta. Ad essa Gesù risponde in maniera stupefacente: “Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: ‘Sradicati e vai a piantarti nel mare’, ed esso vi obbedirebbe”. Con queste parole il Signore ci dice che con la fede è possibile fare l’esperienza dell’impossibile. La vita di Abramo, di Mosè, della vergine Maria, degli apostoli, della schiera di martiri, santi e sante che hanno abbellito la Chiesa nel corso della sua storia ci testimoniano la verità dell’affermazione di Cristo. La fede rende possibile l’impossibile. Mi sembra importante sottolineare che la fede di tutte queste persone non è la conseguenza di un sentimento, di un ragionamento astratto, di un’intuizione, ma di un incontro. Nella loro vita si è fatto presente il Signore, loro lo hanno accolto e così sono divenute “torce viventi” d’amore per Lui.
Sono stati discussi i primi tre capitoli di un documento congiunto, nell’incontro del gruppo di redazione della Commissione Internazionale Anglicano – Cattolica (ARCIC) dello scorso 20 – 22 settembre. E questi prima tre capitoli esaminano la tradizione comune che cattolici ereditano in particolare da Tommaso d’Aquino, una tradizione che si è poi sviluppata in maniera distinta a partire dalla Riforma.
Dopo le restrizioni dovute all’emergenza Covid19, quest’anno, per la solennità di San Michele del 29 settembre, i Padri Micheliti, custodi della Basilica del Gargano, propongono un ricco programma di celebrazioni e manifestazioni.
Gli allievi di Ratzinger, riuniti nello Schuelerkreis, e gli studiosi giovani di Ratzinger, che formano il nuovo Schuelerkreis, si sono riuniti ancora una volta a Roma. Tre giorni di discussioni, dal 22 al 25 settembre, con un simposio pubblico il 24 settembre per discutere in pubblico, a partire dalla teologia di Benedetto XVI, di un tema specifico. E quest’anno il tema era di straordinaria attualità: “Io ho infatti ho ricevuto quello che a mia volta vi ho trasmesso (1 Cor 11,23). Verità vincolanti e sviluppo della dottrina della Chiesa”.
Per la comunità dell’Abbazia Esarchica di Santa Maria in Grottaferrata, la solennità di San Nilo è solennità importante, perché è la festa del fondatore dell’abbazia. Ma è anche la festa di un monaco eremita, partito da Rossano, in Calabria, per arrivare fino a Roma, venerato come santo sia dagli ortodossi che dai cattolici, motivo per cui viene additato dal Cardinale Leonardo Sandri, prefetto del Dicastero delle Chiese Orientali, come un esempio di unità.
Un incendio aveva distrutto tutto: la statua, le immagini, l'altare. La casa di Maria trasportata dagli Angeli a Loreto era rimasta spoglia e annerita
Diciotto mesi di vita paolina: anche se pochi hanno aperto la strada del cielo ad uno dei primi collaboratori del beato Giacomo Alberione.
“Parlare ai giornalisti! C’è di che tremare: i giornalisti sono i professionisti della parola, sono gli esperti, gli artisti, i profeti della parola. (...) Essi sono pronti ed abilissimi a carpire una parola, un’allusione, una frase, e a trovarvi dentro cento significati; e ad attribuirvi quello che essi vogliono”.
Gesù, in questa domenica, racconta una parabola che ha come protagonisti un uomo ricco - la cui unica occupazione sembra essere quella di festeggiare, divertirsi e godere - e un uomo povero, affamato e ammalato di nome Lazzaro. Lazzaro significa “Dio viene in aiuto”. Il povero, dunque, nonostante la sua povertà è ricco in quanto è consapevole di essere nelle mani di Dio, il Quale non permetterà che la sua esistenza si concluda per sempre nell’infelicità. La grande ricchezza della vita, dunque, è la fede che ci permette di riconoscere che la nostra esistenza, per quanto segnata dal dolore e dalla sofferenza, è plasmata da Dio e destinata all’incontro salvifico con Lui, che è il sommo Bene.
Tutto nasce da un’apparizione della Vergine Maria: Nuestra Señora de la Merced compare a San Pietro Nolasco, un giovane nobile spagnolo che ha lasciato tutto per seguire la voce di Dio.
La famiglia Manelli è davvero speciale. Settimio Manelli e Licia Gualandris, cinquant'anni di matrimonio, ventuno figli, una famiglia cristiana nata e cresciuta attorno a Padre Pio da Pietrelcina. San Pio per la famiglia Manelli è stato (e ancora è) una guida spirituale, un amico, un profeta. "Supererete i venti figli", profetizzò Padre Pio a papà Settimio, uno dei primi figli spirituali del Santo del Gargano. A raccontare questa bellissima storia ad ACI Stampa/EWTN è Maria Teresa Manelli, figlia di Settimio e Licia. Padre Pio celebrò il suo matrimonio con Francesco il 7 luglio del 1962 e operò molti miracoli per lei e la sua famiglia. Nel giorno della Festa del Santo di Pietrelcina la donna lo ricorda con affetto, fede e rispetto e ricorda gli episodi più belli della sua vita con Padre Pio.