Dal primo maggio ogni giorno alle 18 il mondo è chiamato a pregare il Santo Rosario per invocare la fine della pandemia. Oggi preghiamo la Madre di Dio in Ucraina e l'intenzione speciale del Rosario va ai disoccupati.
Il prossimo lunedì 31 maggio Papa Francesco concluderà il mese di preghiera per invocare la fine della pandemia e la ripresa delle attività lavorative e sociali, recitando il Rosario nei Giardini Vaticani, alle ore 17:45.
È una udienza tradizionale, quella che il Papa concede alle delegazioni di Bulgaria e Macedonia del Nord nel giorno in cui si festeggiano i Santi Cirillo e Metodio secondo il calendario gregoriano. Se lo scorso anno l’udienza non c’era potuta essere per via della pandemia, quest’anno si è tenuta il 27 maggio.
il Papa ha nominato stamane il successore del Cardinale Robert Sarah alla guida della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Il Pontefice ha optato per una soluzione interna, scegliendo come nuovo Prefetto l’attuale Segretario, l’Arcivescovo inglese Arthur Roche.
Come ogni anno per la festa buddista di Vesakh/Hanamatsuri 2021 è stato reso noto un messaggio del Pontifico Consiglio del Dialogo interreligioso a firma del Cardinale Miguel Ángel Ayuso Guixot. La festa del Vesakh/Hanamatsuri 2021, nei vari Paesi di cultura buddista è celebrata in date diverse, secondo le differenti tradizioni. Quest’anno la festa sarà celebrata nella maggior parte dei Paesi di tradizione buddista il 26 maggio.
“La certezza di essere ascoltati”. Su questo riflette Papa Francesco durante l'Udienza Generale odierna in diretta dal Cortile di San Damaso in Vaticano. "Se Dio è Padre, perché non ci ascolta? Lui che ha assicurato di dare cose buone ai figli che gliele chiedono, perché non risponde alle nostre richieste?. Tutti noi abbiamo esperienza di questo", questo è il tema del Pontefice.
Questa sera la maratona di preghiera del Santo Rosario voluta da Papa Francesco arriva a Malta, anzi per precisione nella piccola isola di Gozo parte dell’arcipelago.
Mentre è ancora in corso in Vaticano il processo per presunti abusi sui minori nel Preseminario San Pio X, arriva un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede che annuncia che “da tempo si stava studiando l’ipotesi di un trasferimento del Preseminario S. Pio X al di fuori delle Mura Vaticane, anche per favorire la vicinanza dei giovani studenti ai luoghi dove svolgono i loro studi e praticano le loro attività ricreative
L’avvio della “Piattaforma Laudato sì” lo aveva già annunciato Papa Francesco, questa domenica, durante il Regina Coeli. Oggi una conferenza stampa presso la Sala Stampa della Santa Sede ne ha descritto modalità e caratteristiche. Sarà una Piattaforma di iniziative, alla quale, tra gli altri, prenderà parte il cardinale Peter Turkson, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, che oggi ha presentato la conferenza stampa. Papa Francesco ha fatto recapitare anche un suo videomessaggio.
Un appello alla recita del Rosario per combattere i mali del mondo. Lo fece Papa Pio XII nel 1951 con la Enciclica Ingruentium malorum.
"Praedicator Gratiae: tra i titoli attribuiti a san Domenico, quello di Predicatore di Grazi spicca per la sua consonanza con il carisma e la missione dell’Ordine da lui fondato. In questo anno, in cui ricorre l’ottavo centenario della morte di san Domenico, mi unisco volentieri ai Frati Predicatori nel rendere grazie per la fecondità spirituale di quel carisma e quella missione, che si vede nella ricca varietà della famiglia Domenicana così come è cresciuta nei secoli". Papa Francesco invia una lettera a Fra’ Gerard Francisco Timoner, Maestro Generale dell’Ordine dei Predicatori, per l’VIII Centenario della morte di san Domenico di Caleruega.
“La domanda che voi vi dovete fare è: “Quanti? A quanti arriva?”, perché c’è il pericolo – per tutte le organizzazioni – il pericolo di una bella organizzazione, un bel lavoro, ma che non arrivi dove deve arrivare... Un po’ come il racconto del parto del topo: la montagna che partorisce il topolino... Tutti i giorni fatevi questa domanda: a quanta gente arriviamo? A quanti arriva il messaggio di Gesù tramite “L’Osservatore Romano”? Questo è molto importante, molto importante!”.
Padre Stefano Cecchin, classe 1964. Un giovane presidente a capo di uno dei più importanti dicasteri vaticani: la Pontificia Academia Mariana Internationalis,
“Spero che tutti quelli che s’ispirano a Ignazio, alla spiritualità ignaziana, possano vivere realmente questo anno come un’esperienza di conversione. A Pamplona, 500 anni fa, tutti i sogni mondani di Ignazio andarono in frantumi in un istante”. Così Papa Francesco nel videomessaggio inviato ai partecipanti alla preghiera internazionale “Pilgrims with Ignatius” che si è svolto online in occasione dell’Anno Ignaziano.
Dal primo maggio ogni giorno alle 18 il mondo è chiamato a pregare il Santo Rosario per invocare la fine della pandemia. Oggi preghiamo Notre Dame du Cap in Canada e l'intenzione è per le forze dell’ordine, i militari e i pompieri.
Lo Spirito Santo si manifestò a Maria e ai discepoli “con un fragore che all’improvviso si sentì venire dal cielo, come un vento impetuoso che riempì la casa dove si trovavano. Si tratta di un’esperienza reale ma anche simbolica. Essa rivela che lo Spirito Santo è come un vento forte e libero. Ci porta forza e libertà. Non si può controllare, fermare, né misurare; e nemmeno prevederne la direzione. Non si lascia inquadrare nelle nostre esigenze umane, nei nostri schemi e nei nostri pregiudizi”. Lo ha spiegato il Papa, introducendo il Regina Coeli nella Solennità di Pentecoste.
“Paraclito vuol dire due cose: Consolatore e Avvocato”. Lo ha ricordato il Papa, stamane, nell’omelia della Messa celebrata in San Pietro in occasione della Solennità di Pentecoste.
"Anche se questa registrazione è fatta a Roma, sarà pubblicata nella Chiesa anglicana di Cristo, la Christ Church, a Gerusalemme, dove si sono riuniti credenti di diverse tradizioni cristiane. Desidero ringraziare questa Chiesa anglicana per la sua ospitalità, ringraziare le persone che hanno reso possibile questa trasmissione, e, in primo luogo, ringraziare il mio fratello e amico, l’Arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, che ha condiviso con noi una bellissima riflessione sullo Spirito Santo. Ringrazio anche la Charis, per avermi ascoltato e reso realtà in questa veglia la missione che le ho affidato di lavorare per l’unità dei cristiani”. Con queste parole Papa Francesco apre il suo videomessaggio inviato in occasione della Veglia Ecumenica Internazionale organizzata da CHARIS.
Dal primo maggio ogni giorno alle 18 il mondo è chiamato a pregare il Santo Rosario per invocare la fine della pandemia. Oggi preghiamo Nostra Signora di Montserrat in Spagna e l'intenzione è per tutti i volontari del mondo.
Papa Francesco ha ricevuto stamane in udienza la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.