La Rete Mondiale di Preghiera ora è una Fondazione Vaticana. Papa Francesco, con Chirografo del 17 novembre 2020, ha eretto in persona giuridica canonica e vaticana la Fondazione Rete Mondiale di Preghiera con sede nello Stato della Città del Vaticano. E continuerà ad essere affidata alla cura della Compagnia di Gesù.
"Siamo tutti sulla stessa barca in mezzo a un mare agitato che può farci paura; ma in questa barca alcuni fanno più fatica, e tra questi le persone con disabilità gravi". Lo scrive il Papa nel messaggio in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità.
Doppio appello per Papa Francesco questa mattina durante l'Udienza Generale. Il primo pensiero del Papa è per la Nigeria, colpita dall'ennesima strage la settimana scorsa in cui hanno perso la vita più di 100 braccianti. Il secondo è per le quattro missionarie del San Salvador brutalmente uccise 40 anni fa da un gruppo di paramilitari.
Nell'Udienza Generale di oggi dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico, Papa Francesco, continuando il ciclo di catechesi sulla preghiera, incentra la sua meditazione sul tema “La benedizione”. "Nei racconti della creazione Dio continuamente benedice la vita. Benedice gli animali, benedice l’uomo e la donna, infine benedice il sabato, giorno del riposo e del godimento di tutta la creazione . Nelle prime pagine della Bibbia è un continuo ripetersi di benedizioni", dice Francesco.
Ancora un Consiglio dei cardinali on line oggi pomeriggio.
“Uno dei contributi principali del Concilio Vaticano II è stato proprio quello di proporre norme per l’adattamento all’indole e alle tradizioni di vari popoli.
Partire dalla realtà, conoscere la storia, vivere nella città curare le persone: sono queste le tre basi per costruire una nuova giustizia sociale secondo Papa Francesco. In un videomessaggio alla Conferenza Internazionale dei giudici membri dei Comitati dei Diritti Sociali di Africa e America, Papa Francesco ribadisce alcuni dei temi che sono alla base del suo pensiero sociale e che sono stati ribaditi nella Fratelli Tutti. Dal diritto alla proprietà che non è assoluto all’esaltazione dei movimenti sociali, perché “non c’è giustizia sociale che possa essere derivata sulla disuguaglianza”.
In un mondo frantumato c’è una nostalgia di riconciliazione. Da questo parte la riflessione della sesta assemblea ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Era il 29 settembre del 1983. Il 29 ottobre l’Assemblea si chiude con una Via Crucis di tutti i padri Sinodali che come ricorda Giovanni Paolo II nella messa finale fa si che “Mediante la meditazione della Passione di Cristo ci siamo inseriti nella corrente dell’Anno della Redenzione, che si va manifestando nelle singole Chiese. In Roma ci incontriamo con essa nelle parrocchie, nelle singole Basiliche della città, e in particolare in San Pietro”.
La pandemia costringe il Papa a rinunciare ad una delle più note e care tradizioni che hanno contraddistinto la pietà popolare di Roma.
“ La carità, lo zelo apostolico e la perseveranza di sant’Andrea sono fonte di incoraggiamento in questi tempi difficili e critici”.
Invio “un carissimo saluto a tutta la Chiesa di Siena – Colle Val D’Elsa – Montalcino in un momento di grande emozione in cui il sentimento principale è quello del coinvolgimento di tutti voi. Ho sentito presente l’intera Chiesa diocesana nella Basilica di San Pietro, vicino al Papa, in questa missione comune di accompagnare e continuare ad annunciare il Regno di Dio in tutto il mondo a partire da noi, da Siena”. Lo ha detto il Cardinale Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo di Siena – Colle Val D’Elsa – Montalcino, al termine del concistoro di sabato scorso, in cui è stato creato Cardinale da Papa Francesco.
Nel concistoro di sabato scorso Papa Francesco ha assegnato ai 13 nuovi cardinali una chiesa di Roma – titolo presbiterale o diaconia – come segno di vicinanza alla sollecitudine pastorale del Pontefice nell’Urbe.
È la prima domenica di Avvento, e comincia il tempo dell’attesa del Signore. E questa “attesa fiduciosa” è il principale antidoto contro il pessimismo che sembra attanagliarci, ancora di più durante questo tempo di pandemia.
Vicinanza e vigilanza: sono queste le due parole chiave per il tempo di Avvento suggerite da Papa Francesco. Perché “invocando la vicinanza di Dio, alleneremo la nostra vigilanza”. Ma “senza slanci d’amore per Dio, senza attendere la sua novità, si diventa mediocri, tiepidi, mondani. E questo corrode la fede, perché la fede è il contrario della mediocrità”. Per questo, il Papa mette in guardia dal sonno della mediocrità, da combattere con la preghiera, e il sonno dell’indifferenza, da combattere con la carità.
Non è parte del rito del concistoro, ma ormai la visita dei nuovi cardinali al Papa emerito Benedetto XVI è diventata una consuetudine consolidata. Così, dopo il rito del Concistoro, Papa Francesco e gli undici nuovi porporati (due di loro non hanno potuto partecipare di persona, e riceveranno berretta, bolla e titolo successivamente) sono andati in pullmino al monastero Mater Ecclesiae, in Vaticano, dove risiede il Papa emerito. Lo ha comunicato la Sala Stampa della Santa Sede.
Nonostante la pandemia, Papa Francesco ha presieduto questo pomeriggio il settimo concistoro del suo pontificato creando 13 nuovi cardinali, di cui 9 con meno di 80 anni e quindi elettori in un futuro conclave. Presenti tutti i nuovi porporati ad eccezione del Cardinale Josè Fuerte Advincula, Arcivescovo di Capiz (Filippine) e del Cardinale Cornelius Sim, Vicario Apostolico del Brunei.
"Il Santo Padre segue le notizie che giungono dall’Etiopia, dove da alcune settimane è in corsouno scontro militare, che interessa la Regione del Tigray e le zone circostanti. A causa delle violenze,centinaia di civili sono morti e decine di migliaia di persone sono costrette a fuggire dalle propriecase verso il Sudan".
In un messaggio inviato ai vescovi ucraini in occasione dei loro esercizi spirituali annuali, Papa Francesco ha voluto sottolineare che “il mondo cerca, anche inconsapevolmente, la vicinanza divina”.
“Per noi cristiani, il futuro ha un nome e questo nome è speranza. La speranza è la virtù di un cuore che non si chiude nel buio, non si ferma al passato, non vivacchia nel presente, ma sa vedere il domani. Per noi cristiani, cosa significa il domani?
“Per risolvere un problema, è giusto eliminare una vita umana? Ed è giusto assumere un killer?”