Ho chiesto a Papa Francesco di sollevare la sua voce in modo da ristabilire la giustizia e la pace”. Karekin II, Catholicos della Chiesa Apostolica Armena, ha incontrato il Papa prima dell’Angelus, e prima di una sua precipitosa partenza per l’Armenia, scossa dalle notizie di nuovi conflitti in Nagorno Karabach, Artsakh nel nome storico armeno della regione contesa dall’Azerbaijan. E la conversazione, di circa 40 minuti, si è concentrata a lungo proprio sul conflitto e sulla situazione nella regione.
"Mentre mi compiaccio per tutto quello che avete fatto in questi decenni in favore dell’infanzia abbandonata, vi invito a proseguire con rinnovato entusiasmo nell’impegno educativo per coloro che spesso nessuno vuole accogliere e difendere, attraverso le scuole, gli oratori, le case famiglia, le case di accoglienza e le altre realtà assistenziali e formative". Così scrive Francesco in un messaggio inviato a Padre Dariusz Wilk, Superiore Generale della Congregazione di San Michele Arcangelo, in occasione del Centenario dell’approvazione canonica della Congregazione.
"L’obbedienza non consiste nel dire sì o no, ma nell’agire, nel coltivare la vigna, nel realizzare il Regno di Dio. Con questo semplice esempio, Gesù vuole superare una religione intesa solo come pratica esteriore e abitudinaria, che non incide sulla vita e sugli atteggiamenti delle persone". E' questo il cuore dell'Angelus odierno di Papa Francesco, che dalla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano ripercorre il Vangelo di oggi, la parabola dei due figli.
In occasione della Festa di San Michele Arcangelo, patrono e protettore della Polizia di Stato Italiana e del Corpo della Gendarmeria Vaticana, Papa Francesco ha celebrato ieri pomeriggio, all’Altare della Cattedra della Basilica Vaticana, la Celebrazione Eucaristica per il "Corpo dei Carabinieri Pontifici".
La pandemia può essere una opportunità di conversione per ripensare il nostro modo di vivere e i nostri sistemi economici e sociali, che stanno allargando il divario tra ricchi e poveri, ma può anche essere una possibilità per una "ritirata difensiva" con caratteristiche individualiste ed elitarie.
Nel corso di una conferenza stampa ristretta il Cardinale Giovanni Angelo Becciu ha voluto chiarire il proprio punto di vista sulla situazione che lo riguarda, portandolo a dimettersi da Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi e a rinunciare ai diritti connessi al cardinalato.
Papa Francesco ha ricevuto stamane in udienza Andrzej Duda, Presidente della Repubblica di Polonia.
Il Direttore scientifico dell’Institute of Molecular Biotechnology a Vienna, Jürgen Knoblich, è stata nominato da Papa Francesco Membro Ordinario della Pontificia Accademia delle Scienze.
“Preghiera – Azione – Sacrificio”. Queste parole rappresentano i tre principi- cardine su cui si basa la vita del Sodalizio. Nel nostro incontro dello scorso anno ho incentrato la mia riflessione sul primo: la preghiera. Quest’anno, invece, vorrei soffermarmi sull’azione". Con queste parole Papa Francesco accoglie i Soci del Circolo San Pietro, come ogni anno da tradizione, in Vaticano.
Il Cardinale Giovanni Angelo Becciu ha dunque rinunciato ai diritti del cardinalato. Senza entrare nello specifico delle motivazioni, il caso fa tornare alla mente quello del Cardinale scozzese Keith O’Brien che nel 2015 – d’intesa con Papa Francesco – rinunciò ai diritti e alle prerogative di ogni membro del Sacro Collegio.
La rinuncia improvvisa del Cardinale Giovanni Angeo Becciu ai diritti connessi al cardinalato, nonché al suo incarico di Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, lascia aperte molte questioni. Nel comunicato della Sala Stampa della Santa Sede non c’è una ragione ufficiale per cui si sia arrivati a questa decisione. Tuttavia, il pensiero di tutti è corso subito alle indagini connesse alla compravendita di un immobile di lusso a Londra, a Sloane Avenue, da parte della Segreteria di Stato vaticana.
Oggi, giovedì 24 settembre, il Santo Padre ha accettato la rinuncia dalla carica di Prefettodella Congregazione delle Cause dei Santi e dai diritti connessi al Cardinalato, presentata da SuaEminenza il Cardinale Giovanni Angelo Becciu.
Il sesto incontro tra Papa Francesco e il Catholicos della Chiesa Apostolica Armena Karekin II dovrebbe avere luogo il prossimo 28 settembre, in privato. Non è stato ancora dato annuncio ufficiale dell’incontro, confermato da fonti della Chiesa apostolica armena, ma questo si inserisce nell’ambito di un viaggio che il Catholicos farà in Italia dalla fine di questa settimana.
Papa Francesco ha espresso con un messaggio la propria "gratitudine" al cardinale Angelo Sodano nel giorno del settantesimo anniversario dell’ordinazione sacerdotale "per il fedele e diligente servizio alla Chiesa e alla Santa Sede". Lo riporta l'Osservatore Romano.
Tre gruppi di lavoro, una pandemia a complicare le cose, ma anche la necessità di andare avanti nel lavoro di consulenza e di affiancamento delle Conferenze Episcopali per contrastare la piaga degli abusi: la Pontificia Commissione per la Protezione dei minori ha tenuto (parzialmente online e parzialmente in presenza) la sua plenaria dal 16 al 18 settembre.
Come rispondere alla grave crisi attuale che stiamo attraversando? "Ognuno di noi è chiamato ad assumersi la sua parte di responsabilità. Dobbiamo rispondere non solo come persone singole, ma anche a partire dal nostro gruppo di appartenenza, dal ruolo che abbiamo nella società, dai nostri principi e, se siamo credenti, dalla fede in Dio", suggerisce Papa Francesco nell'Udienza Generale odierna presso il Cortile di San Damaso in Vaticano.
Un protocollo anti-corruzione tra Segreteria per l’Economia e Ufficio del Revisore Generale della Santa Sede è stato firmato lo scorso 18 settembre. Ne ha dato notizia la Sala Stampa della Santa Sede, specificando che le due autorità “collaboreranno in maniera ancora più stretta nell’identificazione dei rischi di corruzione e per una efficace attuazione delle norme sulla trasparenza, il controllo e la concorrenza dei contratti pubblici della Santa Sede e dello Stato di città del Vaticano recentemente approvate”.
“Non è ammissibile da parte di coloro che assistono spiritualmente questi infermi alcun gesto esteriore che possa essere interpretato come un’approvazione anche implicita dell’azione eutanasica, come, ad esempio, il rimanere presenti nell’istante della sua realizzazione”.
“La cura della vita è la prima responsabilità che il medico sperimenta nell’incontro con il malato. Il Buon Samaritano, infatti, non solo si fa prossimo, ma si fa carico di quell’uomo che vede mezzo morto sul ciglio della strada: è più che mai necessario fare uno sforzo, anche spirituale, per lasciare spazio ad una relazione costruita a partire dal riconoscimento della fragilità e vulnerabilità della persona malata. La debolezza, infatti, ci ricorda la nostra dipendenza da Dio e invita a rispondere nel rispetto dovuto al prossimo”. Lo ribadisce la Congregazione per la Dottrina della Fede nella Lettera Samaritanus Bonus, pubblicata oggi, sulla cura delle persone nelle fasi critiche e terminali della vita.
Il 22 settembre 2000 moriva il Cardinale Vincenzo Fagiolo, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per l'Interpretazione dei Testi Legislativi.