Una preghiera per i malati di coronavirus; il ringraziamento ai medici; ma anche l’appello per la situazione in Siria, sempre critica. Nei saluti in italiano al termine dell’udienza generale che si è tenuta nella Biblioteca del Palazzo Apostolico, Papa Francesco aggiunge delle parole a braccio. E ringrazia anche i detenuti del carcere di Padova per le riflessioni della Via Crucis che gli hanno fatto avere, e che faranno da guida alla tradizionale Via Crucis al Colosseo.
Papa Francesco lo scandisce: “Nel cuore di ognuno, anche nella persona più corrotta, è presente un anelito verso la luce”. Ma a rendere surreali le parole dell’udienza generale è lo scenario, la Biblioteca del Palazzo Apostolico Vaticano dove già Papa Francesco la scorsa domenica aveva letto l’Angelus.
L’11 marzo 1965 – 55 anni fa – moriva a Roma all’età di 85 anni il Cardinale Clemente Micara, Vicario Generale del Papa per la Diocesi di Roma dal 1951 alla morte.
Anche la Santa Sede affronta le conseguenze economiche del Covid-19 e decide di venire incontro ai commercianti che in questo periodo hanno introiti diminuiti.
“Nel contrasto alla diffusione del coronavirus,
Qual è il rapporto tra fede e Sacramenti? Un tema difficile e molto dibattuto da secoli di teologia cui la Commissione Teologica internazionale ha dato attenzione nel documento conclusivo dei lavori degli ultimo cinque anni.
“Quando ho letto le meditazioni scritte mi sono commosso: mi sono sentito molto partecipe di questa storia, mi sono sentito fratello di chi ha sbagliato e di chi accetta di mettersi accanto a loro per riprendere la risalita della scarpata”. Papa Francesco scrive una lettera al direttore de “Il Mattino di Padova”, Paolo Possamai, nella quale annuncia che le meditazioni della Via Crucis di quest’anno sono state scritte dalla parrocchia della Casa di Reclusione “Due Palazzi”.
Papa Francesco ha ricevuto stamane un gruppo di Vescovi della Conferenza Episcopale Francese per la visita ad limina.
La sala stampa della Santa Sede comunica che : “In coordinamento con i provvedimenti varati dalle Autorità italiane, in data odierna sono state adottate alcune misure volte ad evitare la diffusione del Covid-19 da osservarsi nei Dicasteri e negli altri Enti della Santa Sede o ad essa collegati e nel Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.
È un po’ strana questa preghiera dell’Angelus di oggi, con il Papa “ingabbiato” nella biblioteca, ma io vi vedo, vi sono vicino. E vorrei incominciare anche ringraziando quel gruppo [presente in Piazza] che manifesta e lotta “Per i dimenticati di Idlib”. Grazie! Grazie per quello che fate. Ma questo modo di oggi di pregare l’Angelus lo facciamo per compiere le disposizioni preventive, così da evitare piccoli affollamenti di gente, che possono favorire la trasmissione del virus.”. E’ questo il primo saluto di Papa Francesco all’ Angelus di oggi.
Una vera “geografia missionaria” quella diMadre Tekla”, da Cuba all’India, dagli Stati Uniti e dal Messico all’Indonesia e alle Filippine, dai Paesi Scandinavi, al resto dell’Europa alla Terra Santa, Gerusalemme e Betlemme.
S. Pietro in Vaticano è stazione due volte: il sabato della prima settimana di Quaresima, e il Lunedì di Pasqua.
“Accogliendo la proposta del Consiglio dei Cardinali e del Consiglio per l’Economia, Sua Santità Francesco ha disposto l’istituzione della “Direzione Generale del Personale” presso la Sezione per gli Affari Generali della Segreteria di Stato”.
“Il Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, l’Em.mo Card. Lorenzo Baldisseri, annuncia che Papa Francesco indice la XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che si terrà nel mese di ottobre del 2022 sul tema: Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione.”
La voce girava da un paio di giorni ma solo oggi la Sala Stampa ha confermato che "la preghiera dell’Angelus del Santo Padre di domenica 8 marzo avverrà dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico e non in piazza, dalla finestra.
“La vita dell’uomo ha un valore grandissimo agli occhi di Dio. Se, in alcune circostanze, qualcosa attenta alla salute e alla vita stessa di molti uomini, e forse anche la nostra, non dobbiamo sentirci soli di fronte a questo nemico. Siamo tutti chiamati ad affrontare questa emergenza sanitaria internazionale con serietà, serenità e coraggio, rendendoci disponibili anche ad alcuni sacrifici nel nostro stile quotidiano di vita per il bene comune: il bene nostro e quello di tutti. Ognuno è chiamato a fare la propria parte, ma non è solo: abbiamo la protezione di Dio, che veglia su ciascuno di noi con l’amore di Padre, e uomini e donne che condividono con noi il cammino della vita e la solidarietà nel tempo presente e che verrà”. Così un messaggio del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita rivolto ai laici e alle famiglie.
“Come Gesù Cristo, costretti a fuggire”.E' questo il tema scelto da Papa Francesco per la 106esima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che si celebrerà Domenica 27 settembre 2020.
Si è tenuta stamane in Vaticano la prima predica di Quaresima per la Curia Romana. A parlare è stato il gesuita Marko Rupnik anziché il predicatore della Casa Pontificia, il francescano Raniero Cantalamessa.
Sono terminati gli esercizi spirituali per la Curia Romana ad Ariccia. Ieri sera nell'ottava meditazione, padre Pietro Bovati, segretario della Pontificia commissione biblica, si è soffermato sul tema “L’intercessione”, intesa come quell’intervento di soccorso amorevole che è esercitato verso persone che hanno bisogno di perdono e di riconciliazione con Dio”. Nella nona ed ultima, il tema della "presenza di Dio".
Papa Francesco ha accettato stamane la rinuncia presentata dal Cardinale Philippe Barbarin da Arcivescovo di Lione e Primate delle Gallie.