Papa Francesco ha ricevuto stamane in udienza nel Palazzo Apostolico il Presidente di Malta, George Vella.
Papa Francesco lo sottolinea chiaramente: “In questi tempi, più che mai, si avverte la necessità di notizie comunicate con completezza, con un linguaggio pacato, in modo da favorire la riflessione; parole ben ponderate e chiare, che respingano toni aggressivi e sprezzanti”. L’occasione è l’udienza concessa alla Testata Giornalistica Regionale della RAI.
È stata data anche particolare attenzione al “significato emergente del concetto di adulto vulnerabile” durante l’11ma assemblea plenaria della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori.
"Le Ferrovie dello Stato sono per il Paese un fondamentale mezzo di trasporto e connessione, oltre a rappresentare un sostegno e un incentivo per lo sviluppo economico e sociale. Esse costituiscono una articolazione capillare che unisce le varie zone del Paese sia dal punto di vista pratico che ideale, favorendo lo scambio di persone e di merci, di esperienze e conoscenze, di cultura e di ricchezza". Papa Francesco accoglie con queste parole i Dirigenti e Dipendenti del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, ricevuti questa mattina presso la Sala Clementina in Vaticano.
Sono bastati 18 mesi a costruire la chiesa di San Francesco Saverio, a Salalah, capitale dell’Oman, su un terreno donato dal sultano. La consacrazione, lo scorso 7 ed 8 settembre, è stata una festa, con la presenza del delegato apostolico e del vicario apostolico, nonché del ministro per le dotazioni religiose e gli Affari Religiosi dell’Oman.
“Quello che stiamo vivendo è un momento grave per il mondo”, e per questo “tutti dobbiamo stringerci – vorrei dire con un solo cuore e una sola voce – per gridare che la pace è senza confini, senza frontiere. Un grido che sale dal nostro cuore”. Lo scrive Papa Francesco in un messaggio indirizzato al Cardinale Carlos Osoro Sierra, arcivescovo di Madrid, e ai partecipanti dell’incontro “Pace Senza Confini”.
Nello stesso giorno in cui nelle parrocchie siriane vengono distribuiti i seimila rosari benedetti da Papa Francesco lo scorso 15 agosto, il Pontefice benedice l’icona della “Beata Vergine Maria Addolorata, consolatrice dei siriani”.
Tre parabole del Vangelo, tre passaggi che mostrano come Gesù accoglie i peccatori, esce a cercare chi resta perduto, apre le braccia a chi ritorna e guarda anche a chi pecca nel pensare di avere “più un padrone che un padre”. Ed è questo il rischio: “Credere in un Dio più rigoroso che misericordioso, un Dio che sconfigge il male con la potenza, piuttosto che con il perdono”. E invece “Dio salva con l’amore, non con la forza. Proponendosi, in imponendosi”. Per questo, è importante la confessione, perché “il male si sconfigge accogliendo il perdono di Dio”.
“Apprezziamo con tutta sincerità questo dono, che è la manifestazione di una spontaneità, un segno del vero amore fraterno che oggi unisce cattolici e ortodossi”.
Sarà il prossimo 4 ottobre che Papa Francesco ordinerà arcivescovi i tre nuovi nunzi appena nominati e padre Michael Czerny, sottosegretario della Sezione Migranti e Rifugiati, che sarà cardinale nel concistoro del 5 ottobre.
“Quando, oltre a essere custodi della sicurezza siete presenza vicina per chi è caduto nelle reti del male, diventate costruttori di futuro: ponete le basi per una convivenza più rispettosa e dunque per una società più sicura”.
Alla scuola di Abramo, per avere il coraggio di lasciare tutto e seguire Dio, di “uscire per andare incontro a quanti il Signore mette sulla nostra strada”, assumendo lo stile dell’esodo, per uscire sempre con fiducia in Dio. Papa Francesco dà questo compito alla Comunità Abramo, che lo incontra in udienza in Aula Paolo VI per i trent’anni di fondazione.
Le Chiese cattoliche di rito orientale in Europa sono specchio della “ricchezza rituale della Chiesa cattolica nel continente”, e sono chiamate ad essere “artigiani di dialogo, promotori di riconciliazione, pazienti costruttori di una civiltà dell’incontro”, in un mondo in cui “troppe disuguaglianze e divisioni minacciano la pace”.
Nel pomeriggio di oggi il Santo Padre ha incontrato il Presidente della Lamborghini e i responsabili della Fondazione OMAZE, che ha curato la vendita all’asta, a scopo di beneficienza, dell’autovettura “Huracan Lamborghini” messa a disposizione dalla casa automobilistica e autografata da Papa Francesco il 15 novembre 2017.
Papa Francesco scrive una Lettera a Bartolomeo I, Arcivescovo di Costantinopoli, Patriarca per accompagnare il dono di alcune reliquie di San Pietro, consegnate alla Delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli nella Festa di San Pietro e Paolo. Il motivo della lettera a Bartolomeo- datata 30 agosto 2019 - è spiegato dal Pontefice stesso: "Ho pensato spesso di scriverLe per spiegare in maniera più completa il dono di alcuni frammenti delle reliquie dell’Apostolo Pietro".
Dopo la pausa estiva riprendono le visite ad limina delle diverse conferenze episcopali nazionali. Stamane Papa Francesco ha ricevuto i Vescovi dell’India.
"Fare insieme l’esperienza di Dio per poter mostrare Dio a questo mondo in maniera chiara, coraggiosa, senza compromessi o tentennamenti. È una grande responsabilità!" Questa è la sfida che Papa Francesco lancia ai Partecipanti al Capitolo Generale dell’Ordine di Sant’Agostino ricevuti questa mattina in Vaticano.
Papa Francesco è appena rientrato in Vaticano dall’Africa ed ecco per il Pontefice l’annuncio di un nuovo viaggio apostolico internazionale. Francesco dal 19 al 26 novembre 2019 si recherà in Thailandia e in Giappone.
Una icona di Stefano Prvovenčani, primo re dell’ intera Serbia, un pastorale con smeraldi e una edizione pregiata del Vangelo.
"Nell’Enciclica Laudato si’ ho invitato tutti a collaborare per custodire la nostra casa comune, affrontando insieme le sfide che ci interpellano. A distanza di qualche anno, rinnovo l’invito a dialogare sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del pianeta e sulla necessità di investire i talenti di tutti, perché ogni cambiamento ha bisogno di un cammino educativo per far maturare una nuova solidarietà universale e una società più accogliente", pertanto "desidero promuovere un evento mondiale nella giornata del 14 maggio 2020, che avrà per tema Ricostruire il patto educativo globale: un incontro per ravvivare l’impegno per e con le giovani generazioni, rinnovando la passione per un’educazione più aperta ed inclusiva, capace di ascolto paziente, dialogo costruttivo e mutua comprensione". Lo scrive il Papa nel messaggio per il lancio del Patto Educativo.