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Leone XII, quello che lo elesse fu il primo conclave che si svolse al Quirinale

A settembre del 1823

Il Palazzo del Quirinale come lo vedeva Piranesi |  | Wikipedia Il Palazzo del Quirinale come lo vedeva Piranesi | | Wikipedia

Il Conclave che elesse Leone XII nel 1823 non si svolse in Vaticano dove siamo ormai abituati a veder svolgere il rito della elezione del Papa, ma al Quirinale.

In effetti uno dei segreti meglio custoditi di Roma all'epoca era proprio dove viveva il Papa. Per secoli di fatto abitarono il Quirinale e la residenza di Monte Cavallo a partire da papa Borghese fu la prima sede che occuparono stabilmente dopo quella del Laterano, usata con continuità ma secoli prima.

Già alla morte di Alessandro VII si pensò al Quirinale come sede del conclave, ma i tempi non erano maturi. Lo furono invece nel 1823.

Come spiega Antonio Menniti Ippolito nel Quaderno dedicato al Conclave di Leone XII del Consiglio Regionale delle Marche, dopo gli eventi drammatico per la Chiesa del pontificato di Pio VII che morì il  20 agosto 1823, sul conclave ci furono discussioni e incertezze. Imprevedibile per la mancanza di figure di rilievo nel Sacro Collegio, incerta la sede dell’assise elettiva. Qualcuno la voleva alla Chiesa Nuova, altri alla Minerva o a Sant’Agostino o nella sacrestia di San Pietro. Qualcuno pensava alla sede di Montecavallo,

Prevalse la linea dei cardinali Giulio Maria della Somaglia e Ercole Consalvi e il solito motivo dell’aria cattiva in Vaticano fu ritenuto valido, ma anche e soprattutto per paura degli “incendiari”, ossia per il timore che potesse ripetersi quel che era avvenuto nella basilica di San Paolo distrutta da un incendio solo poco prima, il 15 luglio 1823.

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Dall'ultimo conclave erano passato quasi mezzo secolo e solo tre cardinali avevano memoria di quello che si era svolto a Venezia. Non fu semplice assegnare spazi a chi doveva assistere i cardinali dai chierici ai cuochi. E non parliamo degli alloggi, con guardia nobile, guardia svizzera, guardia civica, granatieri del maresciallo, truppe di linea, carabinieri, pompieri e capitani non militari e non armati ma con uniforme, nominati dal maresciallo del conclave. Furono allestite 52 celle – al conclave parteciparono poi effettivamente 49 cardinali – ma i cerimonieri prepararono non un numero corrispondente di ballotte per sorteggiare le assegnazioni, ma quello ben maggiore di 70. A Consalvi fu assegnata l’inesistente cella numero 65. I maestri delle cerimonie dovettero iniziare tutto da capo.

I commentatori dell'epoca predissero che il conclave sarebbe durato poco perché i cardinali non avrebbero sopportato per molto di restare chiusi lungo tempo in un luogo ove solo avrebbero potuto disporre di un passaggio limitato. Si parla di gran puzza di calce e di urina e tutto nonostante spese non indifferenti.

Alla fine le cose si aggiustarono e il 28 settembre 1823 veniva infine eletto Leone XII. Finiva il conclave, e iniziava la breve stagione dei papi eletti sul colle del Quirinale. La scelta della sede compiuta in quell’anno, infranse ogni ipocrisia che voleva il Papa vivere in Vaticano.  Il pontefice che perse il suo dominio temporale nel 1870 era identificato ormai nella residenza senza chiesa del Quirinale.

Fu la conquista di Roma da parte dei Piemontesi che riportò il Papa in Vaticano, luogo che oggi ci sembra l'unico possibile per la residenza del Papa.