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Papa Francesco: "Chiediamo a Dio che il mondo sia liberato dalla guerra"

Il Papa ricorda il Concilio Vaticano II: ogni atto di guerra, che mira indiscriminatamente alla distruzione di intere città o di vaste regioni e dei loro abitanti, è delitto contro Dio e contro la stessa umanità e va condannato

Papa Francesco - Daniel Ibanez CNA |  | Papa Francesco - Daniel Ibanez CNA Papa Francesco - Daniel Ibanez CNA | | Papa Francesco - Daniel Ibanez CNA

“L’umanità globalizzata è ferita e minacciata da una guerra mondiale a pezzi, che, combattuta direttamente in alcune regioni del pianeta, ha però conseguenze che danneggiano la vita di tutti, specialmente dei più poveri”. Lo ha ribadito Papa Francesco nel messaggio inviato ai partecipanti al Simposio Ecumenico nell’Abbazia di Pannonhalma, in Ungheria.

L’Abbazia ungherese è un luogo che “richiama la pax benedictina. Coloro che sono costantemente alla ricerca della pace – ha ricordato il Papa - dovrebbero diventare essi stessi messaggeri di pace con le loro parole e con le loro azioni. La Regola di Benedetto non contiene una trattazione sul tema della pace, ma piuttosto può essere adottata come ottima guida per un impegno consapevole e pratico a favore della pace”.

San Benedetto – ha proseguito – “ha una visione serena e pacifica, perché è pienamente convinto della pari dignità e del pari valore di tutti gli esseri umani. Anche gli stranieri, devono essere accolti secondo tale principio”.

San Benedetto – ha sottolineato ancora il Papa – non ha una visione di pace utopistica ma “orienta ad un cammino che l’amicizia di Dio verso gli uomini ha già tracciato e che, tuttavia, dev’essere percorso da ciascuno e dalla comunità passo dopo passo. La discordia non deve trasformarsi in stato permanente”.

Concludendo il Pontefice ha lanciato un appello:  “rimaniamo noi stessi sulla via della pace; diventiamo noi stessi messaggeri e servitori della pace nel luogo in cui viviamo e lavoriamo! Ma soprattutto preghiamo per la pace! In questo momento, la guerra in Ucraina ci ha drammaticamente chiamato ad aprire gli occhi e il cuore verso tante popolazioni che soffrono a causa della guerra, memori delle parole del Concilio Vaticano II: ogni atto di guerra, che mira indiscriminatamente alla distruzione di intere città o di vaste regioni e dei loro abitanti, è delitto contro Dio e contro la stessa umanità e va condannato con fermezza e senza esitazione. Per intercessione di San Benedetto chiediamo a Dio Uno e Trino che il mondo sia liberato dal flagello della guerra”.

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