Città del Vaticano , giovedì, 4. dicembre, 2025 13:30 (ACI Stampa).
L’11 febbraio, Papa Francesco aveva promulgato la Commissio De Donationibus pro Sancta Sede. Con un chirografo, Leone XIV abroga la commissione, ordina che tutti i beni finora alla Commissione siano donati alla Santa Sede, e dispone che la Segreteria per l’Economia definisca un gruppo di lavoro che definisca come portare avanti il fundraising della Santa Sede.
Con un chirografo intitolato, molto significativamente, Vinculum Unitatis et Caritatis, Leone XIV cancella dunque una delle ultime decisioni di Papa Francesco. Molto è cambiato da quel tempo. Prima di tutto, l’assessore della Segreteria di Stato, che al tempo era monsignor Roberto Campisi (ora osservatore della Santa Sede all’UNESCO). Quindi, il quadro delle finanze della Santa Sede, che l’ultimo bilancio descrive come meno emergenziali di quanto si era raccontato nei tempi precedenti. Infine, una nuova linea di Leone XIV, più orientata, appunto, ad una gestione collegiale delle finanze, come tra l’altro dimostrato dalla decisione del Papa di abolire anche la norma di Papa Francesco che prevedeva che tutti gli investimenti della Santa Sede passassero attraverso l’Istituto delle Opere di Religione.
Si legge nel chirografo pubblicato il 4 dicembre (ma promulgato il 29 settembre) che “la questione delle donazioni e del fundraising per la Santa Sede rappresenta un importante aspetto del vinculum unitatis et caritatis tra le Chiese particolari e la Sede Apostolica, in particolare dal punto di vista dell’effettivo esercizio del ministero petrino”.
Leone XIV ricorda che il Consiglio per l’Economia “ha dedicato particolare attenzione allo studio della suddetta questione, esaminandola nuovamente e consultando esperti del settore”, e successivamente ha “formulato alcune raccomandazioni” per rimodulare la struttura istituzionale che raccoglie fondi – e che, tra l’altro, include anche l’Obolo di San Pietro.
È proprio sulla base delle raccomandazioni che Leone XIV stabilisce che “la Commissio de donationibus pro Sancta Sede, istituita con il Chirografo di Papa Francesco, dell’11 febbraio 2025, è soppressa a partire dalla promulgazione del presente Chirografo”, e che ne viene abrogato anche lo statuto, tanto che “non avranno più alcuna forza canonica o giuridica anche eventuali atti finora adottati e Regolamenti eventualmente predisposti” dalla Commissione, e cessano dal loro incarico tutti i membri della commissione.





