Advertisement

Abusi, la risposta della Chiesa in Cile

I vescovi del Cile ricevuti dal Papa  |  | Vatican Media - ACI Group I vescovi del Cile ricevuti dal Papa | | Vatican Media - ACI Group

Dopo essere stata travolta dallo scandalo, su tutti quello riguardante l’ormai ex sacerdote Fernando Karadima, la Chiesa cattolica cilena ha provveduto ad aggiornare le linee guida per prevenire e contrastare il fenomeno degli abusi sui minori.

Dopo le rinunce di diversi vescovi accettate da Papa Francesco, nell’agosto scorso la Conferenza Episcopale Cilena si è riunita in Assemblea straordinaria per aggiornare le linee guida precedentemente assunte nel 2015.

I Vescovi hanno espresso pentimento per quanto accaduto e hanno ribadito il loro impegno per la prevenzione. Nello specifico si è garantita la collaborazione con la magistratura ordinaria nella trasmissione delle informazioni sugli abusi sessuali sui minori, proteggendo i nomi degli informatori e delle vittime che richiedono espressamente l’anonimato.

Nello stesso tempo viene confermato l’accordo sulla possibilità di estendere i termini di prescrizione previsti dalla legge, in modo tale che il passare del tempo non impedisca la possibilità di sanzionare gli illeciti e di procedere alla necessaria riparazione di quanto accaduto.

Sul fronte “interno” i vescovi cileni si sono impegnati “a continuare a promuovere la formazione permanente nella prevenzione degli abusi di tutti i consacrati e degli agenti pastorali delle diocesi e dei formatori”. Analogo impegno è stato richiesto anche agli istituti di vita consacrata. Prevista inoltre l’elaborazione di un codice di comportamento per i ministri ordinati da pubblicare nell'aprile 2019.

Advertisement

Nell’ottobre scorso poi è stato annunciato l’avvio di un registro nazionale sullo stato di applicazione delle linee guida. Si è trattato di una iniziativa volta a rafforzare, nell’ambito dell’educazione cattolica, le buone pratiche per la prevenzione degli abusi nelle comunità educative, attraverso la formazione di tutti gli educatori, in ​​ciascuna delle diocesi del Paese.