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Papa Francesco: “Il cambiamento climatico colpisce soprattutto i più poveri”

In un videomessaggio al Climate Ambition Summit, Papa Francesco rinnova l’impegno della Santa Sede

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È il momento di “un cambio di passo” sul tema del cambiamento climatico, perché non si rubi alle nuove generazioni “la speranza di un futuro migliore”. In un videomessaggio al Climate Ambition Summit, Papa Francesco rinnova l’impegno della Santa Sede negli organismi internazionali per contrastare il cambiamento climatico.

Nel quinto anniversario degli Accordi di Parigi, nell’anno che celebra il quinto anniversario dell’enciclica Laudato Si, Nazioni Unite, Regno Unito e Francia, in collaborazione con Italia e Cile, organizzano un summit che mette insieme leader di tutto il mondo con l’intenzione di cambiare le politiche ambientali. È un passaggio intermedio importante, in vista della COP26 (la 26esima Conferenza delle Parti) che si terrà a Glasgow il prossimo anno.

La Sanata Sede da tempo partecipa alle COP con il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, perché Papa Francesco ha fatto della questione ecologica una delle priorità del pontificato. Per il Climate Ambition Summit, il Papa invia un breve videomessaggio, in spagnolo, a ricordare che il cambiamento climatico, come la pandemia, “non hanno solo una rilevanza ambientale, ma anche etica, sociale, economica e politica”, e colpiscono prima di tutti “ i più poveri e fragili”

Per questo – aggiunge Papa Francesco – siamo chiamati a promuovere “un impegno collettivo e solidale, una cultura della cura che ponga al centro la dignità umana e il bene comune”.

Papa Francesco sottolinea che la Santa Sede si associa all’obiettivo di arrivare ad una strategia a zero emissioni, e indica due piani di lavoro. Da una parte, l’impegno dello stesso Stato della Città del Vaticano, che punta a ridurre a zero le emissioni prima del 2050 “intensificando gli sforzi di gestione ambientale, già in corso da alcuni anni”, e anche usando in maniera razionale i mezzi naturali come “acqua ed energia”, promuovendo efficacia energetica, mobilità sostenibile, riforestazione ed economia circolare.

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Il secondo piano è quello per cui la Santa Sede “si impegna a promuovere una educazione all’ecologia integrale”, perché “i mezzi politici e tecnici devono unirsi ad un processo educativo che favorisca un modello culturale di sviluppo e sostenibilità centrato sulla fraternità e sull’alleanza tra l’uomo e l’ambiente”.

Papa Francesco sottolinea, infine, che è per questo che ha lanciato il Patto Educativo globale e appoggiato l’iniziativa Economy of Francesco.