Il sacerdote di aspetto giovanile che mi riceve nella Palazzo di Sant’Uffizio è un austriaco e appartiene alla Famiglia spirituale “L’Opera”, una nuova famiglia di vita consacrata, fondata da Julia Verhaeghe, belga (1910-1997) e riconosciuta da Giovanni Paolo II nel 2001. Dopo gli studi di teologia, ha fatto il dottorato con una tesi sul tema “Coscienza e verità in John Henry card. Newman”.
Tra i libri pubblicati in questi giorni di ricorrenze per Benedetto XVI, i suoi 90 anni di vita, ma anche l’anniversario della sua elezione al soglio pontificio, uno in particolare è dedicato alla foto. “Benedetto XVI, immagini di una vita”, edito da San Paolo. Due gli autori, Maria Giuseppina Buonanno e Luca Caruso che cura l’ufficio stampa della Fondazione Ratzinger in Vaticano.
Coraggio. E’ questa la chiave di lettura del pontificato e dalla vita di Benedetto XVI che ha scelto Mimmo Muolo vaticanista e vicecapo della redazione romana di Avvenire.
"Sono pieno di gratitudine a Dio soprattutto perché mi ha donato una così bella patria che ora voi (i Gebirgsschützen, fucilieri di montagna bavaresi) portate da me. La Baviera è bella dalla sua Creazione”. Sono le parole commosse di Papa Benedetto XVI, rivolte ai cinquanta ospiti intervenuti alla festa in perfetto stile bavarese di Benedetto XVI, per il suo 90esimo compleanno, la scorsa Domenica, presso il Monastero Mater Ecclesiae.
L’uomo è sempre stato al centro dell’orizzonte filosofico e culturale del milleottocento seppur con particolari connotazioni e sfumature.
“Il mio cuore è pieno di gratitudine per i 90 anni che il buon Dio mi ha dato”. Sono le parole commosse di Benedetto XVI intervenuto alla festa bavarese organizzata per il suo novantesimo compleanno - caduto ieri - al Monastero Mater Ecclesiale in Vaticano.
Morire il giorno di Pasqua è un dono, disse Benedetto XVI appresa la notizia della dipartita di Madre Angelica, Fondatrice di EWTN. Ma anche compiere 90 anni il giorno di Pasqua è senza dubbio un dono. Duplice. E il dono lo ha ricevuto oggi Papa Benedetto che - appunto - compie 90 anni.
“Il primo incontro è stato nella Cappella Sistina davanti al Giudizio Universale. I cardinali gli stavano dichiarando la loro obbedienza. Dato che io dovevo stare nel Conclave, il cardinal decano Ratzinger aveva il diritto di portare un prete, e ha portato me, ero l’ultimo nella fila. C’erano altri davanti a me.
Quando si parla di impegno morale si fa generalmente riferimento ad un qualcosa di esterno alla volontà dell’uomo che tocca le corde del dovere e non dell’essere. Se leggiamo la grande tradizione filosofica della seconda metà dell’ottocento in essa troveremo sempre richiamata la distinzione netta, come la lama di un rasoio, fra gli attributi di una coscienza e l’impegno che ne è il prodotto.
Un interessante saggio di P. Josè Luis Narvaja SJ apparso sull'ultimo numero de La Civiltà Cattolica riporta alla attenzione del lettore la grande battaglia di Benedetto XVI contro il relativismo imperante nella cultura contemporanea partendo dalla storica omelia pronunciata dall'ancora Cardinale Joseph Ratzinger nella Messa Pro Eligendo Romano Pontifice, solo 24 ore prima di essere eletto Romano Pontefice. Nel suo elaborato dal titolo "Benedetto XVI e il problema del relativismo nella pastorale ecclesiale" il Padre Narvaja riporta "due casi nei quali Benedetto XVI ha dato risposte originali, richieste dalla carità, laddove la verità serve l’unità".
Un grande autore fa grande una editrice. Così il direttore della Libreria Editrice Vaticana ha presentato un autore molto speciale: il Papa emerito Benedetto XVI.
L’interesse crescente per il pensiero di Joseph Ratzinger, il Papa emerito Benedetto XVI, è testimoniato da un piccolo, ma prezioso, gruppo di 11 dottorandi, 2 studiosi e 5 laureandi che la Fondazione Ratzinger ha incontrato nella Biblioteca dedicata alle opere del Papa emerito e situata nel Camposanto Teutonico, nel cuore del Vaticano, e che riunisce periodicamente per sviluppare un dialogo sul loro lavoro, nella tradizione delle università tedesche.
La festa della Cattedra di San Pietro ha una origine antichissima e la sua nascita si confonde con la leggenda, ma il significato è importantissimo per la Chiesa Cattolica.
A 9 anni di distanza, sebbene il luogo non sia lo stesso, l’università italiana si riconcilia con il Successore di Pietro. Sono passati infatti 9 lunghi anni da quel gennaio 2007 quando 67 docenti e alcune centinaia di studenti dell’Università La Sapienza di Roma insorsero - nel senso letterale del termine - contro la visita di Papa Benedetto XVI nell’ateneo romano. Una delle pagine più brutte e illiberali - ci sia consentito dirlo - nella storia universitaria italiana.
Sembra ieri. Era un giorno festivo in Vaticano. L’11 febbraio è l’anniversario della nascita dello Stato della Città del Vaticano. Una giornata invernale uggiosa, non particolarmente fredda a Roma. Una giornata normale, fino alla tarda mattinata quando con un annuncio di poche righe - in un latino perfetto - Papa Benedetto XVI rendeva nota al mondo una decisione storica. La sua rinuncia al pontificato.
La scienza corre veloce, e con essa le mode che mettono al centro pratiche mediche non sempre rispettose della dignità umana. Per questo negli anni la Chiesa Cattolica ha messo a disposizione un magistero quotidiano e ordinario sui grandi temi della etica della sanità.
L'attenta cura intellettuale e sociale della Chiesa sul mondo poggia sempre le sue radici nella persona umana. Con tale prospettiva si fa riferimento non solo alla sua dimensione umana in quanto soggetto ma anche al contesto specifico dove esso vive o svolge le sue quotidiane attività lavorative.
Il Professor Renato Buzzonetti, medico personale di Giovanni Paolo II, è morto questa notte nella sua abitazione romana. Aveva 92 anni: era nato a Roma il 23 agosto 1924.
Benedetto XVI visto da un non credente. Spesso si pensa che tra il predecessore di Francesco ed il mondo laico ci sia una distanza incolmabile. Invece non è così, stando a quanto racconta il Professor Giuseppe Vacca - già deputato al Parlamento italiano, storico del marxismo - in questa intervista concessa ad ACI Stampa.
Papa Francesco si è recato ieri pomeriggio al Monastero Mater Ecclesiae per porgere al Papa Emerito Benedetto XVI gli auguri di Natale. Ne ha dato notizia la Sala Stampa della Santa Sede.