Non si sa ancora se l’arcivescovo Tadeusz Kondrusiewicz di Minsk sarà tra quelli che potranno partecipare alla prossima plenaria in programma a Praga dal 24 al 27 settembre. Se non potrà, però, non sarà a causa della pandemia, ma perché ancora bloccato alla frontiera tra Polonia e Bielorussia, incluso in una lista nera russo-bielorussa e dunque impossibilitato a rientrare in patria.
Il Tempo del Creato di quest’anno sia “un Giubileo della Terra”, perché il concetto di giubileo come viene tramandato dalla Bibbia “sottolinea che deve esistere un equilibrio giusto e sostenibile tra realtà sociali, economiche ed ecologiche”. È l’invito lanciato dal Consiglio della Conferenze Episcopali Europee (CCEE) e dalla Conferenza delle Chiese di Europa (CEC) nel tradizionale messaggio congiunto divulgato per il “tempo del creato”.
Una delle eredità del coronavirus è la forte limitazione alla libertà di religione, che ha portato alla chiusura dei luoghi di culto e della proibizione delle liturgie. E per questo, i vescovi europei invocano “il ristabilimento di relazioni Stato-Chiesa normali e basate sul dialogo ed il rispetto dei diritti fondamentali”. Riunite in videoconferenza, le presidenze di CCEE e COMECE centrano la loro discussione annuale sull’Europa dopo la pandemia. E il tema della libertà religiosa emerge prepotente, insieme al ruolo centrale della famiglia in tempo di pandemia, il rischio dell’individualismo, il lavoro fatto dalla Chiesa, la sfida data dalle liturgie in streaming.
La domanda centrale è una: come si può raggiungere l’uomo di oggi? Se lo è chiesto la Commissione Evangelizzazione e Cultura del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, in una riunione che si è tenuta a Lodz, in Polonia, il 4 e il 5 marzo.
Una preghiera comune a Dio, per chiedere “aiuto, conforto e salvezza”, è stata redatta dai Cardinali Angelo Bagnasco e Jean-Claude Hollerich e diffusa oggi, come conforto e sostegno per i vescovi di tutta Europa.
“Sono passati 75 anni dalla liberazione del campo di concentramento e sterminio nazista tedesco Auschwitz-Birkenau (27.01.1945), e questo luogo ispira ancora terrore”.
Si porta dentro l’Europa, con la sua esperienza e la sua storia, anche al Sinodo Speciale sulla Regione Panamazzonica. Il Cardinale Bagnasco, arcivescovo di Genova, presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, è stato nominato membro del Sinodo direttamente da Papa Francesco. Vi arriva dopo la plenaria annuale dei vescovi europei, che si è tenuta a Santiago di Compostela, con il tema “Europa, tempo di risveglio? I segni della speranza”. E sì, c’è speranza, ed è una speranza che si centra su Cristo, afferma il Cardinale. Che poi, guardando al Sinodo, sottolinea: “Sono qui, con la mia esperienza europea, perché la Chiesa non è una federazione di qualcosa, è una somma di addendi, ma è una armonia”.
Sono andati sulla tomba di San Giacomo, a Santiago di Compostela, termine di un cammino che ha “fatto” l’Europa. E i 32 vescovi presidenti di Conferenze Episcopali di Europa vi sono arrivati anche attraverso un pellegrinaggio dal Monte do Gozo. Perché il risveglio di Europa, ma anche la sua speranza, parte da una rinnovata fede in Cristo.
“Al di là delle pretese eccessive e irrealistiche che ostacolano la ricerca dell’unità, questa ricerca potrà progredire soltanto sulla via dell’apprendimento reciproco”.
Le Chiese cattoliche di rito orientale in Europa sono specchio della “ricchezza rituale della Chiesa cattolica nel continente”, e sono chiamate ad essere “artigiani di dialogo, promotori di riconciliazione, pazienti costruttori di una civiltà dell’incontro”, in un mondo in cui “troppe disuguaglianze e divisioni minacciano la pace”.
Dal 3 al 6 ottobre prossimi a Santiango de Compostela, in Spagna, si svolgerà l'annuale Assemblea plenaria del Consiglio delle Conferenze episcopali d'Europa.
Le prime due settimane di settembre saranno quindici giorni “orientali” per Roma: mentre Papa Francesco sarà in viaggio in Africa, si terrà prima il Sinodo Greco Cattolico Ucraino, e subito dopo l’incontro dei vescovi di rito orientale di Europa organizzato ogni anno dal Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee quest'anno in collaborazione con il Segretariato in urbe di Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk.
Il Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE) e la Conferenza delle Chiese d’Europa (CEC) - si uniscono, anche quest’anno, in una sola voce per riaffermare la responsabilità nei confronti della creazione e invitare alla preghiera.
Il tema generale era “La dimensione gerarchica e carismatica della Chiesa”. Ma l’incontro dei segretari generali delle Conferenze Episcopali di Europa si sviluppato in varie discussioni, tra le quali una su “Essere Chiesa in tempo di guerra” presentata da Bogdan Dzyurah, della Chiesa Greco Cattolica Ucraina.
Non basta abitare la rete dei media. I comunicatori cattolici sono piuttosto chiamati a rifondare i media, a restituire loro il ruolo di creare una relazione vera. Lo ha sottolineato il Cardinale Angelo Bagnasco, presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, aprendo lo scorso 17 giugno l’incontro annuale degli addetti stampa e portavoce delle Conferenze Episcopali di Europa.
Dal 20 al 23 ottobre 2020 a Cracovia sarà celebrato un Simposio europeo sui giovani in onore di San Giovanni Paolo II nel centenario della Nascita. Lo ha annunciato l'Ufficio per la Pastorale giovanile e l’Università delle Conferenze episcopali d’Europa.
Saranno due gli eventi del 2019 che faranno di Roma la capitale delle Chiese di Oriente nel prossimo settembre. Si terrà infatti a Roma il prossimo sinodo della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina. E si terrà a Roma il prossimo incontro dei vescovi cattolici orientali di Europa.
Da Santiago di Compostela a San Martino di Tours, dagli itinerari scandinavi verso i luoghi di Sant’Olav in Norvegia fino ai percorsi minori, come quelli di Santa Rosalia in Sicilia o quelli calabresi che collegano San Bruno e San Francesco di Paola, l’Europa è costellata di itinerari che, alla scuola dei santi, raccontano piuttosto una identità. Perché l’Europa – ha sottolineato il Cardinale Angelo Bagnasco, presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee – è una comunità costituita da popoli e culture variegate, eppure legate da una storia condivisa, nella quale il cristianesimo ha giocato un ruolo decisivo”.
Testimonianza, parola e casa sono le tre parole d’ordine che il Cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali di Europa, ha lanciato per un progetto di rievangelizzazione dell’Europa.
Il nuovo segretario generale del consiglio della Conferenze Episcopali Europee proviene dal blocco ex sovietico, e cadrà durante il suo mandato il cinquantenario della fondazione del Consiglio. Padre Martin Michalicek è stato eletto oggi dai membri del CCEE, riuniti a Poznan (Polonia) per la loro plenaria dal 13 al 16 settembre.