"Servire un mondo ferito nella solidarietà interreligiosa: Una chiamata cristiana alla riflessione e all'azione durante COVID-19”.
Nel centro di Sofia c’è un quadrilatero che ha ai suoi angoli una moschea, una sinagoga, la concattedrale cattolica latina, e una chiesa ortodossa. È il quadrilatero delle religioni, che racconta anche di una storia di armonia e dialogo. Ci è passato Papa Francesco, durante il viaggio in Bulgaria nel 2019. E ci è passato il Cardinale Miguel Angel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, durante il suo recente viaggio in Bulgaria, che del viaggio di Papa Francesco è stato una sorta di prosecuzione.
La protezione dei luoghi di culto è al centro del messaggio che, come ogni anno, il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso diffonde all’inizio del Ramadan. A questo, però, il Cardinale Miguel Ayuso Guixot ha voluto aggiungere una nota aggiuntiva, dedicata alla pandemia, in cui ci si augura che “cristiani e musulmani, uniti in spirito di fraternità , dimostrino solidarietà con l'umanità così duramente colpita, e rivolgano le loro preghiere a Dio Onnipotente e Misericordioso, affinché estenda la Sua protezione su ogni essere umano, perché possano essere superati questi momenti tanto difficili”.
C’è il progetto di un “Abrahamic Center” da costruire ad Abu Dhabi, un luogo dove sorgeranno insieme una moschea, una chiesa e una sinagoga. C’è la richiesta alle Nazioni Unite di stabilire una giornata sulla Fraternità Universale. E c’è il lavoro culturale. Il Comitato superiore per raggiungere gli obiettivi della Documento sulla Fratellanza Umana si è riunito lo scorso 6 gennaio ad Abu Dhabi.
Sono tante le sfide antropologiche del terzo millennio, frutto degli sviluppi scientifici e tecnologici: dall’intelligenza artificiale alla bioetica, dal dialogo interculturale al rapporto con l’ambiente.
La fraternità è una “qualità complessa”, da maneggiare con delicatezza, eppure fondamentale da vivere, per i credenti, sempre sotto osservazione e chiamati a dimostrare di essere messaggeri di pace, perché le religioni “non sono un sistema chiuso”. Papa Francesco lo sottolinea incontrando i membri dell’Istituto per il Dialogo Interreligioso in Argentina”, che si sono incontrati a Roma per parlare di “Fraternità Umana per la Pace mondiale e la convivenza comune”.
Si tiene dall’11 al 12 novembre a Teheran l’11esimo round del dialogo tra il Centro Iraniano per il dialogo interreligioso e il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. Il tema di questo incontro è “Musulmani e cristiani insieme per servire gli esseri umani”. Il tavolo di confronto si riunisce su cadenza annuale, alternativamente a Roma e a Teheran. È stato lanciato nel 1994.
È un missionario saveriano congolese a Taiwan il nuovo sottosegretario del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. Padre Paulin Batairwa Kubuya è stato nominato da Papa Francesco al posto di numero 3 del dicastero guidato dal Cardinale Miguel Angel Ayuso Guixot. Papa Francesco ha nominato oggi anche nuovi membri e consultori del Pontificio Consiglio della Cultura.
La festa del Diwali, o Deepavali, è una delle feste più importanti nel calendario indù, e simboleggia la vittoria del bene sul male. Viene chiamata festa delle luci. Per l’occasione, come ogni anno, il Pontificio Consiglio del Dialogo Interreligioso ha inviato ai partner indù un messaggio, il cui tema quest’anno è “Credenti: costruttori di fraternità e di pacifica coesistenza”.
Per commemorare il 150° anniversario della nascita del Mahatma Gandhi, "apostolo della non violenza”, il Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso ha promosso una giornata di studio interreligioso internazionale sul tema “Amore fraterno e non violenza per l'armonia globale e la pace”.
Nuove nomine di Papa Francesco nella Curia Romana. Il Papa rimpie le caselle mancanti.
Il Consiglio Ecumenico delle Chiese e il Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso organizzano insieme una conferenza sul tema "Promuovere la pace insieme". L’evento si terrà a Ginevra, il prossimo 21 maggio 2019.
“Il mese del Ramadan, dedicato al digiuno, alla preghiera e all’elemosina, è anche un mese per rafforzare i legami spirituali che condividiamo nell’amicizia tra cristiani e musulmani”. In occasione del mese del Ramadan – iniziato quest’anno il 5 maggio –il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso invia ai Musulmani del mondo intero un messaggio augurale dal titolo: “Cristiani e musulmani: promuovere la fratellanza umana”. Il Messaggio porta la firma del Segretario del Pontificio Consiglio, Monsignor Miguel Ángel Ayuso Guixot.
Sarà il Cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione delle Chiese Orientali, a rappresentare Papa Francesco in Egitto per le celebrazioni dell’VIII centenario dell’incontro tra San Francesco d’Assisi e il sultano al-Malik al Kamel.
“Anche se è nascosta la dignità emerge sempre”. Papa Francesco si dice entusiasta della modernità delle città degli Emirati, degli sviluppi di un “paese che guarda il futuro” e aperto, con un “un islamismo aperto, non chiuso, di dialogo, un islamismo fraterno e di pace”.
Papa Francesco è appena tornato da Panama e domenica prossima riprende l’ aereo e vola negli Emirati Arabi: Solo due giorni dedicati al dialogo e con una messa per la piccola comunità cattolica.
Un volume prezioso, più di 700 pagine che ricapitolano la storia del dialogo interreligioso nel post Concilio Vaticano II.
“Ancora oggi, purtroppo, atteggiamenti antisemiti sono presenti. Come più volte ho ricordato, un cristiano non può essere antisemita.
Il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso apprezza l’importanza di questo mese nonché “il grande sforzo da parte dei musulmani di tutto il mondo a digiunare, pregare e a condividere i doni dell’Onnipotente con i più poveri”. In occasione del mese del Ramadan – iniziato quest’anno intorno al 16 maggio –il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso invia ai Musulmani del mondo, come da tradizione, un messaggio augurale.
Al termine della riunione avvenuta ieri in occasione della conferenza ‘Dharma e Logos. Dialogo e collaborazione in un’epoca complessa. Buddhisti, Cristiani, Indù, Giainisti e Sikh’, a cui hanno lavorato ripetutamente rappresentanti del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, dell’Unione Induista Italiana, dell’Unione Buddhista Italiana, del Sikhi Sewa Society e dell’Istituto di Studi Giainisti di Londra e dell’Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della Conferenza Episcopale Italiana, si è giunti alla pubblicazione di una dichiarazione comune.