Ultime Notizie: Diplomazia Pontificia

Papa Francesco con un gruppo di nuovi ambasciatori / Vatican Media  / ACI Group

Papa Francesco, “la comunità internazionale non rinunci al dovere di ricercare la pace”

La questione della “neutralità positiva” della Santa Sede, e l’impegno della comunità internazionale a ricercare la pace, nonostante e soprattutto a causa dei conflitti in corso, è stata affrontata da Papa Francesco nel discorso ad un gruppo di ambasciatori che oggi gli hanno consegnato le lettere credenziali.  

Il Cardinale Parolin in un passato interdicasteriale con la Chiesa Greco Cattolica Ucraina / UGCC

Diplomazia pontificia, secondo interdicasteriale con gli esperti dell’Ucraina

È stato un incontro positivo, in cui si sono affrontati temi cruciali per la comprensione delle Chiese orientali e per il ruolo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, quello che si è svolto nell’interdicasteriale tra Santa Sede ed esperti della Chiesa Greco Cattolica Ucraina. Che la Santa Sede ci tenga a questi incontri è palese dalla qualità degli officiali vaticani coinvolti (tra i quali due officiali di alto livello della Segreteria di Stato vaticana e un segretario di dicastero). Che per la Chiesa Greco Cattolico Ucraina sia un impegno importante è dato sia dalla qualità della delegazione che dall’impegno culturale che si sta mettendo in campo.  

La first lady ucraina Olena Zelenska con Papa Francesco, Auletta Paolo VI, 20 novembre 2024 / Vatican Media / ACI Group

Diplomazia Pontificia, mille giorni di guerra in Ucraina

I mille giorni della guerra in Ucraina sono stati ricordati da una visita a Papa Francesco di Olena Zelenska, la moglie del presidente ucraino Volodyimir Zelensky, da una Messa celebrata in Santa Maria in Trastevere dal Cardinale Matteo Zuppi, inviato speciale del Papa, e da una serie di interviste ai media vaticani, con in primo piano quelle al Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, e all’arcivescovo Visvaldas Kulbokas, nunzio apostolico a Kyiv, e da una lettera del Papa indirizzata proprio a Kulbokas.  

L'arrivo dell'arcivescovo Paul Richard Gallagher all'aeroporto di Yaoundé, in Camerun / Nunziatura apostolica del Camerun

Diplomazia pontificia, Parolin tra Azerbaijan e Brasile, Gallagher tra Polonia e Camerun

Due messaggi del Papa, uno già dato, alla COP 29 di Baku, e uno da consegnare, al G20 di Rio de Janeiro. Nel mezzo, un convegno su Matteo Ricci alla Gregoriana, e la presentazione di un libro sul Cardinale Silvestrini a Roma Tre. Il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede, rappresenta Papa Francesco in due importanti consessi.  

Il cardinale Parolin e il presidente eletto USA Donald Trump in una foto risalente al primo mandato di Trump / Vatican Media - da X

Diplomazia pontificia, l’elezione di Trump e un possibile viaggio di Papa Francesco in Corsica

Il ritorno alla presidenza degli Stati Uniti di Donald Trump non è stato commentato ufficialmente dalla Santa Sede, ed è normale. Le congratulazioni per un nuovo mandato arrivano ufficialmente solo al momento dell’insediamento, anche se, quando fu eletto Joe Biden nel 2020, Papa Francesco non perse tempo a fare una telefonata di congratulazioni all’allora presidente eletto, una circostanza del tutto irrituale.  

Sua Beatitudine Shevchuk e il presidente Macron Macron al'Eliseo, 28 ottobre 2024 / UGCC

Diplomazia pontificia, la questione ucraina: Gallagher a Montreal, Shevchuk in Francia

Mentre l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, ministro vaticano per i Rapporti con gli Stati, era a Montreal per partecipare ad un incontro dei ministri degli Esteri sulla formula della pace in Ucraina con particolare attenzione al tema della restituzione dei prigionieri, Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, era in Francia, dove, invitato dalla Conferenza Episcopale Francese, ha tenuto incontri pastorali e personali insieme a incontri di alto livello diplomatico.  

Papa Francesco saluta la presidente Metsola al termine dell'udienza, Roma, 24 ottobre 2024 / Vatican Media / ACI Group

Diplomazia pontificia, la presidente del Parlamento UE da Papa Francesco

Non c’è ancora la ratifica, e tutto potrebbe naufragare, come già successe nel 2002, quando l’accordo tra Repubblica Ceca e Santa Sede fu rigettato dal Parlamento di Praga. Ma tutto è cambiato in questi ventidue anni, nonostante la Repubblica Ceca resti un Paese fortemente secolarizzato, dove più del 70 per cento della popolazione si definisce senza alcun riferimento religioso, ma dove comunque si riesce a ripristinare una stele dedicata alla Vergine Maria nella piazza principale della città.  

L'incontro di Papa Francesco con l'ex primo ministro di Israele e i tre ex ministri degli Esteri di Palestina, 17 ottobre 2024 / Vatican Media / ACI Group

Diplomazia pontificia, un piano per la pace in Terrasanta?

C’è anche un piano di pace di una serie di ex ministri israeliani e palestinesi sul tavolo di Papa Francesco. L’ex primo ministro israeliano Olmert, insieme a tre ex ministri degli Esteri palestinesi tra cui al Kidva, che è anche nipote del leader storico dell’OLP Yassir Arafat, hanno presentato al Papa quello che ritengono essere un possibile piano di pace per uscire dalla situazione in Terrasanta.  

Il Palazzo Apostolico Vaticano / AG / ACI Group

Diplomazia pontificia, la geopolitica del Concistoro

Con il concistoro del prossimo 8 dicembre, Papa Francesco include ben 20 cardinali elettori nel Collegio Cardinalizio. A fine anno, saranno dunque 140 i cardinali che potranno votare in conclave, e scenderanno a 127 nel corso del 2025.  

Il cardinale Parolin durante la Messa nella parrocchia della Holy Family a New York, 30 settembre 2024 / Vatican News

Diplomazia pontificia, 60 anni di missione della Santa Sede alle Nazioni Unite

È stato con una Messa presso la parrocchia “Holy Family”, che, per la sua posizione, è conosciuta come “la parrocchia delle Nazioni Unite”, che il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, ha celebrato i 60 anni della missione della Santa Sede a New York. Il cardinale ha concluso così una settimana densa di interventi all’Assemblea Generale e al Summit del Futuro, ma anche di incontri bilaterali a diversi livelli e di visite particolari, come la partecipazione alla cena offerta dalla Fondazione Centesimus Annus USA e la visita alla Fordham University di New York.  

Il cardinale Pietro Parolin durante un intervento alle Nazioni Unite / Holy See Mission

Diplomazia pontificia, il Cardinale Parolin alle Nazioni Unite

Una settimana alle Nazioni Unite, per il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano. Una settimana durante la quale ha parlato al Summit of the Future (dove anche Papa Francesco sarebbe voluto, pare, andare), ha parlato all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ha celebrato una Messa alla Chiesa della Santa Famiglia, la cosiddetta “parrocchia delle Nazioni Unite”, e ha avuto vari incontri bilaterali, tra i quali uno, importantissimo, con il Vietnam. Perché il Vietnam è ad un solo passo dalle piene relazioni diplomatiche con la Santa Sede, perché il Cardinale Parolin sarebbe dovuto andare quest’anno ma le dimissioni improvvise del presidente non ha creato le condizioni politiche favorevoli per il momento.  

I loghi del viaggio del Papa in Lussemburgo e Belgio / Vatican Media

Diplomazia pontificia, le relazioni con Belgio e Lussemburgo

Un viaggio in Lussemburgo e Belgio, una visita pastorale soprattutto focalizzata sulle celebrazioni per i 600 anni dell’Università Cattolica di Lovanio, ma che ha aggiunto una tappa nel piccolo Lussemburgo. Papa Francesco continua il suo tour delle periferie d’Europa andando nel centro dell’Unione, in due Paesi che sono fondatori della Comunità Europea e sede delle comunità europee, ma dove ormai il cattolicesimo, per quanto sia maggioranza formale, non ha più una grossa presa sulla società. Ma quale è la storia dei rapporti diplomatici tra queste due nazioni e la Santa Sede?  

Sua Beatitudine Shevchuk al ricevimento di San Michele a Berlino / DBK

Diplomazia pontificia, il dramma ucraino raccontato a Berlino

Mentre ci si avvicina al millesimo giorno di guerra in Ucraina, Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk prende la parola al tradizionale ricevimento di San Michele a Berlino, delineando le sfide e la speranza del popolo ucraino e il ruolo della Chiesa.  

Un banner del viaggio di Papa Francesco a Giakarta / Salvatore Cernuzio / Vatican News

Diplomazia Pontificia, Papa Francesco e il dialogo con l’Islam

La dichiarazione congiunta con il Grande Imam della Moschea Istiqlal non è solo parte del lavoro di dialogo interreligioso portato avanti da Papa Francesco. È anche parte di un lavoro diplomatico della Santa Sede, che sotto Papa Francesco si è fatto particolarmente attivo e che ha portato alla Dichiarazione sulla Fraternità Umana di Abu Dhabi del 3 febbraio 2019, all’intervento di Papa Francesco alla Conferenza per la Pace del Cairo nel 2017, all’incontro di Papa Francesco con l’Ayatollah al Sistani in Iraq nel 2021, ai sette incontri di Papa Francesco con il Grande Imam di al Azhar Ahmed Al Tayyb, e alla dichiarazione congiunta su Gerusalemme di Papa Francesco e del re del Marocco durante il viaggio del Papa nel Paese nel 2019.  

I loghi delle quattro tappe del viaggio di Papa Francesco in Asia / Vatican Media

Diplomazia pontificia, le relazioni con Indonesia, Timor Est, Singapore, Papua Nuova Guinea

Undici giorni in Asia per Papa Francesco, undici giorni durante i quali toccherà quattro Paesi diversissimi tra loro: l’Indonesia del dialogo con l’Islam, il Timor Est Paese più cattolico al mondo, Papua Nuova Guinea, in Oceania in realtà, dove si vive il rischio del disastro ambientale, e infine Singapore, che è un po’ un avamposto per l’Asia continentale, verso la Cina ma anche verso il Vietnam. Il viaggio inizierà il 2 settembre, e terminerà il 13. Ma quale è la storia delle relazioni diplomatiche della Santa Sede con le nazioni che il Papa toccherà?  

Una veduta della Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino / Holodomor Museum

Diplomazia pontificia, in Ucraina fuorilegge la Chiesa legata al Patriarcato di Mosca

La legge 8371 è stata approvata dalla Rada (il Parlamento ucraino) lo scorso 20 agosto, aspetta solo la firma del presidente Zelensky ed entrerà in vigore entro nove mesi. Perché è diplomaticamente importante? Perché la legge prevede lo scioglimento per tutte le organizzazioni religiose il cui centro risiede all’estero o che possano essere affiliate ad un centro estero. In pratica, la Chiesa Ortodossa Ucraina legata al Patriarcato di Mosca rischia di essere messa fuorilegge, e questo nonostante le sue posizioni, dall’aggressione russa in poi, non siano state sempre conformi a quella del Patriarcato di Mosca, da dove si è arrivati persino a parlare di “guerra santa” e da dove è partita l’ideologia del “mondo russo”, ovvero l’idea che c’è una Grande Russia che comprende la Russia Bianca (cioè la Bielorussia) e l’Ucraina, e che dunque questi due Stati altro non sarebbero che una espressione della Russia.  

Il Cardinale Pietro Parolin e il presidente iraniano Pezeshkian / da CNA - Horacio Villalobos#Corbis/Getty Images; Majid Saeedi/Getty Images

Diplomazia pontificia, la Santa Sede guarda al Medio Oriente

L’elezione lo scorso 6 giugno di Massoud Pezeshkian a presidente dell’Iran al posto di Hassan Rouhani, sembrava aver aperto nuovi scenari sulla situazione iraniana. Pezeshkian, infatti, era il candidato riformista, ed era dalla presidenza Khatami che non c’era un non ultra conservatore alla guida dell’Iran.  

I fedeli nicaraguensi in una manifestazione a supporto dei vescovi nel 2018 / Archivi Catholic News Agency

Diplomazia pontificia, la Chiesa perseguitata in Nicaragua

Undici nuovi arresti di sacerdoti in Nicaragua nel fine settimana, e poi un altro nel corso della settimana appena trascorsa, segnano la recrudescenza della persecuzione contro la Chiesa in Nicaragua. Il regime di Ortega, prima dell’espulsione di tutti i diplomatici vaticani, aveva eliminato la posizione del decano del Corpo Diplomatico, che spetta alla Santa Sede per il diritto di decananza stabilito sin dal Congresso di Vienna, e aveva espulso in maniera improvvisa e violenta il nunzio, l’arcivescovo Waldemar Sommertag. Inizialmente, la Chiesa Cattolica aveva partecipato anche al dialogo nazionale, ma poi era andata incontro a contestazioni del governo che la accusava di essere troppo a favore del popolo.  

Erdogan e Papa Francesco durante la visita del presidente turco in Vaticano del 2018 / Vatican Media

Diplomazia pontificia, telefonata tra Papa Francesco e Erdogan

Una telefonata di cui i media vaticani non hanno dato comunicazione, ma che è stata confermata nei dettagli dall’account X istituzionale della presidenza di Ankara: il presidente di Turchia Recep Tayip Erdogan ha telefonato a Papa Francesco, a seguito dell’attacco israeliano in Iran che ha provocato la morte del leader politico di Hamas Ismail Haniye, puntando ancora una volta il dito contro Israele.  

Il cardinale ParoIin nel bilaterale con il presidente ucraino Zelensky, 22 luglio 2024 / X @TerzaLoggia

Diplomazia pontificia, il viaggio del Cardinale Parolin in Ucraina

I cinque giorni del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, in Ucraina rappresentano la notizia di maggior rilievo della settimana diplomatica. Il cardinale Parolin è tornato per la prima volta in Ucraina dall’inizio dell’aggressione su larga scala della Federazione Russa (vi era stato l’ultima volta nell’agosto 2021, per il trentennale dell’indipendenza ucraina) e ha potuto toccare con mano la realtà del conflitto, senza notizie mediate da varie opinioni personali.